Com’era la Russia nel 1933? (FOTO)

Russia Beyond (Archivio di Leonoro Karel; Roman Karmen/MAMM/MDF/Russia in photo)
Diamo un’occhiata agli scatti simbolo che ritraggono l’Unione Sovietica all’inizio della sua ascesa industriale, quando anche tubi e ciminiere delle fabbriche erano fonte d’ispirazione per i fotografi

Stalin e il Presidente del Consiglio dei commissari del popolo dell’Urss Vjacheslav Molotov partecipano al Primo Congresso dei lavoratori udárnik (“a ritmi d’assalto”) dei Kolkhoz (le fattorie collettive).

Gli stranieri erano interessati alla vita nel Paese sovietico e molti scrittori visitarono l’Urss per poter descrivere questa esotica terra comunista. Una di loro era la comunista australiana Katharine Susannah Prichard (1883-1969), nella foto sotto con i contadini di una fattoria collettiva.

Nel 1933, l’ambiziosa costruzione del Canale Mar Bianco-Mar Baltico (Belomorkanal) era finita e l’opera fu inaugurata con una sontuosa cerimonia.

Servirono meno di due anni per costruire il canale di 227 km (!) che collegava il Mar Bianco al Mar Baltico.

Il lato oscuro del Belomorkanal è che la sua costruzione venne realizzata con la forza lavoro dei detenuti dei Gulag.

Secondo i resoconti sovietici ufficiali, morirono circa 12.000 prigionieri.

In generale, l’anno 1933 vide l’inizio della costruzione di numerosi grandi progetti industriali e impianti siderurgici in tutto il Paese. I fotografi rimanevano stupiti da questa “poesia” industriale.

Nel 1933, le autorità sovietiche cercarono di popolarizzare la guida dell’automobile. La società Avtodor dette vita a un enorme rally automobilistico che attraversò tutta l’Urss.

La rivoluzione sessuale avvenuta all’inizio dell’era sovietica era già finita e l’Urss si stava trasformando in un Paese bacchettone. Tuttavia, un corpo nudo era ancora una cosa ordinaria. Ecco dei nudisti che prendono il sole.

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Anche la celebre attrice sovietica Ljubov Orlova era piuttosto discinta durante le riprese del primo musical sovietico, “Tutto il mondo ride” (titolo originale russo: “Весёлые ребята”; “Vesjólye rebjáta”; ossia “Ragazzi allegri”, uscito l’anno successivo.

La propaganda sovietica promuoveva uno stile di vita sano e un corpo atletico, affinché i giovani fossero i veri costruttori del comunismo.

Nella foto sotto sono i motti socialisti sull’industria e la cultura del cotone nella repubblica uzbeka, scritti nella lingua locale.

Il 1933 fu l’ultimo anno in cui i moscoviti poterono vedere la Torre Sukharev. L’anno successivo fu demolita per il piano di Stalin di ricostruzione di Mosca.

Nel 1933 iniziava la costruzione della metropolitana di Mosca. Molti punti del tunnel furono costruiti con il metodo “cut-and-cover”, che prevede lo scavo di una trincea e poi si copre. Quello di costruttore della metropolitana era un lavoro prestigioso e molte persone volevano partecipare a questo processo storico.

Negli anni Trenta, i piloti erano fissati con il volo nella stratosfera. Nella foto sotto, l’equipaggio dell’Urss-1, un pallone aerostatico da record ad alta quota.

Negli anni Trenta, le autorità sovietiche, famose per le loro politiche antireligiose, avviarono campagne antibuddiste e antimusulmane, oltre a combattere il clero ortodosso. Così, alla fine degli anni Trenta, la maggior parte del clero era ormai stata repressa, mentre templi, immagini sacre e libri distrutti. Nella foto sotto, monaci buddisti in Buriazia.

Gli attori del Teatro dell’Opera Stanislavskij di Mosca mentre leggono il libretto nel cortile del teatro. Il leggendario Konstantin Stanislavskij è al centro, con un cappello.

Nel 1933, la costruzione dell’edificio del Commissariato del Popolo per l’Agricoltura era finita. Progettato da Aleksej Shchusev in stile costruttivista, rimane un monumento dell’architettura sovietica anche oggi. Osservando l’angolazione con cui il fotografo l’ha immortalato, possiamo immaginare quanto fossero insolite e innovative le sue forme.

Le autorità sovietiche fecero uscire molte pubblicazioni periodiche per la gente di professioni diverse, compresi i contadini e gli operai. C’era gran bisogno di corrispondenti, così molte persone intrapresero questo mestiere. Nella foto sotto, i corrispondenti contadini ascoltano il loro idolo, il famoso scrittore proletario Maksim Gorkij

Sempre più persone avevano accesso alla fotografia. Le macchine fotografiche non erano più pesanti come prima. Così molti fotografi, sia professionisti che dilettanti, scattavano incredibili della vita sovietica.

Uno dei fotografi simbolo dell’epoca era Aleksandr Rodchenko. Era un pioniere della fotografia d’avanguardia. Nella foto sotto è autoritratto mentre documenta i lavori sul Belomorkanal.

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Dei bambini cercano di riparare una radio.

Un operatore di macchina uzbeko in posa.

Contadini in barca in Carelia.

Un contadino di un kolkhoz con il grano guadagnato per un giorno di lavoro.

Una filatrice di campagna al lavoro.

Babushka, madre e figli in posa: tre generazioni ritratte insieme in un villaggio.

Donne lavorano per la produzione collettiva.

Manifestazioni per la Festa del Lavoro.

Un mercato contadino.

Una farmacia.

Il saluto del pioniere.

Un operaio al lavoro. 


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