Come fanno in Russia i trasporti pubblici a funzionare anche a -50 ºC?

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ANNA SOROKINA
Nelle regioni dove il clima è più rigido ci sono fermate dell’autobus riscaldate, e mezzi adatti alle temperature estreme e persino a spostarsi sui fiumi ghiacciati

Gli inverni rigidi e le forti tempeste di neve sono abbastanza comuni nell’Artico russo. Già a metà ottobre, l’inverno arriva prepotentemente in città come Jakutsk, Norilsk e Vorkutà, e molti automobilisti preferiscono passare dalla macchina privata al trasporto pubblico. Ma come fanno gli autobus cittadini a far fronte a tali condizioni meteorologiche?

Fermate riscaldate

A Jakutsk, la più grande città costruita sul permafrost (conta oltre 320 mila abitanti), -45 -50 ºC sono una temperatura abituale in inverno. Una delle caratteristiche di Jakutsk è un gran numero di linee di autobus e di fermate. Di solito si trovano a una distanza di appena 200 metri l’una dall’altra. I mezzi di trasporto passano spesso e dalla periferia al centro si impiega non più di mezz’ora. Inoltre, si può monitorare online dove si trova l’autobus che si aspetta.

Ci sono poi una trentina di fermate dell’autobus riscaldate in città. Sono padiglioni coperti con posti per stare a sedere, monitor informativi e telecamere a circuito chiuso che mostrano gli autobus in avvicinamento.

Alcune di queste fermate hanno persino il Wi-Fi cittadino gratuito, prese per la ricarica dei device elettronici (che per il freddo si scaricano molto velocemente) e anche bancomat e macchinette del caffè.

Simili fermate riscaldate possono essere viste a Omsk, Surgut, Norilsk. Per evitare che il mantenimento di fermate del genere “divori” l’intero budget della città, una parte viene data in gestione a imprenditori e commercianti, e così molte fermate sono abbinate a una farmacia o a un negozio di fiori.

A Kemerovo, le fermate degli autobus sono aperte, ma con un riscaldatore a infrarossi integrato, che si accende automaticamente quando la temperatura scende sotto i -5 ºC.

Il riscaldamento sugli autobus

Secondo la normativa, la temperatura all’interno dei mezzi del trasporto pubblico in inverno non dovrebbe scendere sotto i +10 ºC, se all’esterno la temperatura è fino a -25 ºC, e non sotto i +5 gradi, se all’esterno è fino a -40 ºC.

A Jakutsk, gli autobus sono dotati di doppi vetri in inverno per evitare che i passeggeri soffrano per gli spifferi gelidi. Inoltre, tali vetri non si appannano e non si coprono di brina e puoi vedere la tua fermata.

Per evitare che i motori degli autobus si fermino, sono dotati di un sistema di riscaldamento automatico del motore della ditta tedesca Webasto, e di notte i motori vengono avvolti in una coperta termica, per impedire che si raffreddino fino a congelarsi. A proposito, la maggior parte dei trasporti urbani non va a benzina, ma a metano. 

I nuovi autobus hanno riscaldamenti potenti e pavimenti riscaldati, ma i vecchi minibus sono ancora riscaldati con tappeti e aria calda dal motore.

I mezzi sul ghiaccio

In inverno, in molte città del nord della Russia vengono aperti attraversamenti fluviali sul ghiaccio e vere e proprie strade sul ghiaccio, e con esse entrano in servizio i “trasporti pubblici invernali” che portano le persone da una sponda all’altra del fiume ghiacciato, tra cui moderni hovercraft. Funzionano fino alla tarda primavera, quando il ghiaccio inizia a sciogliersi e diventa troppo pericoloso spostarsi in questo modo. In media, questi mezzi possono trasportare 10 persone, più i bagagli.


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