Cinque brand russi di giacche e abiti invernali che possono farvi stare al caldo con eleganza

Novaya; Vatnique
Non snobbate queste marche: i russi sanno meglio di tutti come proteggersi dal freddo anche estremo senza perdere di vista l’estetica

1 / Vatnique

All’epoca dell’Urss, le giacche a vento più semplici erano chiamate “vàtnik” o “telogréjka”. Erano presenti nel guardaroba di praticamente tutti i cittadini sovietici sin dai tempi della Grande Guerra Patriottica (la Seconda guerra mondiale) ed erano molto caldi e, soprattutto, economici.

Oggi si tratta di abiti alla moda tra gli amanti dello stile post-sovietico, e periodicamente compaiono sulle passerelle degli stilisti.

A produrre in massa e con più gusto vatnik alla moda ci si sono messi gli stilisti Kirill e Aleksej di San Pietroburgo (non vogliono rendere noti i loro cognomi). Ora realizzano queste giacche a vento trapuntate universali di diversi colori in tre taglie, a seconda dell’altezza. Ogni giacca può resistere a temperature fino a -15 °C. Per la creazione di ogni nuova giacca, i designer si ispirano ai paesaggi di tutto il mondo, dalla Regione di Leningrado (a differenza di San Pietroburgo, la regione circostante non ha cambiato nome nel 1991) alla California.

“L’ispirazione per la nostra nuova tavolozza autunnale è stata un viaggio con i nostri amici nella loro dacia nella Regione di Leningrado. Volevamo trasmettere, con l’aiuto dei colori e delle trame dei tessuti, le sensazioni del muschio soffice ricoperto di foglie cadute, della corteccia di pino resinoso, degli aghi di pino con il loro odore, dei ruscelli che risuonano e dei poggi disseminati di mirtilli, dalle calde serate davanti al camino con tè, prjaniki e halva”, scrivono i designer su Instagram presentando la loro ultima collezione.

I prezzi dei loro vatnik sono fissi: 20 mila rubli (220 euro). Il marchio produce anche gilet con lo stesso materiale delle giacche trapuntate: il loro prezzo è di 17 mila rubli (187 euro).

Profilo Instagram

2 / Novaya

Secondo la fondatrice del marchio Olga Golubeva, i residenti di San Pietroburgo devono sopportare il freddo, il vento e l’umidità ogni giorno per 9 mesi all’anno. Nel 2011, Olga, che lavorava come designer, si è resa conto che i residenti di San Pietroburgo avevano bisogno di capispalla funzionali, così ha chiesto un prestito di 100 mila rubli (2.440 euro al tasso del 2011, quando un euro valeva circa 41 rubli) e ha iniziato a far realizzare impermeabili di suo design. Così è iniziata  la storia del suo brand.

Oggi, il marchio realizza diverse collezioni all’anno: di regola, sono costituite da piumini minimalisti per uomo e donna con orli asimmetrici, giacche con tasche a sbuffo che possono essere slacciate se lo si desidera, e voluminosi gilet e giacche a vento in colore metallico. La maggior parte dei capi sono realizzati in tessuto idrorepellente e sono adatti per temperature da +5 a -25 °C.

Il marchio è stato celebrato dal designer, e amico di Kanye West, Heron Preston nel 2018: ha definito un capo di Novaya un “nuovo classico, con un tocco di qualcosa all’avanguardia, innovativo e tecnologico”.

Il costo è abbastanza conveniente: da 10 mila rubli (111 euro) in su.

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3 / Krakatau

Anche il fondatore di questo marchio, che si fa chiamare con il soprannome di LX Krakatau, ha deciso di creare capispalla, ispirandosi a San Pietroburgo, dove si è trasferito negli anni Novanta, rimanendo scioccato dal clima freddo e piovoso.

“All’inizio ho realizzato una semplice giacca, poi ho deciso di fare qualcosa di più interessante. […] Abbiamo iniziato a integrare sistemi di ventilazione, tasche protettive, cappucci ergonomici nelle giacche, tutte cose che sono indispensabili a San Pietroburgo. Volevamo fare capi davvero interessanti, non solo cucirli e dimenticarli”, afferma il fondatore del marchio in un’intervista a RBC. Così l’azienda iniziò a creare giacche calde, antivento e impermeabili, e si lanciò con lo slogan in inglese “antagonist survival kit”.

Il brand commercializza capispalla semplici per uomini e donne in Russia, negli Stati Uniti e nei Paesi europei. Le giacche delle ultime collezioni hanno un isolamento termico in grafene, che aiuta a mantenere caldo su tutta la superficie corporea. Il costo delle giacche parte da 13 mila rubli (145 euro).

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4 / Arctic Explorer

Il padre di Ksenia Chilingarova, la fondatrice del marchio, è il famoso viaggiatore ed esploratore polare Artur Chilingarov (1939-). Ha lavorato nel Nord per 20 anni ed è entrato nel Guinness dei primati come la prima persona al mondo a visitare il Polo Sud e il Polo Nord nel corso di solo metà anno.

“Ho sempre voluto fare qualcosa per preservare l’eredità di mio padre in modo che non sparisse o non venisse dimenticata. […] Qualcosa di vivo, che restasse a lungo, e sopravvivesse ai miei figli, poi ai figli dei miei figli e alle generazioni ulteriori della nostra famiglia”, ha detto Ksenia in un’intervista a “Buro24/7”.

Lei stessa è stata al Polo Nord nel 2013, e poi le è venuta l’idea di realizzare eleganti giacche da città che sembrassero giacche da esploratore polare e resistessero a temperature estremamente basse.

Oggi, il marchio ha più di 15 collezioni di giacche e parka. L’elemento che non manca mai sono degli stemmi dedicati all’esplorazione del Polo Nord e del Polo Sud. Secondo Ksenia, i suoi parka sono in grado di resistere a temperature fino a -50 °C, quindi sono particolarmente utili in Jakuzia, una regione della Russia dove tali temperature sono comuni in inverno.

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“Puoi tranquillamente indossare i nostri capi durante una spedizione e per una sessione fotografica per riviste patinate o per una comoda passeggiata in città”, si legge sul sito web del marchio.

Il prezzo di giacche e parka va dai 30 mila rubli (333 euro) in su.

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5 / Grunge John Orchestra.Explosion

Igor Isaev, sarto ed ex musicista rock, ha creato un marchio di abbigliamento nel 2009. È stato ispirato dalle uniformi militari e da quelle degli operai, nonché dalla moda sovietica.

“Mi piace fare riferimento alla storia della Russia, per scoprire cosa indossavano le nostre madri e nonne. Si tratta principalmente di giacche Bolonja, perché il Bolonja era il materiale più popolare”, ha detto Isaev in un’intervista a “be-in”. (Il know-how per la produzione del tessuto sintetico “Bologna” era arrivato dall’Italia nel 1962). Dopo una lunga malattia, Isaev è morto nel 2017, ma l’azienda esiste ancora e produce collezioni in collaborazione con aziende come Adidas.

Gli abiti del brand sono parka, giacche e piumini leggermente sbiaditi che resistono facilmente a temperature fino a -15 °C, e alcuni modelli possono essere indossati fino anche a -50 ° C. Inoltre, l’azienda produce felpe colorate, tute calde e caschi futuristici con fessure per gli occhi e una cerniera nella zona della bocca.

Il costo delle T-shirt del marchio parte da 3.200 rubli (35,50 euro), quello dei capispalla dai 14 mila rubli (155 euro).

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