Tra gli slogan più famosi di epoca sovietica c’era quello che invitava la gente (e soprattutto le donne) a liberarsi dalla “schiavitù della cucina” (ne abbiamo parlato qui). Le persone potevano quindi sfamarsi in una moltitudine di mense, caffetterie e ristoranti. E non tutti sanno che anche i sovietici avevano i loro “fast food”. Ecco cosa mangiavano quando volevano fare uno spuntino mordi e fuggi.
1 / Cheburek
Aleksandr Grashchenkov/Sputnik
Questo tortino fritto ripieno di carne macinata è il piatto più famoso della cucina tatara di Crimea. I cheburek si sono diffusi in Unione Sovietica con lo sviluppo delle località turistiche del Mar Nero, dove era possibile acquistarli per strada e in spiaggia. Successivamente, in tutto il Paese sono apparse le prime caffetterie chiamate “cheburechnaja”: lì si poteva mangiare non solo tortini fritti ripieni di carne, ma anche con un morbido cuore di formaggio o di erbette… il tutto accompagnato da una tazza di caffè (o un bicchierino di vodka).
La cheburechnaja “Druzhba” di piazza Sukharevskaja a Mosca, aperta nel 1957, è ancora oggi funzionante. I suoi clienti ne apprezzano l’atmosfera nostalgica e i cheburek tradizionali, preparati così come venivano preparati in epoca sovietica nelle città affacciate sul Mar Nero.
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2 / Ciambella
LIFE / pastvu.com; Legion Media
I pietroburghesi le chiamano “pyshki”, e le caffetterie specializzate si chiamano “pyshechnaja”; i moscoviti, invece, le chiamano “ponchiki”, e i caffè che le servono si chiamano “ponchikovaja”. Si dice che le ciambelle preparate a Mosca siano diverse da quelle di San Pietroburgo… ma questa eterna questione meriterebbe un articolo a parte!
In ogni caso, le ciambelle sovietiche sono molto diverse da quelle statunitensi: si tratta di una pastella fritta con un buco al centro e coperta di zucchero a velo. Per saziarsi di solito se ne ordinano 3 o 4.
A San Pietroburgo, i “pyshki” fanno ancora oggi parte della cucina tradizionale locale: esistono molte “pyshechnaja” dove ordinare questo classico della cucina sovietica.
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A Mosca, le “ponchikovaja” si trovano invece nei parchi Sokolniki e VDNKh.
Inoltre, in Tatarstan e in Bashkiria è possibile assaggiare le ciambelle etniche chiamate “baursaki”.
3 / Il gelato
I chioschi di gelati in URSS erano molto popolari non solo nei parchi, ma anche nei grandi magazzini. Molte persone si recavano al GUM, il principale grande magazzino di Mosca, solo per acquistare quel gelato speciale venduto in un cono di cialda. Curiosamente, il gelato del GUM è sempre stato molto popolare anche in inverno.
Viktor Akhlomov / MAMM / MDF / Russia in photo
Oggi, nelle grandi città, si trovano moderni chioschi di gelati che vendono una maggior varietà di prodotti.
4 / Lo zucchero filato
Legion Media
Il chiosco di zucchero filato era una tappa obbligatoria durante le passeggiate estive nei parchi sovietici. Era uno dei dolci preferiti (e alla portata di tutti) di ogni bambino! Gli unici ingredienti erano zucchero e sciroppo, ed era disponibile nei colori bianco, blu, rosa, giallo e verde.
Oggi, invece, lo zucchero filato in Russia ha perso parecchia popolarità.
5 / Shashlik
Agali Mamedov, Yashar Khalilov/TASS
La carne grigliata allo spiedo è un piatto tradizionale del Caucaso, diventato sinonimo di week-end estivi. I sovietici, infatti, amavano le grigliate all’aperto! Oltre a cucinare gli shashlik nei parchi e in dacia (qui trovate alcune ricette per marinare la carne “alla russa”), vi era l’abitudine di acquistarli già pronti per strada: erano infatti tra gli street food più comuni dell’URSS, e venivano venduti in tutte le regioni, dai territori baltici all'Estremo Oriente. Ma, ovviamente, gli shashlik più gustosi si trovavano (e si trovano ancora oggi) nel Caucaso.
6 / Pirozhok
Aleksandr Ovchinnikov/TASS
I pirozhki (paninetti a forma di barca o tortini lievitati e cotti al forno, con diversi ripieni) venivano venduti nelle bancarelle dei mercati, nei chioschi delle stazioni ferroviarie e in speciali caffetterie chiamate “pirozhkovaja”, dove ci si poteva accomodare a dei tavolini alti e mangiare in piedi (non vi erano sedie). I clienti potevano scegliere tra una dozzina di pirozhki diversi, che di solito venivano accompagnati da una tazza di tè bollente. I pirozhki erano anche un ottimo cibo da asporto per chi aveva fretta.
7 / Pelmeni
V. Tarabashchuk/TASS
Un’altra tipologia di fast food era la “pelmennaja”: ristoranti molto economici dove venivano serviti i pelmeni, i ravioli russi (qui trovate la ricetta). Negli Urali, oltre ai vari ravioli di carne, si potevano trovare anche pelmeni di pesce, di solito accompagnati da panna acida o maionese.
Questo tipo di fast food esiste ancora oggi, e lo si può trovare prevalentemente nei centri commerciali, e ha l’aspetto di ben più moderne caffetterie.
8 / Butterbrot
Sergei Metelitsa/TASS
Lo spuntino principale dell'URSS era il butterbrot, una parola di origine tedesca che si può tradurre come “panino”, anche se ha un aspetto leggermente diverso dal classico sandwich: si tratta infatti di una fetta di pane russo, sulla quale viene spalmato del burro o adagiata una fetta di formaggio o salame, con cetrioli o caviale. Ne abbiamo parlato qui.
In epoca sovietica, nelle grandi città c'erano addirittura dei distributori automatici che vendevano questi panini; oggi questo formato non esiste quasi più, anche se alcune caffetterie continuano a proporre nei loro menu questi panini preparati in stile sovietico. In generale, nella Russia moderna sono molto più diffusi i panini in stile europeo.
9 / Le bibite
Harrison Forman / Leonoro Karel archive / Russia in photo
In ogni parco c'erano dei distributori automatici che vendevano diversi tipi di bibite: dopo lo zucchero filato e il gelato, infatti, veniva molta sete! Di solito si poteva scegliere tra acqua gassata e acqua gassata con sciroppo. Inoltre, tutti bevevano dallo stesso bicchiere che veniva fornito direttamente dal distributore automatico: lo si sciacquava semplicemente con acqua! Ne abbiamo parlato qui.
Oggi queste macchinette si trovano solo nei musei.
10 / Bliny
Sputnik
In URSS i bliny (pancake) erano meno diffusi rispetto ai chebureki, di cui abbiamo parlato al punto 1. I bliny venivano preparati con burro, panna acida, marmellata, latte condensato e carne. Ma queste frittelline con caviale, ad esempio, non erano disponibili ovunque.
Oggi esistono chioschi di bliny in quasi tutti i centri commerciali. E potete prepararli anche a casa vostra! Ecco alcune ricette.
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