La clinica siberiana Omicron denuncia l’OMS: “Inaccettabile chiamare il virus con il nostro nome”

Christian Ohde/Imago./Global Look Press
Il titolare dell’azienda ha sporto denuncia: “Non possono chiamare come noi la nuova variante del virus. Stanno rovinando la nostra reputazione”

Aleksandr Padar, direttore della rete “Omicron” di cliniche oftalmologiche con sede a Novosibirsk, in Siberia, ha sporto denuncia contro la rappresentanza russa dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) a causa della scelta “infelice” da parte di quest’ultima di chiamare la nuova variante di Covid proprio “Omicron”, come la ditta siberiana. La notizia è stata riportata dal sito Novosibirsk Online, che è entrato in possesso di una copia della lettera di denuncia, presentata al tribunale arbitrale di Mosca il 30 novembre. 

Il titolare della rete di cliniche chiede che venga fatto divieto di utilizzare questo nome per la nuova variante del virus, oltre a un risarcimento da parte dell’OMS di 6.000 rubli (72,18 euro), pari alle imposte pagate per portare la sua richiesta all’attenzione degli organi statali.

“Il nostro nome è un marchio registrato, legato principalmente al settore medico e sanitario: è questo il nostro core business. Associare un ceppo del Coronavirus a questo nome danneggia la reputazione della nostra azienda”, ha detto Padar.

Così come ha spiegato il titolare, l’azienda ha fatto grossi investimenti in pubblicità e marketing: sforzi che hanno portato la rete “Omicron” ad apparire in cima alla lista dei risultati mostrati dai motori di ricerca quando si digita la parola “Omicron” (омикрон, in russo) su internet. Una posizione privilegiata ora pesantemente calpestata dalla nuova variante, che, oltre a rovinare la reputazione della ditta, sballa tutti i risultati delle ricerche online, infliggendo “perdite finanziarie colossali” alla società siberiana.



Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale

Questo sito utilizza cookie. Clicca qui per saperne di più

Accetta cookie