Ciak nello spazio, missione riuscita: atterrata la troupe che ha girato il primo film in orbita

Kazakhstan. L'attrice Julia Peresild esce dalla navicella Soyuz MS-18 che l'ha riportata sulla Terra dopo aver trascorso 12 giorni nello spazio per le riprese del primo film girato in orbita, "The Challenge" (titolo originale: "Vyzov", la sfida)

Kazakhstan. L'attrice Julia Peresild esce dalla navicella Soyuz MS-18 che l'ha riportata sulla Terra dopo aver trascorso 12 giorni nello spazio per le riprese del primo film girato in orbita, "The Challenge" (titolo originale: "Vyzov", la sfida)

Sergej Savostyanov/TASS
L’attrice Julia Peresild e il regista Klim Shipenko sono tornati sulla Terra dopo dodici giorni nella Stazione Spaziale Internazionale, dove hanno realizzato il primo film al mondo girato nello spazio. Tanta emozione al momento dell’atterraggio in Kazakhstan

Quando il portellone del lander si apre, i soccorritori e il personale di terra accorrono per aiutare l’attrice Julia Peresild a uscire dalla navicella. Vicino a lei, siede raggiante il regista Klim Shipenko. I medici misurano i polsi e la pressione sanguigna. Non lontano da lui, il cosmonauta Oleg Novitskij si sottopone alle stesse procedure. E mentre per Novitskij si tratta del terzo viaggio di ritorno sulla Terra, le emozioni di Peresild e Shipenko sono quelle della prima volta. Una prima volta che entrerà nella storia: sono infatti il primo regista e la prima attrice al mondo ad aver volato nello spazio. Insieme hanno realizzato il primo film parzialmente girato a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS); sono tornati sulla Terra il 17 ottobre 2021, dopo aver trascorso dodici giorni in orbita. 

“Oggi sono un po’ triste. Mi sembrava che dodici giorni fossero tanti, invece quando tutto è finito non volevo più tornare a casa”, ha detto Peresild.

La navicella Sojuz MS-18 durante l'atterraggio nella steppa a sud-est della città di Zhezkazgan, in Kazakhstan

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Peresild e Shipenko sono partiti alla volta dello spazio il 5 ottobre, dopo quattro mesi di allenamento, insieme al cosmonauta Anton Shkaplerov. Hanno girato alcune scene del lungometraggio “Vyzov” (La sfida), un progetto congiunto di Roscosmos, Pervyj Kanal e la compagnia cinematografica “Yello, Black and White”. Il film racconta la storia di un medico che deve volare in orbita per salvare un cosmonauta.

Il 17 ottobre, la troupe ha salutato l’equipaggio della ISS e ha chiuso il portellone della navicella di atterraggio poco dopo la mezzanotte. La Sojuz MS-18 si è sganciata dalla Stazione Spaziale Internazionale alle 04:14 ora di Mosca. Alle 07:35, la capsula di atterraggio ha toccato il suolo in Kazakhstan, a 148 chilometri dalla città di Zhezkazgan.

Il momento dell'atterraggio

L'equipaggio è stato accolto dai soccorritori, insieme al CEO di Roscosmos Dmitrij Rogozin e al direttore generale di Pervyj Kanal Konstantin Ernst.

Rogozin ha detto che l'atterraggio è stato eccellente e l'equipaggio è stato bene; inoltre, la navicella non è caduta su un fianco, come a volte accade durante l'atterraggio. Subito dopo i controlli medici, ai membri dell'equipaggio è stato servito del succo di betulla su richiesta di Novitskij. 

“Siamo straordinariamente felici di avercela fatta”, ha detto Klim Shipenko. “Era come essere sulle montagne russe, credo. Ci siamo divertiti molto. Quando si è aperto il paracadute, tutto ha iniziato a tremare un po', ma come ho detto, sembrava di essere su delle montagne russe di lusso”.

Anche Julia Peresild ha fatto il pieno di entusiasmo! “Quando il paracadute si è aperto, la capsula si è girata tantissimo! E poi tutti questi sovraccarichi. Li avevamo già sperimentati prima, ma ora era un po' diverso. Una cosa è sentire tutto questo sui simulatori, un'altra cosa è quando accade nella vita reale, e ti rendi conto che sta succedendo proprio a te. Vedi che la capsula in cui stai volando è in fiamme”, ha detto l'attrice. 

L'attrice Julia Peresild esce dalla navicella

Come ha confessato lei stessa, in un primo momento non si è sentita molto bene. “È come se il corpo non capisse bene quello che sta accadendo. È come l'opposto dell'assenza di peso: se in assenza di peso ti senti soffice, qui tutto è molto pesante, la testa è molto pesante, le braccia, le gambe… tutto è un po' stordito”, ha detto l'attrice in un'intervista a RT.

Durante il volo, la troupe ha dovuto girare 35-40 minuti di filmati. Il direttore generale di Pervyj Kanal Konstantin Ernst ha detto che la squadra ha rispettato al 120% il piano di riprese cinematografiche.

Il regista Klim Shipenko esce dalla navicella Sojuz MS-18 dopo aver trascorso dodici giorni nella Stazione Spaziale Internazionale

Peresild ha comunque confessato che non è stato per niente facile realizzare le riprese: Klim Shipenko ha dovuto vestire i panni di cameraman, regista e tecnico luci, mentre Julia ha dovuto realizzare da sola il lavoro che di solito viene svolto dalle truccatrici e dalle costumiste. Poche, pochissime le ore di sonno: il timore di non avere tempo a sufficienza per girare tutto il materiale li ha fatti stare svegli anche la notte.

“Tutto era al limite: sembrava che non si potesse fare di più, invece con qualche sforzo ulteriore tutto ha funzionato”, ha detto l'attrice.

Il cosmonauta Oleg Novitskij (a sinistra) dopo l'atterraggio della navicella Sojuz MS-18

Dopo lo storico volo, Peresild, insieme all'attore Vladimir Mashkov - anche lui coinvolto nel lungometraggio - ha lasciato delle scritte di entusiasmo sulla navicella che li ha ricondotti a casa: “Grazie!”, ha scritto Julia; “Evviva!”, ha aggiunto Mashkov.

L'attrice Julia Peresild lascia un autografo sulla navicella Sojuz MS-18

Peresild, Shipenko e Novitskij sono stati sottoposti alla prima fase di riabilitazione a Star City, la città delle stelle vicino Mosca dove si addestrano i cosmonauti. Per Novitskij, ci vorranno tre settimane, dopo di che sarà mandato in un sanatorio, visto che è tornato sulla Terra dopo 191 giorni nello spazio! Per il resto dell'equipaggio, la riabilitazione durerà circa una settimana.

Il direttore generale di Pervyj Kanal Konstantin Ernst

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