Il “russkij venók”, la “ghirlanda russa” è qualcosa di molto particolare. È una corona di fiori, simbolo dell’estate, di purezza e di bellezza. Ma non solo…
Un copricapo tradizionale
Dominio pubblico
Le ragazze russe intrecciavano corone di fiori selvatici, erbe e persino sottili rami di betulla o quercia. Le corone pagane slave avevano un carattere rituale ed erano considerate una protezione dagli spiriti maligni.
Il serto di Kupala
Dominio pubblico
Il “kupálskij venók” (il serto di Kupala) è legato a credenze pagane. Queste ghirlande venivano intrecciate nel giorno di “Iván Kupála”, una festa tradizionale dedicata al solstizio d’estate.
Collezione privata, Mosca
LEGGI ANCHE: Ivan Kupala, l’antica festa pagana di mezza estate durante la quale si trova l’amore
Con queste corone in testa si danzava, si eseguivano vari rituali e, naturalmente, si cercava di predire il futuro. Per sapere se si sarebbero sposate o meno l’anno successivo, le ragazze erano solite far volare le ghirlande nel fiume: se venivano portate via dalle acque, il matrimonio era improbabile, ma se la corrente le riportava a riva, ci si poteva preparare per le nozze.
Le ghirlande “fortunate” potevano essere conservate come talismano, ma c’era un’altra tradizione: venivano bruciate in un grande falò di notte, alla vigilia della festa di Ivan Kupala, per liberarsi da tutte le cose cattive.
La corona nuziale
Museo di Kharkov
Una delle forme più antiche della parola “venók” è “venéts”. È il nome di un copricapo, un tipo di kokóshnik. Più spesso si presentava come una striscia rigida intorno alla fronte, decorata con perle, perline o ricami.
LEGGI ANCHE: Kokoshnik: otto cose che dovete sapere sul copricapo russo per eccellenza
Le corone floreali (così come il venets) erano un attributo indispensabile dell’abito e della cerimonia nuziale. Nell’antica Rus’, le ragazze portavano corone di pervinca, menta e viburno. Simboleggiavano l’innocenza della sposa. Dopo il matrimonio tale corona veniva tolta e la donna sposata non poteva indossarla, ma si copriva il capo con un fazzoletto e nascondeva i capelli.
Galleria Tretjakov
Esisteva una superstizione sulla magica “corona del nubilato/celibato”: si supponeva che chi aveva problemi con l’altro sesso (ma valeva soprattutto per le ragazze che non si sposavano) fosse vittima di una forma di malocchio o maledizione.
Dominio pubblico
Nella tradizione russa il rito nuziale in chiesa si chiama “venchánie”. L’etimologia è chiara: durante la cerimonia si mettono le corone (“ventsý”) in testa agli sposi.
LEGGI ANCHE: Come ci si sposa in chiesa in Russia e come funziona l’annullamento del matrimonio religioso
Galleria Tretjakov
Anche l’incoronazione degli zar nella tradizione russa era chiamata “venchanie”: tutte si sono svolte nella Cattedrale dell’Assunzione del Cremlino di Mosca. “Venets” era anche il nome della corona stessa dello zar.
La ghirlanda funebre
Ilya Naimushin/Sputnik
Un altro venok è il “pokhorónnyj venók”: la “ghirlanda funebre”. Anche questa è fatta di fiori ed è legata con uno speciale nastro a lutto. Tali corone vengono poste sulle tombe durante il funerale. Questa tradizione pagana slava è rimasta viva ai tempi degli zar, nel periodo sovietico ed è arrivata fino ai nostri giorni.
Vitalij Ankov/Sputnik
Queste corone vengono anche deposte solennemente presso i monumenti e i memoriali dei soldati caduti, la fiamma eterna e la tomba del milite ignoto.
Sergej Savostyanov/Sputnik
LEGGI ANCHE: Funerali alla russa: le tradizioni funebri e i costi dell’estremo saluto
Cari lettori,
a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a:
- Iscrivervi al nostro canale Telegram
- Iscrivervi alla nostra newsletter settimanale inserendo la vostra mail qui
- Andare sul nostro sito internet e attivare le notifiche push quando il sistema lo richiede
- Attivare un servizio VPN sul computer e/o telefonino per aver accesso al nostro sito se risultasse bloccato nel vostro Paese