Tutte le stelle di Eteri Tutberidze, la più grande allenatrice del pattinaggio di figura (FOTO)

Russia Beyond (Joosep Martinson, Matthew Stockman/Getty Images)
Essere allenate da lei è sinonimo di un gradino sul podio nelle più importanti competizioni mondiali. Le sue allieve sono diventate leggende. Ecco tutte le campionesse che ha “creato”

Eteri Tutberidze (1974-) è una donna grazie alla quale le pattinatrici russe sono tra le migliori al mondo. Nel 2020, l’Unione Internazionale di Pattinaggio l’ha riconosciuta come la migliore allenatrice. Le carriere delle sue allieve sono brevi ma spettacolari.

Vi abbiamo raccontato in dettaglio come una madre single, proveniente da una famiglia senza soldi né conoscenze, sia diventata una delle leggende della scuola russa di pattinaggio artistico in soli dieci anni. Ora ricordiamo le allieve che ha seguito e portato al successo.

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Julia Lipnitskaja (1998-)

Julia aveva solo 15 anni quando ha fatto clamore a livello globale. Nel 2014 la pattinatrice è apparsa sulla copertina della rivista “Time” come la più giovane campionessa olimpica nella storia del pattinaggio singolo femminile. Ai Giochi Olimpici 2014 di Sochi è stata la prima al mondo a fare i salti più complessi – il triplo Lutz e il triplo toe loop – ed è entrata nella storia del pattinaggio artistico.

In seguito, però, la carriera della Lipnitskaja è andata rapidamente in discesa. Incapace di superare le conseguenze dei suoi vecchi infortuni e dei suoi disaccordi con la Tutberidze, ha lasciato l’attività sportiva e ora allena i bambini.

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Evgenija Medvedeva (1999-)

Ecco un’altra stella del pattinaggio. Evgenija Medvedeva ha iniziato a pattinare all’età di tre anni; a quindici anni ha vinto il suo primo Grand Prix per adulti a Skate America. Secondo Evgenija, i suoi genitori l’hanno avviata al pattinaggio artistico per correggere la corporatura della bambina (i genitori ritenevano che le sue scapole sporgessero troppo). Ma tutto si è evoluto e la Medvedeva è diventata due volte campionessa del mondo e ha vinto la medaglia d’argento ai Giochi Olimpici del 2018. Il suo marchio di fabbrica è quello di eseguire salti già complessi (doppi Axel, Lutz, salti mortali e loop) con una mano alzata.

Alina Zagitova (2002-)

Una volta Alina si è rotta un braccio e poi quasi subito dopo una gamba e ha dovuto reimparare a pattinare e a saltare, ma i suoi grandi obiettivi l’hanno aiutata a superare le difficoltà. La Zagitova è diventata la prima pattinatrice russa a vincere tutti i principali trofei del pattinaggio artistico: le finali del Gran Prix (2017), i Campionati europei (2018), i Giochi olimpici 2018 a Pyeongchang e i Campionati mondiali (2019). Ma sebbene abbia iniziato a fare incetta di premi “da adulti” a 15 anni, a 17 anni era già “vecchia” e debole rispetto ai più giovani allievi della Tutberidze. Nel 2019 la giovane ha annunciato il suo ritiro dallo sport. Tuttavia, la sua popolarità si è trasformata in collaborazioni con grandi marchi.

Anna Shcherbakova (2004-) 

A 13 anni Anna si è rotta una gamba preparando alla sua prima stagione internazionale, la 2017-2018, e persino i suoi genitori dubitavano che la ragazza sarebbe mai tornata a praticare questo sport. Alcuni mesi prima del Campionato del mondo, Sherbakova si è ammalata di polmonite e, nonostante ciò, ha vinto l’oro. È la più giovane tre volte campionessa russa di pattinaggio artistico (aveva 16 anni al momento del terzo titolo). Nel 2022 è diventata anche campionessa olimpica.

Kamila Valieva (2006-)

Kamila è nata a Kazan nel 2006 e ha iniziato a praticare il pattinaggio artistico all’età di tre anni e mezzo. Nel 2012 la sua famiglia si è trasferita a Mosca, dove Kamila ha continuato il suo percorso. Nel 2018, a 12 anni, è stata scelta come allieva da Eteri Tutberidze.

Ed è subito diventata una stella del pattinaggio artistico giovanile. Ha vinto i titoli più prestigiosi: le finali del Gran Prix e i Campionati del Mondo. Inoltre, Kamila ha stabilito un record mondiale: ha eseguito un quadruplo toe loop per la prima volta in gara.

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Aleksandra Trusova (2004-)

“La ragazza che combatte la legge di gravità”: così si intitola il libro di Aleksandra Trusova. Lei è entrata nel gruppo di Tutberidze a 12 anni. È la seconda due volte campionessa mondiale della storia tra le juniores (2018, 2019); medaglia d’argento ai Campionati mondiali e ai Giochi olimpici del 2022. Nonostante Trusova abbia eseguito il più complesso dei cinque salti quadrupli ai Giochi Olimpici, ha perso contro Anna Sherbakova, e per questo è scoppiato un vero e proprio psicodramma sportivo durante la cerimonia di premiazione. “Non voglio niente! Lo odio! Odio questo sport! Non scenderò mai più sul ghiaccio!”, ha gridato Trusova, sopraffatta dalle emozioni. Naturalmente, è rimasta nel mondo dello sport professionistico e intende ancora stabilire qualche record mondiale.

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Aljona Kostornaja (2003-)

Una delle più popolari pattinatrici in Russia (campionessa europea del 2020 e vincitrice delle finali del World Gran Prix), Aljona Kostornaja nel gennaio 2023 ha annunciato che terminerà la sua carriera come pattinatrice singola e inizierà ad allenarsi nel pattinaggio di coppia con Georgij Kunitsa (i due sono insieme anche fuori dal pattinaggio). 

La Kostornaja non è riuscita a realizzare il suo sogno principale: esibirsi alle Olimpiadi. “È molto semplice: il pattinaggio artistico non è uno sport in cui si può pattinare per 30 anni e vincere. Sì, puoi pattinare, puoi piacere al pubblico, partecipare agli spettacoli, ma non sarai la prima, perché ci sono ragazze di 15 anni che fanno i salti quadrupli. Hanno molta forza ed energia. Non c’è modo di fermarle”, ha detto la Kostornaja. Tuttavia, nel pattinaggio a coppie spera ancora di raggiungere un giorno i Giochi Olimpici.


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