L’imperatore russo Alessandro I ebbe davvero una relazione amorosa con la moglie di Napoleone?

Russia Beyond (Foto: Stepan Shchukin; Henry Thomas Rayall; Paul Delaroche)
Si narra che questa relazione segreta abbia portato Giuseppina alla morte...

L’imperatore Alessandro I di Russia (1777-1825) ebbe un rapporto lungo e travagliato con il suo arcinemico, Napoleone Bonaparte (1769-1821). Napoleone chiese la mano di entrambe le sorelle di Alessandro, ma ricevette un freddo rifiuto. Quanto ad Alessandro e alla prima moglie di Napoleone, Giuseppina di Beauharnais, risponde forse al vero che possano aver avuto una storia d’amore e aver pianificato un grande gioco politico insieme? 

Attratta dai potenti

Giuseppina di Beauharnais

Nel 1808, per Napoleone era ormai chiaro che Giuseppina non avrebbe potuto dargli un erede. Nel 1809, infatti, divorziarono. Anche se Napoleone sposò Maria Luisa, duchessa di Parma, dalla quale ebbe un figlio, Giuseppina mantenne il titolo di imperatrice di Francia e non ruppe l’amicizia e la corrispondenza con lui.

Il Congresso di Erfurt

Nel 1908, la moglie di Alessandro I, l'imperatrice Elisabetta, perse la sua seconda figlia, che non aveva ancora compiuto due anni. Si mormorava che la sfortunata bambina non fosse nemmeno figlia dell'imperatore: Alessandro ed Elisabetta non sembravano più innamorati e si diceva che l'imperatrice avesse degli amanti, mentre il marito, noto donnaiolo, frequentava una favorita "ufficiale" di nome Maria Narychkin.

Maria Naryshkina

Fu nell'aprile del 1814 che Alessandro e Giuseppina si incontrarono, mentre l'esercito russo marciava verso Parigi dopo la vittoriosa campagna con la quale fu sconfitto Napoleone, poi esiliato all'Elba. Il 6 aprile, in Francia fu formalmente restaurata la monarchia borbonica. Ma il re Luigi XVIII fu autorizzato da Alessandro I a entrare a Parigi solo dopo aver firmato un impegno scritto a governare come monarca costituzionale.

Marie-Thérèse-Etiennette Bourgoin

Il 16 aprile 1814, Alessandro si recò al castello di Malmaison, vicino a Parigi, dove viveva Giuseppina. “Sarei venuto a trovarvi prima”, disse scherzosamente l'imperatore, “ma sono stato trattenuto dal coraggio dei vostri soldati”. Al suo arrivo, Alessandro fu sconvolto dalle misere condizioni in cui viveva l’ex imperatrice.

In quell’occasione, lo zar incontrò la figlia 31enne e i nipoti di Giuseppina, e diede istruzioni ai suoi sudditi di proteggere e sostenere Giuseppina e la sua famiglia. Tuttavia, a giudicare dai costosi regali che Alessandro e Giuseppina si scambiarono, nonché dalla loro successiva vicinanza, si è portati a pensare che ci fu qualcosa di ben più profondo dietro quel loro incontro.

LEGGI ANCHE: Come il cugino di Napoleone convinse lo zar russo a conquistare Parigi 

Regali costosi

Il Cammeo Gonzaga

Giuseppina regalò ad Alessandro il famoso tesoro che custodiva nella sua collezione, il Cammeo Gonzaga, una gemma ellenistica incisa, ricavata dai tre strati di sardonice indiano, risalente forse al III secolo a.C.. Alessandro, a sua volta, fece a Giuseppina un regalo davvero importante: una collana con 11 diamanti. 

Il Palazzo di Malmaison

L’imperatore russo iniziò a recarsi spesso a Malmaison, facendo lunghe passeggiate e conversando con Giuseppina. Per la società parigina, la cosa sembrò sospetta. L’imperatore Alessandro, che avrebbe potuto intrattenersi a corte, preferiva passare il tempo con l’ex imperatrice che, agli occhi dell’opinione pubblica, rappresentava ancora Napoleone. Tanto che lei voleva addirittura seguirlo all’isola d’Elba, ma le fu vietato dagli alleati.

La tiara di Leichtenberg, realizzata con i diamanti che Alessandro aveva regalato a Giuseppina

Il 25 maggio Giuseppina si sentì improvvisamente molto male e morì quattro giorni dopo, appena un mese prima del suo 51° compleanno. Si dice che avesse preso freddo durante le sue passeggiate con Alessandro, visto che indossava abiti estivi molto scollati per impressionarlo, nonostante quel maggio fosse piuttosto fresco.

E se fosse stata avvelenata?

C’è però un’altra versione di questa storia. Charles-Maurice de Talleyrand-Périgord, ministro degli Esteri francese e in seguito primo ministro, era molto preoccupato per le relazioni tra Giuseppina e Alessandro, poiché sospettava che potessero portare alla sostituzione di Luigi XVIII con il figlio di Napoleone, Napoleone II, di tre anni, con la madre Maria Luisa come reggente. Era noto che Alessandro I detestava Luigi XVIII e non lo voleva sul trono di Francia. Era abbastanza naturale sospettare che le frequenti visite di Alessandro a Malmaison avessero un obiettivo politico segreto: del resto persino Napoleone stesso aveva definito Alessandro “un vero bizantino”, sottintendendo la natura sfuggente dell’imperatore russo. 

Giuseppina Bonaparte, 1812

LEGGI ANCHE: Il mistero di Alessandro I: si finse morto e visse come monaco? 

Così non manca chi sostiene che Giuseppina sia stata in qualche modo avvelenata dagli agenti di Talleyrand, per impedirle di far combutta con Alessandro. Insomma, potrebbe non essere stato il freddo preso durante le passeggiate con Alessandro, ma qualcos’altro a causare la sua morte improvvisa. Dopo la scomparsa di Giuseppina, Alessandro acquistò la sua collezione d’arte dai figli.  

I diamanti che Giuseppina aveva ricevuto in dono da Alessandro furono ereditati da Evgenij Maksimilianovich di Leuchtenberg e, in seguito, entrarono a far parte del diadema di Leuchtenberg, realizzato da Fabergé per i discendenti della famiglia. Il diadema è ancora intatto. È stato acquistato nel 2007 da un collezionista americano ed è ora esposto al Museo di Scienze Naturali di Houston. Il Cammeo Gonzaga fa invece parte della collezione dell’Ermitage di San Pietroburgo.


LEGGI ANCHE: Come la Russia schiacciò Napoleone nel 1812 (FOTO) 

Cari lettori, 

a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a: 

  • Iscrivervi al nostro canale Telegram
  • Iscrivervi alla nostra newsletter settimanale inserendo la vostra mail qui
  • Andare sul nostro sito internet e attivare le notifiche push quando il sistema lo richiede
  • Attivare un servizio VPN sul computer e/o telefonino per aver accesso al nostro sito se risultasse bloccato nel vostro Paese

Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie