1 / La maggior parte dei russi ammette di aver iniziato a lavarsi le mani più spesso (63%) e di evitare luoghi pubblici (49%). Secondo una ricerca di Mikhailov & Partners Communications Consultancy, il 12% dei russi era in autoisolamento o in quarantena, al momento in cui sono stati intervistati (campione di 1.500 persone).
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Ma ora, secondo l’indice di autoisolamento di Yandex, che traccia la quantità di persone per le strade in tempo reale (un valore tra 4 e 5 significa che quasi tutti sono a casa e che le strade sono pressoché deserte), i russi hanno sempre più scelto di non uscire, anche per via delle regole di auto-isolamento imposte a Mosca e in oltre la metà degli 85 soggetti federali che costituiscono il Paese.
2 / Tuttavia, per ora l’epidemia di coronavirus non ha modificato significativamente i piani del 70% dei russi, sempre secondo ricerca di Mikhailov & Partners. Anche se il 15% ha già dovuto ripensare la propria vacanza e il 6% un viaggio d’affari.
3 / Bloccati nell’autoisolamento domestico, i russi hanno anche dovuto cambiare però le loro abitudini quotidiane. Secondo Mikhailov & Partners, il 41% dei russi lavora da casa e il 12% è impegnato con l’apprendimento online. Altri dati mostrano che i russi hanno aumentato il loro tempo dedicato ai videogiochi online, ai film e alle serie tv, ma anche quello per le faccende domestiche.
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Tra gli acquisti, il boom maggiore è registrato da frigoriferi e congelatori (+300%), ma anche i preservativi hanno segnato un buon +30%.
4 / Come risultato degli sforzi di autoisolamento, i russi hanno naturalmente iniziato a ordinare generi alimentari e altri prodotti online. I fornitori di servizi di consegna avevano notato una rapida crescita di tali ordini già prima dell’obbligo di stare in casa: la società Utkonos aveva visto crescere i suoi ordini di quattro volte già a metà marzo, mentre Vkusvill Express di tre volte.
5 / Con i russi che trascorrono più tempo a casa, anche le loro abitudini di acquisto sono cambiate. Secondo il negozio online Ozon, le vendite di prodotti per bambini (hobby e attività divertenti) sono aumentate del 120%, e del 143% è stata la crescita di oggetti per la dacia: evidentemente molti russi hanno scelto di spostarsi nella casa in campagna e fare un po’ d’orto.
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Altri rivenditori affermano anche di aver visto un picco nelle vendite di giochi sessuali e prodotti per la casa.
6 / L’epidemia di coronavirus e l’incerta situazione economica hanno spinto molti russi a ritirare contanti dalle banche e a chiudere i depositi bancari. Più del 60% dei russi ammette di non avere nessun soldo da parte e quindi, in caso dovesse perdere la propria fonte di reddito e l’accesso ai sistemi di credito e microcredito, di avere da subito problemi, senza la liquidità necessaria neanche per fare la spesa. Tra chi ha qualche risparmio, il 40% dice di avere un’autonomia finanziaria di massimo un mese, il 26% da uno a tre mesi.
7 / La metà esatta dei russi (50%) si dice preoccupata per la situazione, e i sondaggi FOM mostrano che l’emergenza Coronavirus ha avuto un impatto nell’atteggiamento della popolazione nei confronti delle autorità: il tasso di fiducia del presidente Putin, ad esempio, è sceso dal 60 al 56% nella settimana dal 15 al 22 marzo. Ma, secondo gli esperti, le misure prese il 25 marzo e il 2 aprile potrebbero rialzare il suo gradimento.
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Secondo il centro di studio dell’opinione pubblica Levada, il numero di persone che hanno paura di ammalarsi del virus è aumentato dal 30% di febbraio al 44% a marzo. Ma il 59% dei russi non crede alle informazioni ufficiali sull’epidemia in Russia.
Una nota positiva, tuttavia, è che l’aumento delle pratiche di autoisolamento (iniziate il 30 marzo) non ha avuto alcun impatto negativo sui rapporti all’interno delle famiglie. Lo afferma il 77% dei russi. Il 12% nota addirittura che, al contrario, sono migliorati.
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