Le cinque più grandi invenzioni realizzate da stranieri in Russia

Scienza & tech
BORIS EGOROV
Nel corso della storia russa, decine di geniali cittadini di altre nazioni si sono trasferiti qui e spesso hanno compiuto passi avanti significativi in campo tecnico o scientifico

1) Acido acetico glaciale

Johan Tobias Lowitz (1757-1804), nato in Germania, a Gottinga, si trasferì nell’Impero russo all’età di 11 anni insieme al padre, l’astronomo Georg, e dopo che questi fu tragicamente ucciso nel corso della rivolta di Pugachev venne allevato dal matematico Eulero, e divenne uno dei maggiori chimici del XVIII secolo. Tra le sue principali invenzioni c’è l’assorbimento su carboni attivi, che ha aiutato a rimuovere l’odore e il sapore dall’acqua usando carbone di legna. Inoltre, Lowitz ha fatto passi da gigante nella ricerca della cristallizzazione. Ha trovato un modo per ottenere acido acetico glaciale, che è ampiamente usato al giorno d’oggi nella chimica moderna, nella profumeria e nelle industrie farmaceutiche e alimentari.

2) Calcolatrice meccanica di Odhner

L’ingegnere svedese Willgodt Theophil Odhner (1845 -1905) trascorse la maggior parte della sua vita abitando e lavorando a San Pietroburgo. Nel 1873, inventò il cosiddetto Aritmometro di Odhner, uno dei più riusciti tipi di calcolatori meccanici mai progettati. La produzione di questa calcolatrice proseguì nell’Impero russo fino alla rivoluzione del 1917, quando la fabbrica fu nazionalizzata dal governo sovietico. Poi la progenie di Willgodt Odhner trasferì la produzione in Svezia, mentre in Unione Sovietica l’Aritmometro di Odhner fu prodotto con il marchio “Felix” fino agli anni Settanta.

3) Motore turboelica Kuznetsov NK-12

Quando la Seconda guerra mondiale finì, centinaia di specialisti tedeschi furono deportati negli Stati Uniti e nell’Urss, per lavorare nell’industria militare locale. Uno di questi gruppi era guidato dall’ingegnere austriaco Ferdinand Brander, che aveva lavorato agli Junkers durante la guerra. In collaborazione con i colleghi sovietici, il team di ingegneri tedeschi creò il motore turboelica più potente mai costruito: l’NK-12. Questo motore e le sue modifiche sono ampiamente utilizzati ancora oggi, tra l’altro, sul più grande velivolo al mondo con turbopropulsore, l’Antonov An-22, e sul bombardiere strategico Tupolev Tu-95.

4) Frigorifero a tre porte Zil-3

Nei primi anni Sessanta, “il padre del design industriale” Raymond Loewy (1893-1986) fu invitato in Unione Sovietica a lavorare su diversi progetti. Gli fu offerto di creare progetti per una vasta gamma di cose, tra cui una locomotiva, due aliscafi, un trattore, un fucile da caccia, orologi da polso e altri progetti. Loewy era particolarmente interessato al design per la nuova vettura Moskvich. A tal fine invitò anche un giovane concept artist, che in seguito sarebbe diventato famoso per Aliens e Blade Runner. Sfortunatamente, né il design proposto per la Moskvich, né gli altri progetti di Loewy trovarono il favore dei sovietici, tranne uno: il suo frigorifero ZiL, uno dei primi frigoriferi a tre porte sovietici.

5) Velivoli VVA-14

Lo scienziato e designer italiano Roberto Oros di Bartini (1897-1974), nato a Fiume, fu un devoto comunista e immigrò in Unione Sovietica nel 1922. Da allora, nonostante alcuni periodi difficili, incluso il suo arresto nel 1938, dedicò la sua vita allo sviluppo dell’industria aeronautica sovietica e divenne famoso come “il Barone Rosso”. Il suo VVA-14, per esempio, era un velivolo anfibio sperimentale a decollo verticale che combinava le caratteristiche di bombardiere e di aerosilurante. Era un predecessore dei famosi velivoli sovietici che sfruttano l’effetto suolo, noti come ekranoplani. L’ingegnere inventore dei razzi sovietici Sergej Korolev elogiò pubblicamente lo scienziato italiano: “Senza Bartini non avremmo lo Sputnik (il primo satellite artificiale della Terra).”

 

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