Velocissimo e invisibile ai radar, questo mezzo (anello di congiunzione tra l’idrovolante e l’aliscafo) sembrava una formidabile macchina da guerra… ma poi fu scartato per sempre. La forma e il destino di questo gigante, che sembra uscito da un film di fantascienza, appassionano molto i nostri lettori. Il primo posto nella sezione “Scienza & tech”, è, per distacco, dell’ekranoplano!
A inseguirlo ci sono i Kamaz, tra i modelli più potenti e resistenti di camion mai creati, e sempre più utilizzati anche in rally e avventure varie.
La medaglia di bronzo dei più letti nel 2022 se la mette al collo Aleksandr Osipovich, un programmatore di Kungur, nella regione di Perm, che ha creato una copia robotica di suo nonno, Nikolaj Osipovich, morto qualche anno fa…
Fuori dal podio, ma per poco, questo articolo sui fucili d’assalto che possono fare concorrenza a un grande classico del genere: il Kalashnikov.
Si va poi dalle parti di Chernobyl, con le foto del sistema top secret di difesa aerea sovietico (che avrebbe protetto il Paese da eventuali attacchi nucleari americani), ma che subì un duro stop per via dell’incidente nella vicinissima centrale atomica
Un altro posto misterioso dei tempi sovietici è il “pozzo più profondo al mondo”: ben 12.226 metri! Ovviamente le leggende “infernalI” qui si sprecano!
E dopo i migliori camion, che ne dite di una carrellata dei migliori aerei, orgoglio dell’Urss e della Russia? Vi farete una cultura tra Sukhoi, Antonov e Tupolev
Evidentemente i nostri lettori hanno cara la privacy, visto che hanno spedito in top-10 questo articolo sull’AYYA T1, uno smartphone che permette la funzione di spegnimento meccanico della fotocamera e del microfono.
C’è spazio anche per la chimica. Del resto, la tavola periodica è stata creata dal chimico russo Dmitrij Mendeleev, e molti nuovi elementi hanno legami con la Russia. Esempi? Il rutenio, il samario, il mendelevio, il moscovio…
L’ultima posizione tra i pezzi scientifico-tecnologici più letti del 2022 è occupata da una curiosità: l’acqua confezionata in lattine metalliche da 240 o 250 ml (1 tazza) ai tempi dell’Urss. Ma non la vendevano certo nei negozi. A cosa serviva allora?
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