Le “Sette Sorelle”, sono uno degli elementi architettonici più riconoscibili di Mosca. Questi grattacieli in stile “gotico staliniano” (a volte detto anche “classicismo socialista”) furono edificati negli anni Quaranta e Cinquanta su volontà di Stalin. Ma edifici simili, progettati dai sovietici, vennero innalzati anche all’estero, nei Paesi socialisti fratelli, o nelle altre repubbliche dell’Urss, come edifici residenziali, hotel, uffici o sedi di Istituti, tra cui un’Accademia delle Scienze.
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Questo edificio di 187 metri (con la guglia, 270 metri) è stato costruito su progetto sovietico nel centro di Varsavia come “dono del popolo sovietico” alla Repubblica Popolare di Polonia. Più di tremila operai lavorarono nel 1952-1955 alla costruzione del Palazzo della Cultura e della Scienza (in polacco: “Pałac Kultury i Nauki”, spesso abbreviato in PKiN). Inizialmente, l’architetto Lev Rudnev (1885-1956), che aveva precedentemente progettato l’edificio dell’Università Statale di Mosca, aveva ideato un edificio molto più modesto, alto solo 120 metri. Tuttavia, la leadership sovietica alla fine decise di renderlo gigantesco. Lo stato di avanzamento della costruzione venne costantemente raccontato dalla stampa.
Oggi, nei suoi 42 piani, trovano spazio una terrazza panoramica, sale espositive, uffici, quattro teatri, quattro musei, l’Accademia polacca delle scienze, un cinema e persino una piscina. E resta l’edificio più alto della Polonia.
Oggi è difficile definire grattacielo un edificio di soli 16 piani, ma a metà degli anni Cinquanta risaltava moltissimo sullo sfondo dell’antica Praga fatta di edifici bassi, e ancora oggi è uno dei più alti della capitale ceca. Questo edificio avrebbe dovuto ospitare appartamenti per i militari, oltre a istituzioni statali della Cecoslovacchia, ma in seguito si decise di farlo diventare un albergo. All’interno, la sala principale è decorata con mosaici con motivi popolari cechi e vedute di Praga.
A proposito, qui c’è ancora un rifugio antiaereo per 600 persone. Ma è stato trasformato in un magazzino per il personale dell’hotel.
Questo grattacielo degli anni Cinquanta ospitava la redazione del quotidiano “Scînteia” (“Scânteia” fino al cambio di ortografia del 1953; ossia “Scintilla”), l’organo ufficiale del Partito Comunista Romeno. Dal 1960 al 1990, un’enorme statua di Lenin svettava sulla piazza di fronte al grattacielo. Fino al 2007, l’edificio era il più alto della Romania: 92 metri esclusa l’antenna da 12 metri. Era persino raffigurato sulla banconota di maggior valore: i 100 lei romeni.
Oggi ci sono le redazioni di varie pubblicazioni, e invece di una statua di Lenin, sulla piazza si erge un monumento al movimento anticomunista sotto forma di ali. Il nome del palazzo dal 1989 è “Casa Presei Libere”; “Palazzo della Stampa libera”.
Questo palazzo per gli scienziati lettoni venne progettato da architetti lettoni a immagine dei grattacieli di Mosca (la costruzione avvenne tra il 1952 e il 1958). Qui si trovano ancora oggi gli istituti dell’Accademia delle Scienze, centri per lo studio della lingua e della cultura lettone, e c’è una terrazza panoramica al diciassettesimo piano, a un’altezza di 65 metri.
Gli interni del “Zinātņu akadēmijas augstceltne” hanno subito modifiche nel 1991: dopo il crollo dell’Urss, tutti i bassorilievi “ideologici” sono stati rimossi, e anche la stella è stata rimossa dalla guglia.
Tre edifici in stile stalinista nel centro della capitale della Bulgaria furono costruiti a metà degli anni Cinquanta per le agenzie governative e costituiscono il complesso detto “Largo”). Al centro si trova l’ex Casa del Partito, dove aveva sede il Partito Comunista Bulgaro (ora ci sono gli uffici amministrativi del Parlamento). In un edificio laterale ha sede il Consiglio dei Ministri e un grande magazzino, nell’altro la residenza del Presidente, il Ministero dell’Istruzione e l’hotel “Balcani”.
Nel 2000, il monumento a Lenin vicino al complesso è stato smantellato e sostituito da Santa Sofia. E al posto della stella, oggi sulla torre c’è la bandiera nazionale.
La casa con la guglia (in russo: “Dom so shpilem”), edificio residenziale nel centro della città ucraina di Kharkiv (Khàrkov in russo) è una vera attrazione. Dopo la guerra, il centro cittadino fu gravemente danneggiato e negli anni Cinquanta questo palazzone fu costruito sul sito di vari edifici distrutti, per i dipendenti della fabbrica di turbine locale. È interessante notare che un’ala di questo palazzo è molto diversa dal resto dell’edificio: il fatto è fu completato già negli anni Sessanta, sotto Khrushchev, che era contrario agli eccessi architettonici.
Bonus:
Nel 1955 fu aperta a Shanghai la Casa dell’amicizia sovietico-cinese. Questo edificio venne costruito da specialisti sovietici, ma nella progettazione furono impegnati degli architetti cinesi.
Esternamente, questo edificio assomiglia al padiglione principale del Parco VdnKh di Mosca, anche perché l’autore del progetto era l’architetto Viktor Andreev (1905-1988), che ha lavorato pure alla creazione del complesso espositivo moscovita. Ora questo edificio di Shanghai è utilizzato per le fiere.
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