Psicologismo, angolazioni insolite, tagli obliqui e scatti geometrici erano le caratteristiche di Aleksandr Ròdchenko (1891-1956), uno dei pionieri della fotografia sovietica.
Rodchenko frequentò i principali artisti dell’avanguardia russa: Vladimir Majakovskij, Vladimir Tatlin, Kazimir Malevich e fotografò molti di loro. Sono sue anche le immagini di una celebre unione non convenzionale di amore e creatività: Majakovskij, la sua musa Lilja (Lili) Brik e suo marito Osip Brik.
Insieme a Majakovskij, Rodchenko fu coinvolto nella creazione delle prime pubblicità sovietiche per vari clienti statali (Mosselprom, Goskino e altri). Lui per primo iniziò a realizzare fotomontaggi e collage, ed è anche ritenuto il pioniere del design grafico nell’Urss.
Rodchenko – che dipinse astrazioni geometriche, ed era appassionato di suprematismo e minimalismo – portò anche nella fotografia le avanguardie artistiche.
È grazie alle immagini di Rodchenko che in molti russi si formò l’immagine del nuovo Paese dei soviet. Come dovevano apparire le case e le vie, e come dovevano vivere, lavorare e riposare gli uomini e le donne dell’Urss.
Molti lavori del fotografo sono dedicati a creare immagini idilliache della vita del nuovo Stato. Rodchenko fotografò Pionieri (i membri dell’associazione comunista per bambini dai 9 ai 14 anni), sportivi dal fisico atletico e aderenti al Komsomol (l’associazione comunista per i giovani dai 14 ai 28 anni).
Su commissione statale, Rodchenko realizzò fotografie dei lavori di costruzione del Canale Mar Bianco-Mar Baltico, che veniva edificato grazie al lavoro dei reclusi nei gulag. Nonostante fosse una messa in scena difficile da realizzare, viste le reali condizioni di lavoro, le autorità riuscirono a rimettere in sesto alcuni dei prigionieri, per non farli apparire macilenti nelle foto. Rodchenko rimase colpito dallo spettacolo: “Non avevo mai visto da nessuna parte come il lavoro a favore dello Stato sovietico possa correggere in modo straordinario quelli che fino a ieri erano dei suoi nemici”.
Oltre alla convivente, l’artista d’avanguardia Varvara Stepanova, Rodchenko intrattenne rapporti con Eugenia Lemberg, la sua musa. Questa è una delle ultime foto di lei scattate da Rodchenko prima della sua tragica morte in un incidente ferroviario. A proposito, la foto è stata venduta da Christie’s per 519 mila $.
Le autorità si aspettavano che gli artisti esaltassero il concetto di Mens sana in corpore sano. L’estetica del corpo atletico, del resto, è stata importante in tutti i regimi totalitari (si ricordi, per esempio il doppio documentario sui Giochi Olimpici di Berlino 1936, “Olympia”, della regista preferita da Hitler, Leni Riefenstahl).
Esibizioni sportive, atleti o anche solo sessioni di “ginnastica mattutina” rappresentano il trionfo del realismo socialista nell’opera di Rodchenko. Come persona creativa, questo stile gli divenne presto insopportabile: “Tra poco ricorre il trentesimo anniversario del potere sovietico, e ancora niente. Tutto rende la vita peggiore e più noiosa”, scrisse. Dopo la guerra, si rifiutò del tutto di realizzare simili riprese e si dedicò soprattutto alla pittura.
La street art?Èstata inventata dagli avanguardisti russi di inizio Novecento
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