Cinque animali che si sono da poco estinti in Russia

Tigre del Caspio

Tigre del Caspio

Helmut Diller/WWF
Fino a qualche decennio fa sulle montagne del Caucaso si potevano incrociare alci e bisonti ormai scomparsi. Ma questi non sono gli unici animali estintisi di recente in Russia. Fra loro si contano anche alcune specie di cani

1 / Tigre del Caspio

La rara foto di una tigre del Caspio. Questa foto è stata scattata nel giardino zoologico di Berlino nel 1899

Anche se le tigri preferiscono i climi caldi, nell’Estremo oriente russo vive la tigre dell’Amur. Si tratta della specie più settentrionale e grande del suo genere. Meno di un secolo fa, questi animali avevano dei “cugini” che abitavano le terre del Caucaso e del Kazakistan, oltre che la Turchia e la Cina occidentale. Le tigri del Caspio erano chiamate anche tigri transcaucasiche o turaniche. 

Si trattava di predatori molto grandi, che pesavano fino a due tonnellate (un po' più piccoli delle tigri dell'Amur); avevano una pelliccia rosso vivo e vivevano lungo le rive dei fiumi, tra i canneti. Questi splendidi animali potevano arrivare a percorrere ben 100 chilometri in un giorno in cerca di cibo. 

Nel XIX secolo, l'area abitata dalle tigri è stata usata per l’agricoltura, e questi magnifici predatori si sono estinti, in buona parte a causa della caccia. 

Secondo alcuni studi, l'ultima tigre è stata cacciata nel 1958 in Tagikistan, mentre un altro report sostiene che l'ultima sia stata avvistata in Turchia nel 1970. Ma su una cosa non c’è dubbio: questi mammiferi si sono estinti ormai da tempo.

Gli scienziati hanno dimostrato che le tigri dell'Estremo oriente sono geneticamente imparentate con le tigri del Caspio, e per questo sarebbe possibile ripristinare la popolazione di tigri in Asia centrale. 

2 / Il bisonte del Caucaso

L'unica foto di un bisonte del Caucaso in natura. Tardo XIX secolo

I bisonti sono i tori più antichi del Pianeta, contemporanei dei mammut. La popolazione era rappresentata da due specie: il bisonte selvaggio del Caucaso e il bisonte delle pianure. Il caucasico è di dimensioni più piccole e ha una pelliccia più scura e più arricciata. Un tempo questi animali vivevano nelle foreste d’Europa, ma all’inizio del XX secolo la loro esistenza è stata messa seriamente in pericolo dai cacciatori. Ciononostante, i bisonti delle pianure si sono salvati: oggi si contano diversi esemplari negli zoo di tutto il mondo. 

Per i bisogni del Caucaso, invece, la situazione è tutt’altro che rosea: in passato vivevano sulle montagne del Caucaso, ma la loro popolazione ha iniziato a diminuire ad ogni decennio. Se nella metà del XIX secolo si contavano 2.000 animali, all'inizio del XX secolo ce n'erano solo 500. L'ultimo bisonte selvaggio del Caucaso è stato ucciso da alcuni pastori sul monte Alous (nel Kraj di Krasnodar) nel 1927. 

Dopo di che, in tutta l’URSS era rimasto un solo bisonte, nato dall’incrocio tra un bisonte caucasico e di pianura. Non era quindi più possibile ripristinare la popolazione di razza pura; tuttavia, gli scienziati sovietici riuscirono ad allevare il bisonte delle pianure caucasiche: dagli anni '40, questa nuova specie ha iniziato a vivere in natura, all’interno di una riserva del Caucaso. Oggi la maggior parte di questi bisonti vive a un’altitudine di 3.000 metri, e scende a valle solo nella fredda stagione.  

3 / L'alce del Caucaso

Il disegno di un alce caucasico

Un altro animale che viveva sulle montagne era l’alce del Caucaso, molto simile alla comune alce europea ma di dimensioni più piccole. Questa specie era molto comune anche nel Kuban, ma la sua popolazione ha iniziato a diminuire bruscamente nel XIX secolo.

Infine, nel XX secolo, questi animali sono stati completamente eliminati dai cacciatori.

4 / Subacqueo di Mosca

Un esemplare di cane Subacqueo di Mosca

Dopo la Seconda guerra mondiale, in tutta l’URSS si registava una forte carenza di cani da lavoro. E così i cinologi iniziarono a lavorare alla creazione di nuove razze: una di questa è il Water Dog Moscow o Subacqueo di Mosca, noto anche come Moscow Retriever o Russian Moskovsky Vodolaz.

Si tratta di una razza ormai scomparsa, derivante dal Terranova, ma con il pelo più ruvido (adatto ai climi rigidi). 

Questi cani sono stati presentati per la prima volta a una mostra canina nel 1955; erano stati selezionati come Cani da salvataggio in acqua, ma la loro innata aggressività ha dato risultati scarsi. 

Il lavoro degli allevamenti cessò nel 1979 e questa razza non fu più accettata dalla comunità internazionale. Oggi sembra che non esistano più cani di questo tipo.

5 / Alano di Mosca

Una foto tratta dal

Un’altra razza che si è estinta è l'alano di Mosca, un incrocio nato da alani e cani East European Shepherd: incroci mirati a creare un cane potente e snello, di grossa taglia, con un mantello più lungo che gli permettesse di tollerare il freddo dell'ambiente russo.

Negli anni ‘60, l’alano di Mosca è stato catalogato nel “Libro di riferimento dei cani da allevamento” di Zavodchikov P.A., Kurbatov V.V., Mazover A.P. e Nazarov V.P. Secondo il catalogo, questo esemplare aveva un’altezza non inferiore ai 65 cm, uno scheletro massiccio, muscoli ben sviluppati e una pelliccia folta di color rosso. 

Purtroppo gli aspetti psichici di questa razza, la salute cagionevole e la vita breve portarono alla soppressione di questi esemplari.

 

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