Dieci prodotti di massa sovietici, incredibili esempi di design

L’aspirapolvere ispirato al cosmo, la sedia di cartone, il transistor portatile e tutti gli altri oggetti che contribuirono a creare l’identità nazionale nell’Urss dagli anni Cinquanta alle Olimpiadi di Mosca

Dopo la Seconda guerra mondiale, l’economia sovietica si orientò verso una maggiore produzione di beni di consumo, e nell’Urss apparve una nuova professione: l’“artista-costruttore”, quello che oggi chiameremmo designer. Queste persone furono incaricate di trovare modi per produrre merci in modo rapido ed economico per il mercato di massa. Ecco alcuni dei frutti più importanti del loro lavoro.

1. Macchina da cucire Tula

Prodotta per la prima volta nel 1955 nello stabilimento di ingegneria meccanica di Tula (città 210 chilometri a sud di Mosca), questa pionieristica macchina da cucire sovietica aveva un motore elettrico. I prototipi furono realizzati a Leningrado e la progettazione di aghi e overlock era basata su macchine da cucire portate dalla Germania dopo la guerra. Sebbene la Tula fosse relativamente popolare e pubblicizzata, la maggior parte dei cittadini sovietici preferiva le macchine da cucire Singer fabbricate dalla famosa compagnia americana nella sua fabbrica di Podolsk (45 chilometri a sud di Mosca) prima della Rivoluzione, quando ancora gli Usa erano visti come il Paese del progresso tecnologico. 

2. Aspirapolvere Saturn

Negli anni Sessanta il mercato sovietico vide apparire i primi aspirapolvere dalla forma sferica, un notevole esempio di design sovietico dell’era spaziale. All’inizio ci fu l’aspirapolvere “Sputnik”, in edizione limitata, quindi iniziò la produzione seriale del modello “Saturn”. Dalla forma sferica ideale e con un anello di plastica attorno al corpo, assomigliava al pianeta Saturno. Il design si basava sull’Hoover Constellation di fabbricazione americana, messo in commercio nel 1955.

3. Macchina fotografica Zenit-E

Nei primi anni 2000, una fotocamera Zenit era un distintivo d’onore per ogni serio hipster russo. La Zenit-E, che era stata creata per l’esportazione sui mercati internazionali, era la più famosa macchina fotografica dell’era sovietica. Negli anni Sessanta e Settanta ne sono stati prodotti più di 8 milioni; un record mondiale per tali macchine fotografiche. Quella nella foto ha un obiettivo Helios 44-2.

4. Rasoio meccanico Kharkov

Se avete mai visto l’ultra-popolare film sovietico, “Ironija sudby, ili S ljogkim parom!” (“L’ironia del destino, oppure Buona sauna!”), del 1975, del regista Eldar Rjazanov, un classico di ogni Capodanno potreste ricordare quando il personaggio principale, Nadja, regala al suo fidanzato un rasoio (“l’ultimo modello”, dice). Simili articoli erano un vero lusso, e gran parte di sovietici continuavano a farsi la barba a mano, alla vecchia maniera. Questo particolare modello entrò in produzione nel 1966 presso la fabbrica di attrezzature elettriche di Kharkov.

5. Grammofono elettrico Volga

Nel 1957, la Fabbrica elettromeccanica di precisione di Saratov sorprese la società sovietica con un miracolo tecnico sotto forma di grammofono portatile, realizzato in modo tale da somigliare a una valigia. Venne prodotto in serie negli anni Cinquanta e Sessanta. A proposito, il disco in vinile era prodotto da Melodija, la principale etichetta discografica di proprietà statale dell’Unione Sovietica.

6. Ferro da stiro portatile UE-4

Questo ferro compatto, del peso di circa 760 grammi, era molto più piccolo e leggero di un ferro da stiro di uso quotidiano e veniva usato principalmente per trasferte di lavoro e altri viaggi. La produzione iniziò nel 1967 presso la fabbrica elettromeccanica di Kharkov. A proposito, nella città di Pereslavl-Zalesskij, nell’Anello d’Oro, c’è un bel museo di ferri da stiro, dai tempi antichi fino al XX secolo.

7. Tetra Pak per il latte sovietico

Nel 1959, l’Unione Sovietica acquistò la tecnologia per produrre cartoni di latte a forma di tetraedro dalla società svedese Tetra Pak. Questa tecnologia divenne molto popolare, e il modello astratto a triangoli rossi e blu, con il suo font geometrico, è un esempio coraggioso di design modernista dell’era di Krusciov, che reinterpreta le idee del costruttivismo sovietico.

8. Radio a transistor portatile Surpriz

Sarete sorpresi che questa foto non rappresenti una scatola di gioielli vintage o la borsa di una babushka ricoperta di pizzo di Vologda, come si potrebbe pensare. Questa era veramente una radio all’avanguardia per il suo tempo! Il dispositivo portatile, chiamato “sorpresa”, è stato prodotto dal 1958-59 dalla fabbrica Znamia Truda (“vessillo del lavoro”) di Saratov.

9. Sedia in cartone

Non sapete cosa fare con le vecchie scatole? Negli anni Sessanta, i designer sovietici inventarono qualcosa di geniale: una sedia di cartone. È davvero duratura (come tutto in Unione Sovietica, eccetto l’Unione stessa!), per non parlare del suo eccezionale comfort. Il Moscow Design Museum ne ha restaurate alcune e le espone.

10. Bambola misirizzi Nevaljashka

La famosa bambola nevaljashka è stata progettata nel 1956 dall’Istituto di ricerca scientifica per i giochi per bambini, per aiutarli a imparare a sedersi. Realizzata in plastica lucida, è caratterizzata da un design unico, che riporta sempre il giocattolo alla sua posizione originale verticale.
La mostra, “Soviet Design. Red Wealth” è una grande retrospettiva sul design sovietico dagli anni Cinquanta alle Olimpiadi di Mosca del 1980, all’Adam, il Design Museum di Bruxelles, aperta dal 24 gennaio al 21 maggio 2018.

Siete rimasti stregati? Allora date un’occhiata a questi dieci oggetti sovietici che predissero il design attuale. 

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