Ivan Kulibin, 5 invenzioni dell’Archimede russo che cambiarono il mondo

Museo Ermitage
Dalle protesi per le gambe al primo modello di ascensore voluto dall’imperatrice Caterina II: scoprite le idee geniali partorite da questo inventore e che trovano applicazione ancora oggi

Teoria e pratica della costruzione dei ponti

Dal 1770 fino all’inizio dell’Ottocento Ivan Kulibin (1735 – 1818) lavorò alla creazione di ponti permanenti sopra il fiume Neva di San Pietroburgo. Realizzò vari calcoli e modelli, anche se in quel momento non esisteva ancora il tipo di ponte che lui stava cercando di costruire.

Kulibin arrivò a formulare una serie di leggi matematiche sulla resistenza dei materiali, che vennero confermate molto tempo dopo. I calcoli relativi alla costruzione di questo ponte furono inviati all’Accademia delle Scienze e furono supervisionati dal celebre matematico Leonard Euler.

Nonostante l’approvazione scientifica da parte dell’Accademia, il governo di allora non destinò alcun fondo alla realizzazione del ponte sognato da Kulibin.

Protesi per un piede

Kulibin presentò vari progetti di “gambe meccaniche” all’Accademia di medicina e chirurgia di San Pietroburgo. Si trattatava di studi molto avanzati per l’epoca, alcuni dei quali erano in grado di simulare la presenza e il funzionamento di una gamba artificiale attaccata al ginocchio. Il test della prima versione di protesti venne realizzato nel 1791 grazie alla collaborazione del tenente Sergej Nepeitsin.

La protesi permise al tenente di proseguire la propria carriera militare, ed egli riuscì a ottenere il grado di maggiore. Nepeitsin ebbe vita lunga e la sua protesi passava quasi del tutto inosservata.

Gli strumenti ottici

Durante le sue lunghe ricerche Kulibin arrivò a sperimentare anche alcuni strumenti ottici. Nel 1779 presentò al pubblico di San Pietroburgo la sua nuova invenzione: il riflettore. I sistemi di riflessione attraverso gli specchi erano già conosciuti ma il progetto di Kulibin era molto più simile agli strumenti che conosciamo ai giorni nostri.
L’inventore realizzò diversi riflettori utilizzati anche sulle barche.
L’ascensore

Quando l’imperatrice Caterina II iniziò a invecchiare, chiese a Kulibin di sviluppare un elevatore per poter raggiungere i piani superiori del Palazzo d’Inverno. L’imperatrice sognava una sedia-elevatore, e l’inventore concetrò i propri studi sulla realizzazione di questo progetto.
Per risolvere il problema della forza trainante della sedia-elevatore, Kulibin pensò di installare sotto la sedia una grande vite che consentiva di sollevarla. In questo modo Caterina ebbe la possibilità di raggiungere i piani superiori del palazzo comodamente seduta sul suo trono. L’invenzione fu completata nel 1793.
Imbarcazioni

A Kulibin venne l’idea di trascinare le imbarcazioni vicino alla riva senza l’utilizzo di buoi. Volle infatti provare a utilizzare due ruote con delle corde. La corrente, facendo girare le ruote, trasmetteva energia all’asse. Così facendo la corda dell’ancora si arrotolava e la barca poteva spostarsi sfruttando l’energia dell’acqua.
Nel 1782 caricò quasi 65 tonnellate di sabbia, dimostrando che questo nuovo metodo era più efficace di quelli tradizionali.


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