Cinema su ruote “Maljutka”, anni Cinquanta
Amministrazione di StavropolA quale bambino non piacciono i cartoni animati? I bimbi sovietici hanno avuto l’opportunità di guardare film sugli autobus cinematografici mobili! Furono prodotti negli anni Cinquanta come modifica del bus ZIS 155 e furono chiamati “Skazka” (“Fiaba”), “Maljùtka” (“Piccino”) e “Svetljachók” (“Lucciola”). Avevano fino a 28 posti e un proiettore cinematografico con uno schermo interno. I finestrini erano coperti da tende oscuranti. Le proiezioni erano gratuite o costavano solo poche copeche (l’equivalente dei centesimi). A quei tempi i televisori erano un lusso super raro, quindi i bambini si mettevano in fila a frotte!
Kvas su ruote in una via di Mosca, anni Sessanta
Harrison Forman/russiainphoto.ruIn estate in Russia, il kvas (una tradizionale bibita ricavata dalla fermentazione del pane) resta una delle bevande più popolari. Alla fine degli anni Sessanta, speciali barili su ruote apparvero nelle strade sovietiche e potevano mantenere il kvas freddo per tutto il giorno. Di solito erano colorati di giallo e dotati di rubinetti e di una tenda per proteggere la bevanda dal sole.
C’erano biblioteche in tutte le città dell’Urss, ma nei villaggi remoti era piuttosto difficile trovare materiale di lettura. Le biblioteche mobili (soprannominate “bibliobus”) apparvero negli anni precedenti alla Seconda guerra mondiale: alcune biblioteche spedirono diversi di questi veicoli. Venivano inviati anche nei cantieri delle grandi opere e nei kolkhoz (le fattorie collettive).
Un cuoco militare cucina del pesce, 1941
K.Lisovsky/MAMM/MDF/russiainphoto.ruInizialmente, le cucine da campo apparvero nell’esercito dell’Impero russo su carri trainati da cavalli. Negli anni sovietici, furono modificate e messe sul retro dei camion GAZ-AA. In tempo di pace, le cucine da campo portavano pasti caldi ai lavoratori nei luoghi più remoti del Paese.
Cucina da campo al sovkhoz Januzhevskij,Territorio di Stavropol, 1977
Konstantin Tarusov/TASSStazione mobile di trasfusione del sangue a Erevan dopo il terremoto nella Repubblica socialista sovietica di Armenia, 1988
M.Kalantar/TASSLe prime stazioni mobili di trasfusione di sangue apparvero per i soldati nel 1942. Nel dopoguerra, l’Unione Sovietica creò il sistema di stazioni mobili di sangue per rifornire gli ospedali. Ogni anno, squadre speciali andavano in varie parti del Paese per 2-3 settimane e i cittadini le raggiungevano e donavano volontariamente il sangue.
Casa mobile per condizioni meteorologiche estreme, Regione di Nizhnij Novgorod (all’epoca: Gorkij), 1975
Boris Kozin/TASSLa vita in un rimorchio è tutt’altro che fantastica! Negli anni sovietici, gli scienziati hanno esplorato attivamente l’Artico e l’Antartide e hanno cercato di risolvere il problema della sopravvivenza in condizioni climatiche estremamente rigide. Nel 1975 svilupparono un blocco a forma di cilindro che poteva essere trasportato come rimorchio. Questi cilindri erano molto più caldi dei rimorchi usati in precedenza. Quando fuori la temperatura andava da -50 ° C a -60 ° C, all’interno non faceva più freddo di + 16 ° C . Queste strutture erano anche resistenti ai forti venti. C’era una cucina, una camera da letto per 4 persone e un locale caldaia. Il sistema di riscaldamento era nascosto sotto il pavimento e il sistema di ventilazione era sopra il soffitto. Tuttavia, la lunghezza era di soli 10 metri.
Scuola su ruote creata dalla fabbrica di trattori di Volgograd per gli operatori in Polonia, 1975
Dmitrij Kozlov/SputnikLe aule mobili venivano inviate in aree in cui non erano disponibili. Ad esempio, Dosaaf (l’Associazione paramilitare volontaria per la cooperazione con l’esercito, l’aviazione e la flotta, che era impegnata anche nella formazione dei trattoristi), aveva aule mobili su un veicolo ricavato dai un GAZ-51A modificato.
In Russia ci sono chiese treno, chiese nave e persino chiese paracadutate
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