Le celebrazioni ufficiali nel Giorno dei Difensori della Patria (Foto: Itar-Tass)
A differenza della Festa internazionale della Donna, che è arrivata in Russia dall'Occidente, il Giorno dei Difensori della Patria è un'invenzione prettamente russa. Eppure, a tutt'oggi non esiste un'opinione condivisa sul perché per questa festa sia stata scelta proprio la data del 23 febbraio.
Secondo la versione ufficiale elaborata nell'Unione Sovietica negli anni '20, in questo giorno nel 1918 le truppe dell'Armata Rossa sconfissero le truppe tedesche vicino alle città di Pskov e di Narva. Successivamente, però, dopo un attento esame dei documenti dell'epoca, gli storici negarono tali fatti: secondo le informazioni d'archivio la sera del 23 febbraio i tedeschi si trovavano a 55 chilometri da Pskov e a 170 da Narva, e in questo giorno non si trova traccia di alcuna battaglia né negli archivi tedeschi, né in quelli sovietici.
Eppure, in poco meno di vent'anni questo mito riuscì a radicarsi profondamente, e negli anni della Seconda Guerra Mondiale il 23 febbraio venne ampiamente celebrato proprio come il giorno delle prime vittorie dell'Armata Rossa sui soldati tedeschi.
Da allora e fino a oggi la data di questa festa è rimasta invariata; in compenso, essa ha cambiato nome più volte. Fino al 1949 in Unione Sovietica si celebrava il Giorno dell'Armata Rossa, mentre dal 1949 al 1993 la festa si chiamò ufficialmente Giorno dell'Esercito sovietico e della Flotta della Marina militare; dopo di che fu ribattezzata dapprima Giorno dell'esercito russo e, infine, Giorno dei Difensori della Patria.
Alla caduta dell'Urss alcune repubbliche ex sovietiche smisero di celebrare il 23 febbraio. Ora questo giorno si festeggia solo in Russia, Bielorussia, Ucraina e Kirghizistan.
L'unico legame diretto tra il 23 febbraio e l'8 marzo si trova nel calendario, o per meglio dire nei calendari. Dopo l'adozione del calendario gregoriano in Russia, il 23 febbraio secondo il vecchio calendario venne a coincidere con l'8 marzo del nuovo calendario
Nonostante questa festa non avesse alcun legame con quella della Donna, con l'andare del tempo il 23 febbraio nella coscienza dei cittadini russi è diventato la "festa di tutti gli uomini", il corrispettivo dell'8 marzo, che in Russia per tradizione viene ampiamente festeggiato.
La stragrande maggioranza della popolazione maschile del Paese, però, non sospetta nemmeno l'esistenza della Giornata internazionale dell'Uomo, che si festeggia il 19 novembre: nella Russia di oggi il posto di questa festa è saldamente occupato dal Giorno dei Difensori della Patria, che la gente ritiene debba essere celebrato indipendentemente dal fatto che un uomo abbia avuto o meno occasione di difendere il proprio Paese.
Del resto, tradizionalmente i festeggiamenti ufficiali del 23 febbraio si tengono in stile militare. In molte città del Paese in questa giornata si svolgono processioni solenni, parate e concerti; a Mosca ogni anno in onore della festa vengono sparati dei fuochi d'artificio.
Come per l'8 marzo, anche il 23 febbraio in Russia si usa fare dei regali ai "festeggiati". Ma seppur i sondaggi rivelano che la maggior parte degli uomini in questa data vorrebbe ricevere in dono qualcosa di creativo o di utile, come un set di profumatori per l'auto, i regali più diffusi di anno in anno rimangono sempre i calzini e i prodotti cosmetici per la doccia e la rasatura.
Per questo, la festa non ufficiale di tutti gli uomini ha anche un nome non ufficiale, "La giornata russa della schiuma da barba". Negli ultimi tempi, alcuni uomini hanno persino cominciato a organizzare delle "azioni di protesta": alla vigilia della festa si comprano loro stessi dei prodotti per la rasatura, nel tentativo di mettere le loro donne alle strette.
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