Un artista e designer russo noto con lo pseudonimo Instagram di @nidgus ha creato - in collaborazione con il canale Telegram “Moscow Now” - una collezione virtuale dei personaggi che si incrociano nella capitale russa.
Secondo lui, i moscoviti si dividono prevalentemente in cinque categorie:
Il set comprende:
Il quartiere Kitaj-Gorod è il principale punto di ritrovo dei giovani modaioli moscoviti, amanti dei bar e delle discoteche. @nidgus ha dato a questo bambolotto sembianze maschili, ma poco importa: i ragazzi e le ragazze che frequentano questa zona si trovano a tarda sera per chiacchierare, ballare e fumare con gli amici fino al mattino; dopo una notte di festa, il modaiolo urbano immaginato da @nidgus si sveglierà all’ora di pranzo, come se nulla fosse, e si recherà nel bar alla moda più vicino dove ordinerà un “flat white” con latte di banana o sciroppo di cocco-mela-fragola; si siederà a un tavolino, tirerà fuori un portatile dalla borsa e forse, ma solo forse, inizierà a lavorare a quel progetto arretrato.
Il set comprende:
Il moscovita che frequenta il quartiere Moscow City della capitale russa è, secondo @nidgus, un product manager assunto da una grande banca, o il capo di qualche promettente start-up. Negli uffici vicino al suo entrano ed escono manager di successo, perciò il suo abbigliamento deve essere consono: si presenta al lavoro in pantaloni, camicia, cravatta di Zara e con un paio di scarpe eleganti lucidate da poco. In pausa pranzo si reca nella caffetteria al 56° piano del grattacielo e ordina un poke (pesce crudo in stile hawaiano)... molto più sano del McDonald's. E quando arriva il venerdì, si toglie la camicia stropicciata, indossa una felpa col cappuccio, ordina un taxi di classe Comfort e raggiunge gli amici in un bar o in una sala narghilè.
Il set comprende:
Il prototipo di moscovita che vive nella zona Zamkad (ovvero al di là della tangenziale MKAD) non dorme mai: lavora come custode la mattina, vende orologi falsi nei mercati del sud-est di Mosca di giorno, e la sera prepara kebab da asporto in un chiosco aperto 24 ore su 24. Dopo aver recuperato le energie con tre ciotole di noodles istantanei, una tazze di tè e cinque bustine di caffè solubile, si prepara ad affrontare la burocrazia del Centro Migrazione per richiedere la proroga del suo visto di lavoro.
Il set comprende:
Khamovniki, uno dei quartieri più belli di Mosca, pieno di edifici storici e musei, un tempo è stata la casa degli scrittori Lev Tolstoj e Mikhail Bulgakov. Al giorno d’oggi qui vivono celebri star della tv e personaggi del mondo dello spettacolo. Il prototipo immaginato da @nidgus può permettersi di passare l’inverno al mare senza lavorare affatto: il reddito proveniente da un appartamento in affitto in questa zona è più che sufficiente per vivere! Se al contrario decidesse di vivere in quell’appartamento a Khamovniki, anziché metterlo in affitto, allora girerebbe per le strade di Mosca con un bassotto al seguito, cenerebbe nei ristoranti alla moda della città insieme a un ristretto gruppo di amici intellettuali, con i quali discuterebbe dell’ultima esposizione allestita nella Galleria Tretyakov.
Il set comprende:
Gli Stagni del Patriarca, un altro quartiere storico di Mosca, è una zona alla moda, dove si trovano molti locali glamour e costosi. Nelle sere d’estate qui si verificano spesso ingorghi di Ferrari e Lamborghini; i bar si popolano di giovani ricchi e blogger di tendenza, mentre gli studenti siedono sui marciapiedi mangiando fast food e sorseggiando vino dai bicchieri di plastica.
Anche la ragazza glamour immaginata da @nidgus frequenta questo posto la sera, nella speranza o nell’attesa di essere notata dal proprietario di una Lamborghini. E se ciò non accade, non si perde d’animo: ha pur sempre un biglietto per Dubai in borsetta… il suo principe azzurro potrebbe nascondersi là!
***
Per ora, i bambolotti esistono solo virtualmente, ma i loro ideatori pensano di metterli in produzione: così come ha raccontato Mikhail Grechka, PR manager del canale “Moscow Now”, al giornale Metro, stanno aggiungendo nuovi personaggi alla collezione.
“La gente ci ha scritto per dirci che ci siamo persi alcuni personaggi, ad esempio il rider indaffarato; stiamo quindi lavorando alla seconda parte della serie”, dice Grechka.
LEGGI ANCHE: Come si vestono le persone di Mosca? Ve lo fa vedere Watchingmoscow su Instagram
Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email