Il samoiedo: sei fatti sul cane “che sorride”

Zanna Pesnina/500px/Getty Images
È difficile trovare un cane più gentile del samoiedo. È un ottimo baby-sitter ed è persino amichevole con i gatti

Il samoiedo è la razza autoctona più antica, che per millenni è stata la compagna delle popolazioni indigene del nord della Russia e che oggi è molto popolare sia tra i russi che all’estero. Dopo tutto, è il cane più gentile e di compagnia!

La slitta che va da sola

Il nome “samoiedo” è stato attribuito a questi cani in onore dei popoli samoiedi, gli antenati dei Nenets (o Nenci), degli Enets, dei Nganasan e di altre etnie degli Urali e della Siberia. La parola samoiedo significa, secondo una teoria, “terra dei Saami” (“самэ-еднэ”; “same-edne”), secondo un’altra,  “popolo a sé stante” (“само едины”; “samo ediny”). Tuttavia, a volte ci si imbatte in un’affermazione paretimologica (una etimologia popolare, priva di basi storico-scientifiche) secondo cui i cani samoedi sarebbero chiamati così perché quando vengono messi a tirare le slitte, il loro pelo bianco si confonde a tal punto con la neve che sembra che quelle vadano da sole (in russo: “sami edut”).

Ma i cani dalla pelliccia totalmente bianca, in realtà, sono moderni, ottenuti in allevamento grazie alla selezione. In origine i samoiedi avevano anche macchie marroni e nere, simili ai Nenets Herding Laika, anche loro fedeli compagni dei pastori nomadi di renne nella taiga e nella tundra. Secondo una delle versioni, gli antichi popoli samoiedi, nell’era delle glaciazioni (più di 12 mila anni fa) riuscirono ad addomesticare il lupo polare bianco che viveva alle latitudini artiche. In seguito, i lupi si sono assimilati e abituati all’uomo, perdendo i loro tratti selvatici.

I moderni samoiedi come razza sono stati allevati da husky provenienti dalla penisola Jamal (a nord della Siberia occidentale) a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Era l’epoca delle spedizioni internazionali nell’Artico. I primi tre cani, portati in Inghilterra dallo zoologo Ernest Kilburn Scott, divennero i fondatori della razza ufficiale. Scott fondò anche il primo “Club del Samoiedo” nel 1909, dove fu adottato lo standard della razza. In seguito, i samoiedi si sono diffusi in Europa, Russia e altri continenti. Il merito principale sta nella loro incredibile cordialità.

È una balia per i bambini

Oggi è consuetudine classificare i cani in base al loro scopo: alcune razze fanno la guardia alla casa, altre aiutano nella caccia, altre sono cani da servizio come i cani poliziotti e altre ancora sono cani da compagnia. Il samoiedo viene comunemente definito un cane da slitta, ma questo è vero solo in parte. Nell’antichità, soprattutto nell’estremo Nord, i cani servivano letteralmente per tutto. Venivano imbragati ai carri e portati nella tundra per aiutare a seguire le renne e avvisare della presenza di animali selvatici pericolosi.

I cani samoiedo erano anche usati come baby-sitter per i bambini. Dormivano durante la notte nella tenda e lasciavano che i bambini dormissero proprio sopra di loro, come su un cuscino. Sembra che se si dorme vicino a un samoiedo, questo si blocchi per non disturbare la persona che sta riposando. Sebbene il samoiedo sia poco aggressivo e quindi non sia un buon cane da guardia, morde se il figlio del padrone è in pericolo. 

Non tollera la solitudine

Il samoiedo è un cane sociale e storicamente è abituato a vivere con famiglie numerose che comprendono adulti, bambini e altri cani. La solitudine è per questa razza la paura più grande. Pertanto, i samoiedi sono categoricamente inadatti a persone che sono costantemente fuori casa. Come l’Husky, i samoiedi possono ululare forte e con grande continuità in assenza dei loro proprietari (anche per ore, senza sosta).

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Guardando un samoiedo, si pensa che sorrida sempre. Questo perché ha gli angoli della bocca naturalmente sollevati.

I samoiedi tendono ad andare d’accordo con gli altri animali della casa, non solo con i cani, ma anche con i gatti. I gattini giovani sono particolarmente graditi, a loro concedono molto, anche di dormire sul corpaccione dei samoiedi (e questo è tutto ciò di cui i gatti hanno bisogno).

Non bisogna fargli il bagno troppo spesso

I samoiedi hanno un folto mantello bianco con sottopelo, ma questo non significa che siano a loro agio solo in inverno. Certo, questa pelliccia li protegge dalle rigide temperature artiche, ma li aiuta anche a non surriscaldarsi quando fa caldo.

Il vero grattacapo per i proprietari durante le passeggiate non è il caldo estivo, ma lo sporco. Come molti altri animali, i samoiedi, bianchi come la neve, amano sguazzare nel fango (ciò è dovuto al loro istinto da predatori; lo fanno per mimetizzare il proprio odore). Ma non dovrebbero essere lavati spesso, perché l’acqua lava via lo strato protettivo della loro pelle e possono ammalarsi. Gli allevatori consigliano di andare dal toelettatore (o di fare il bagno a casa) non più di due volte l’anno.

La buona notizia è che il samoiedo è ipoallergenico!

I samoiedi, come qualsiasi altro cane, ovviamente cambiano il pelo. A volte il fenomeno può essere molto più evidente rispetto ad altre razze e i proprietari scherzano dicendo che è più facile cambiare il guardaroba e la tappezzeria, scegliendo tutto bianco, che cercare di eliminare il pelo. Il samoiedo deve essere pettinato regolarmente.

Tra l’altro, alcuni proprietari di samoiedi hanno l’abitudine di raccogliere la lana del loro cane e filarla. Le sciarpe risultano molto calde!

Ma nonostante l’abbondanza di pelo, i samoiedi quasi non puzzano e non causano allergie. E questa, in effetti, è una grande rarità per animali così soffici.

Ha bisogno di molto esercizio fisico

La salute del samoiedo, così come di tutte le razze autoctone, è eccellente! Vivono 12-14 anni e sono attivi fino alla vecchiaia. Ma bisogna ricordare che il samoiedo deve fare costante esercizio. 

Un cane samoiedo ha bisogno di uscire almeno per 2-3 ore di passeggiata al giorno. Se vivete in città, è consigliabile portare il samoiedo in campagna per un’intera giornata più volte al mese.


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