Come sarebbero i piumini tridimensionali di Louis Vuitton se a ispirarli fosse la provincia russa?

Lana Sator
Una fotografa moscovita ha “modificato” la nuova collezione di Virgil Abloh, sostituendo ai celebri monumenti parigini alcuni edifici della Russia profonda: casamenti prefabbricati, centrali nucleari, sanatori…

“Il direttore artistico della linea uomo di Louis Vuitton, Virgil Abloh, ha creato piumini con la rappresentazione tridimensionale dei monumenti architettonici di Parigi per una nuova collezione maschile. Ma se si fosse lasciato ispirare non da Parigi, ma dalle città della Russia, cosa ne sarebbe venuto fuori?”. Se lo è chiesta su Instagram la fotografa di Mosca Lana Sator, ed è poi passata all’azione.

Nel gennaio 2021, Louis Vuitton ha in effetti presentato una collezione maschile a tema architettonico, che si presenta così:

Lana ha deciso di mettere indosso ai modelli del catalogo alcuni “monumenti” delle città russe di diverse regioni del Paese, e questo è ciò che è venuto fuori: 

Voronezh, centrale nucleare (530 km da Mosca)

Samara, edificio residenziale (1.100 km da Mosca)

Velikij Novgorod, Teatro del dramma (540 km da Mosca)

Omsk, Biblioteca pubblica (2.700 km da Mosca)

Novosibirsk, Teatro dei giovani spettatori (3.300 km da Mosca)

Regione di Irkutsk, Bratsk, Palazzo dei Pionieri (4.800 km da Mosca)

Jalta (Kurpaty), sanatorio (1.800 km da Mosca)

Kurgan, Ospedale traumatologico (2.000 km da Mosca)

Qualsiasi città in Russia, casamento prefabbricato di cinque piani

La fotografa ha scelto appositamente di non ha prendere edifici di Mosca e San Pietroburgo, dicendo che, secondo lei, anche nelle città minori della Russia ci sono edifici architettonici unici.

“L’idea mi è venuta sotto forma di scherzo. Ero in chat con altre ragazze e lì una di loro ha messo un link alla notizia sui voluminosi piumini di Louis Vuitton. Ho scherzato sul fatto che sarebbe stato possibile realizzare un piumino a forma di “pjatietàzhka” [il nome con cui si indicano in Russia i tipici casamenti prefabbricati a cinque piani, noti anche come khrushchjovka, ndr] e mi sono messa al lavoro. Per principio, non ho preso Mosca e San Pietroburgo e mi sono concentrata sui gioielli architettonici regionali che mi hanno colpito”, ha detto Lana a Russia Beyond.

Lana è sempre stata interessata anche all’architettura degli edifici pubblici, motivo per cui l’elenco dei suoi collage include una biblioteca, un teatro, un ospedale, un palazzo dei pionieri e un sanatorio, ha spiegato in un’intervista a “Omsk Zdes”.

“La centrale nucleare è entrata nell’elenco perché era stata demolita, e a me piaceva”, ha aggiunto Lana, che spesso fotografa luoghi abbandonati e strutture postindustriali.

Dice che non c’è chissà quale idea profonda in questi collage, tecnica alla quale si dedica da tempo per divertimento. Uno di questi lavori era un collage di una locomotiva a vapore arrugginita su un celebre viadotto abbandonato.

“Questa foto circola ancora in rete. Ho pensato che anche giocare con gli edifici sovietici potesse rivelarsi qualcosa di virale, e che dopo un po’ di tempo mi sarei imbattuta nei miei lavori qua e là su Internet. Idealmente, vorrei che questi collage venissero mostrati allo stilista di Louis Vuitton: sarei curiosa della sua opinione sull’architettura sovietica”, ha riassunto Sator.


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