Vacanze sovietiche: l’escursionismo sui monti dell'Altaj

Sergej Elizarov/ archivio di Valdimir Karlov/russiainphoto.ru
Questo foto scattate negli anni Ottanta ci raccontano com’erano le avventure degli escursionisti che sceglievano di esplorare i monti Altaj zaino in spalla, fra notti in tenda, scalate e traversate a cavallo

Zaino in spalla e notti in tenda. Fin dagli anni Venti, quando nacque il movimento turistico per i proletari del Paese, in URSS si diffuse la moda delle escursioni in mezzo alla natura. Questa tendenza si consolidò così rapidamente che negli anni Trenta si contavano già 90 campeggi e quasi un milione di membri appassionati. Fu così che in pochi decenni in URSS iniziò ad affermarsi l’escursionismo zaino in spalla, un fenomeno che coinvolse milioni di avventurieri, desiderosi di attraversare la taiga a piedi, navigare in gommone lungo i fiumi della Siberia e scalare le vette degli Urali.

In queste foto, pubblicate sul sito RussiaInPhoto, l’utente Vladimir Karlov ci svela com’erano le vacanze sui monti Altaj in piena epoca sovietica, negli anni Ottanta. 

I monti Altaj sono un sistema montuoso dell'Asia che si estende per circa 2000 km dal deserto del Gobi al bassopiano della Siberia occidentale, attraversando Cina, Mongolia, Russia e Kazakistan. In questa foto, una mattina in una valle dei monti Altaj, 13 agosto 1989 

In epoca sovietica chi non partiva alla volta dei sanatori o delle località balneari della Crimea o di Sochi, optava il più delle volte per un’avventura in tenda: buona parte dei turisti sovietici, infatti, doveva essere in grado di montare una tenda o fare una capanna, oltre a saper fornire un primo soccorso e orientarsi. Nella foto qui, una tenda in una valle dei monti Altaj, 13 agosto 1989

Il lago Talmen sui monti Altaj al mattino, 15-19 agosto 1989

Questo tipo di turismo divenne ancora più diffuso dopo la Seconda guerra mondiale, quando nacquero club di turisti in tutti i centri regionali e nelle grandi città, che offrivano itinerari sia locali sia nelle regioni più remote del Paese. Nella foto, la geologa Olga Afanasjeva sui monti Altaj, 15 agosto 1989 

In URSS furono sviluppati dei percorsi turistici standard, con diversi livelli di difficoltà e durata; l’escursionismo era equiparato allo sport e i viaggiatori potevano ricevere un titolo sportivo per le loro “conquiste turistiche”, e partecipare a competizioni. Nella foto, un gruppo di turisti attraversa un fiume sui monti Altaj, 19 agosto 1989 

Un gruppo di escursionisti vicino a Katunskie Belki sull’Altaj 19 agosto 1989

Nel 1939, il Comitato per la cultura fisica e lo sport dell’Unione Sovietica istituì il titolo di “Turista dell’Urss” che aveva una medaglia a forma di bussola. Non dava alcun privilegio, ma era considerato prestigioso. Per ottenerlo, si doveva superare un esame in uno dei quattro tipi di turismo sportivo: turismo acquatico, trekking, cicloturismo o sci 

Una cascata vicino a Katunskie Belki sull’Altaj, 19 agosto 1989 

Le cascate vicino a Katunskie Belki sull’Altaj, 19 agosto 1989 

Un gruppo di turisti scende nella valle del fiume Tikhaja, nei Monti Altaj, 23 agosto 1989 

Giovani pastori su un passo di montagna in Altaj, nel distretto autonomo di Gorno-Altajsk, 23 agosto 1989 

Un gruppo di turisti scende lungo un pendio dei monti Altaj, 23 agosto 1989

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