Ci sono molte cose a questo mondo che vengono definite “russe” anche se russe non sono: la “roulette russa”, le “montagne russe”, “l’insalata russa”, il rossetto “russian red” e molte altre, di cui vi abbiamo già parlato in questo articolo. Oggi invece vogliamo mettere in fila una serie di espressioni in giro per il mondo nelle quali si usano le parole “Russia” o “russo”. Abbiamo chiesto aiuto ai nostri follower su Facebook, e abbiamo ricevuto molti più esempi di quelli che in precedenza avremmo pensato che potessero esistere!
Uno dei nostri lettori thailandesi ci ha detto che usano questa frase quando qualcuno fa qualcosa che tutti ritenevano impossibile; una “mission impossible”. “L’origine del modo di dire è piuttosto recente e deriva da un torneo di gioco online in cui tutti pensavano che la squadra thailandese avrebbe battuto la squadra russa perché quest’ultima aveva solo un giocatore rimasto, mentre la squadra thailandese ne aveva tre. Ma il giocatore russo è riuscito da solo a sconfiggere i tre giocatori thailandesi”. Brutale davvero!
“Będziesz to pamiętać jak ruski miesiąc” (“Te lo ricorderai per un mese russo”). Secondo il nostro lettore polacco Matt Octarine, questo significa “per molto tempo”.
“Czekałem na to ruski rok” (“L’ho aspettato un anno russo”), indica un’attesa lunghissima. Se usato nel futuro, vale l’italiano “rimandare alle calende greche”.
Un altro lettore polacco, Mariusz Misiołek, ha fornito un esempio simile: “Raz na ruski rok” (“Una volta ogni anno russo”), che significa “davvero raramente;” “ogni morte di Papa”.
Secondo la nostra lettrice brasiliana Daniela Costa, alcune persone anziane chiamano i bambini con i capelli biondi “russinho” (“russino”; “piccolo russo”). Probabilmente deriva però da una vecchia parola portoghese, “ruço”, che indicava una “persona con i capelli castano chiaro”. La parola è usata raramente al giorno d’oggi. Ogni bionda, però, in Brasile è di solito indicata come “russa” o “tedesca”. Questo è interessante, dato che russe e tedesche non sono le uniche bionde al mondo.
Infine Daniela Costa ci ha detto che in alcune parti di Rio de Janeiro chiamano la nebbia “russo”. Questa associazione mentale, tuttavia, ci lascia completamente perplessi!
“Bog visoko, a Rusija daleko” (“Dio è in alto e la Russia è lontana”). Un lettore serbo che si firma Kontesa Nera afferma che ciò significa che l’aiuto è lontano e improbabile. Questa espressione idiomatica è usata nei casi di totale disperazione, e si riferisce al fatto storico che i popoli slavi e ortodossi di Russia e Serbia si sono sempre tradizionalmente alleati in caso di guerra.
C’è anche il modo di dire “Bog na nebu, Rusija na zemlji” (“Dio è nel cielo, la Russia è sulla Terra”), che, di nuovo, è un riferimento alla fratellanza testata nel tempo tra le due nazioni.
Non stiamo giudicando nessuno, vi faremo solo una divertente citazione del nostro lettore messicano, Benito González III: “Esiste una pratica sessuale, quando la donna masturba con il seno il pene di un uomo, che è chiamato ‘rusa’ (“la russa”, ndr) in Messico. Bene, ecco è questo l’unico modo di dire che conosco con ‘Russia’ o ‘russo’. Una volta, ho sentito con le mie orecchie una donna dal seno enorme dire a un uomo di bell’aspetto: ‘Con este par, no solamente te hago una rusa, te hago toda una Unión Soviética’, (“Con questo paio di tette, non ti farò solo una ‘russa’, ma un’intera Unione Sovietica”). Non so davvero se si possa definire un’espressione idiomatica, ma spero davvero che prenda sempre più piede”. Interessante notare che la pratica del coito intermammario descritta dal lettore ispanofono, in italiano popolarmente si chiama non “russa” ma “spagnola”.
Bene, i nostri più fedeli lettori indiani ci hanno inviato questa risposta adorabile. “Non ci sono modi di dire popolari in India sulla Russia. Ma diciamo sempre “Sei un amico per me come la Russia per l’India”, ha scritto Ajay Gangwal.
“Zasuwać jak ruski czołg” (“Muoversi velocemente come un carro armato russo”). Mariusz Misiołek sospetta che questo modo di dire sia un omaggio ai veloci carri armati sovietici della serie BT (prodotti tra il 1932 e il 1941).
Le nonne polacche erano solite chiamare spregiativamente “ruski czaj” (“tè russo”) un tè che è stato lasciato in infusione così a lungo da diventare praticamente imbevibile.
Visto che non vogliamo correre il rischio di essere narcisisti e fornire troppi modi di dire in cui la Russia viene fuori come forte, fraterna, super erotica e altre cose del genere, ecco una frase offensiva proveniente dall’Ungheria. Scrive Linda Magyar (che ringraziamo comunque):
“Úgy néz ki, mint egy tagbaszakadt orosz nő” (“Quella lì sembra un vecchio pezzo di carne russa”).
Possiamo immaginare che quest’ultima espressione possa essere applicata in molti modi creativi…
Se conoscete altri modi di dire che richiamano la Russia o i russi nella vostra lingua, condivideteli con noi nella sezione commenti qui sotto
La seconda vita di otto parole straniere prese in prestito dal russo
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