La questione dello smistamento e del riciclaggio dei rifiuti non viene presa molto seriamente da molti russi: mettere insieme una buccia di banana e una bottiglia di plastica sembra essere del tutto naturale! Tuttavia, i problemi causati dall’indifferenza nei confronti di questo tema sono molto più importanti di quanto non sembrerebbe a prima vista.
La città di Volokolamsk, 125 chilometri a ovest di Mosca, da diverse settimane è salita alla ribalta delle cronache per le proteste della popolazione contro la vicina discarica di rifiuti. I residenti si lamentano del fetore insopportabile proveniente dalla discarica. Fino alla metà del 2010, solo la spazzatura locale veniva trasportata qui, ma poi la capacità dell’impianto è stata aumentata di dieci volte. Nel 2013, c’erano 39 discariche di questo tipo nella regione di Mosca, ma la maggior parte di esse è stata chiusa, alcune dopo le lamentele delle persone del posto. Ora ci sono 15 discariche nella regione, e si promette di bonificarle entro il 2026, per ridurre l’impatto negativo sull’ambiente.
Ma cosa fare con la spazzatura?
Gli ecologisti hanno stimato che il volume della spazzatura nelle grandi città russe sia in costante crescita di anno in anno, e che entro 3 anni le discariche della Russia potranno essere sature. Mentre in molti Paesi i sistemi di raccolta differenziata e riciclaggio dei rifiuti sono in funzione da molto tempo, in Russia la maggior parte dei rifiuti viene stoccata in discarica o bruciata, nel migliore dei casi. Secondo i media russi, che fanno riferimento al Ministero delle risorse naturali, nel 2016 solo il 9 per cento dei rifiuti solidi consegnati alle discariche è stato riciclato e un altro 2,4 per cento dei rifiuti è stato distrutto negli impianti di incenerimento.
Alla fine del 2017, il presidente Vladimir Putin ha firmato una legge sulla raccolta differenziata dei rifiuti in Russia. Questo documento stabilisce che le autorità delle regioni saranno obbligate a coordinarsi con discariche e stazioni di smistamento e decidere quali rifiuti riciclare. La legge entrerà in vigore a pieno regime nel 2019. Ma anche oggi, in alcune aree della regione di Mosca, vengono installati contenitori di rifiuti separati per il riciclaggio (carta, plastica, vetro) e per i rifiuti organici.
Ci sono diverse imprese di riciclaggio intorno a Mosca, e nel 2018 si è promesso di lanciare il primo progetto per il trattamento dei rifiuti organici. Inoltre, le organizzazioni di volontariato aiutano a raccogliere rifiuti per il riciclaggio in diverse città. Ma la cultura del riciclaggio dipende non solo dalle mosse delle autorità. I russi sono pronti a dividere la spazzatura per aiutare l’ambiente?
Cosa dicono i russi della raccolta differenziata
“Se vogliamo essere un Paese civile, dovremmo rapportarci razionalmente ai problemi ambientali”, dice Olga Ruzanova di Mosca, che lavora come direttore marketing. “Separo i rifiuti quando ci sono contenitori speciali, ma finora ce ne sono pochi.”
“È una buona idea separare e riciclare i rifiuti, ma la cosa dovrebbe essere organizzata a livello statale. Dovresti poter buttare via la spazzatura nel cortile di casa in contenitori separati. Ma noi non ce li abbiamo”, dice la blogger moscovita Daria Sokolova. “Ora puoi, ad esempio, consegnare le batterie usate solo all’Ikea, che è piuttosto lontana da me. Dovrei tenermele da parte per mesi? Non separo la spazzatura perché ora questo tema verde richiede molta volontà. Quando potrà essere fatto senza troppa fatica, sarò felice di farlo”.
“So che nelle discariche spesso la spazzatura viene smistata manualmente, come minimo, selezionano metalli o dettagli che sono o possono essere riciclati”, afferma Maria Kozhevnikova, PR-manager di Mosca. “Quindi, in realtà, devi solo andare oltre: automatizzare questo lavoro e applicarlo all’intera massa di spazzatura. Come minimo, i rifiuti organici possono essere smaltiti senza inquinare l’ambiente.”
“Separo solo le batterie e le lampade a risparmio energetico e le tiro negli speciali bidoni, quando ci sono”, aggiunge Maria. “Ma molte volte ho visto il camion della spazzatura rimescolare insieme tutti i contenitori per la raccolta di vetro, plastica, rifiuti alimentari…”
“Penso che lo smistamento e il riciclaggio siano una cosa ottima, ma molte persone si aspettano tutto dallo Stato e non vogliono cambiare nulla in prima persona”, afferma la designer di Mosca Viktoria Chimakadze. “E poi c’è un altro problema: la spazzatura alla dacia, dove non ci sono bidoni, e molte persone lasciano i rifiuti nel bosco più vicino. Molti moscoviti non vedono la spazzatura, ma in realtà è tutto sporco intorno a Mosca. Ed è una catastrofe”.
La rivoluzione parte da ognuno di noi
“Raccolgo bottiglie di carta, vetro, metallo e plastica e le porto ai punti di raccolta ogni 1-4 mesi”, afferma Elena Bobrova, giornalista e guida turistica di San Pietroburgo. “Certo, il sistema di raccolta differenziata dei rifiuti è necessario. Ma te ne accorgi solo quando inizi a separarli da solo. Non potresti mai credere che una persona riesca ad accumulare così tante bottiglie di plastica! Il sistema funzionerà solo se sotto la direzione dello Stato se ci sarà una propaganda di massa per lo smistamento. Ma prima di questo, abbiamo almeno bisogno di insegnare a non sporcare la natura. Purtroppo, mi sembra, che si debba iniziare da questo livello di base.”
“Puoi cambiare la situazione nel Paese solo partendo da te stesso; semplicemente non abbiamo altri modi”, dice Tamara Grigorieva, insegnante di Mosca. “È possibile aumentare la responsabilità personale, mostrarla ai bambini, discutere con gli amici: capire quanto è bello non gettare i mozziconi di sigaretta sotto gli alberi, cosa fare con i sacchetti di plastica, e così via”.
“Una volta in Germania non separavano i rifiuti, ma ora una nuova generazione è cresciuta: non hanno mai visto un altro modo, per loro è naturale e sanno di farlo per l’ambiente, le persone e gli animali. Vorrei vedere questo momento anche in Russia. Già ora puoi trovare il posto dove consegnare le batterie usate, e lo facciamo nella mia famiglia. Già oggi puoi andare al negozio con una borsetta di stoffa. E quando ci saranno contenitori per diversi tipi di rifiuti, separeremo la spazzatura. Fortunatamente, l’esperienza mondiale del riciclaggio può essere utilizzata in Russia”, crede Tamara.
“A proposito, al Cairo, c’è una città di spazzini: migliaia di persone smistano manualmente la spazzatura, ricevendone soldi. Capiscono che è necessario. In Norvegia e Svezia, se non sbaglio, c’è una carenza di spazzatura: tutto viene trasformato in energia, e tutta l’energia dipende dalla quantità di spazzatura. A volte non è sufficiente, e gli scarti vengono importati dai Paesi vicini. Penso che sia un esempio molto stimolante”.
Sapete cosa ne pensano i russi del politicamente corretto? Scopritelo qui.
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