Il boom degli agriturismi: anche in Russia il turismo è sostenibile

Autumn in Suzdal

Autumn in Suzdal

Vladimir Vyatkin/RIA Novosti
Trascorrere una vacanza nel verde, coccolati dalla natura: è la nuova tendenza che si sta sviluppando in Russia e che attrae sempre più turisti stranieri. Undici le regioni dove si concentrano le strutture, soprattutto a Irkutsk, Kaluga e nell’Altaj. Un business con grandi prospettive di sviluppo

La campagna di Suzdal. Fonte: Vladimir Vyatkin/RIA NovostiLa campagna di Suzdal. Fonte: Vladimir Vyatkin/RIA Novosti

Il numero di turisti stranieri che visita la Russia aumenta ogni anno del 5-10%. Questi i dati dell’Associazione dei tour operator russi (Ator). E fra le mete con maggior potenzialità, secondo il governo, ci sono quelle legate all’agriturismo nazionale, uno dei settori con maggiori prospettive di sviluppo sia per il turismo interno che per quello straniero.

“In base alle nostre stime entro il 2030 la crescita del mercato dell’agriturismo avrà una potenzialità di crescita di 50 miliardi di rubli annui (900 milioni di dollari, ndr). Per i nostri agricoltori si aprono nuove prospettive dal momento nei prossimi 10-15 anni la quota di introiti del settore dell’agriturismo corrisponderà al 10% dell’ammontare dell’intero fatturato agricolo”, spiega l’ex ministra dell’Agricoltura Elena Skrynnik, promotrice dello sviluppo dell’agriturismo in Russia.

Secondo i dati del Ministero dell’Agricoltura, oggi a promuovere l’agriturismo nel Paese sono 11 regioni russe, anche se da questo segmento del settore turistico si ricava solo il 2%.

L’esempio dei paesi europeiSecondo le stime dell’Organizzazione mondiale del turismo, il turismo rurale (o agriturismo) rientra nei cinque  orientamenti strategici per lo sviluppo del turismo nel mondo da realizzare entro il 2020. Nei paesi europei l’agriturismo occupa il secondo posto per gradimento dopo quello balneare. Attualmente la quota dei ricavi dall’attività agrituristica ammonta a circa il 20-30% del fatturato dell’intera industria del turismo. Ma il numero di turisti “verdi” nei mercati interni è assai più elevato. Per esempio, in Francia solo il 7% dei viaggiatori alloggia negli alberghi, mentre il restante 93% preferisce gli agriturismi e i campeggi.

Ospiti di un agriturismo russo. Fonte: Vladimir Vyatkin/RIA NovostiOspiti di un agriturismo russo. Fonte: Vladimir Vyatkin/RIA Novosti

I prezzi

Secondo le statistiche del Ministero dell’Agricoltura, le strutture di agriturismo si trovano per la gran parte nelle regioni di Irkutsk, Kaluga e nell’Altaj. Tuttavia, il flusso principale di turisti stranieri non giunge fino al Bajkal o all’Altaj, ma preferisce soggiornare per una vacanza rurale non lontano da Mosca.

I turisti stranieri tradizionalmente scelgono come mete per conoscere la Russia San Pietroburgo, Mosca e le città dell’Anello d’Oro, situate nel raggio di 400 km da Mosca. Così gli stranieri che visitano le città l’Anello d’Oro spesso acquistano anche dei pacchetti che gli consentono una “completa immersione” nella vita russa rurale e che comprendono alcuni giorni di permanenza in campagna.

Gli agriturismi russi, che inizialmente si rivolgevano ai turisti stranieri, offrendo loro una stilizzazione della vita rurale, venivano inclusi negli itinerari più popolari, come quello delle città dell’Anello d’Oro, spiega Aleksandr Ilin, direttore dell’impresa turistica Fly2Fly.

Il prezzo di una stanza per la permanenza di un giorno in una struttura agrituristica varia da 2 a 25mila rubli (35-440 dollari). In questa tariffa sono compresi i pasti, le escursioni, il lavoro “nei campi” e altri servizi. Mediamente una settimana in un tipico villaggio russo, sotto la stretta supervisione dei padroni di casa, viene a costare sui 20-30mila rubli (350-500 dollari).

Nel sud della Siberia e nell’Estremo Oriente russo i principali clienti degli agriturismi sono i turisti cinesi. “I cinesi sono un popolo curioso. Quando gli si offre di vivere per qualche giorno come i deportati russi in Siberia nei secoli XVIII e XIX restano affascinati dall’idea”, racconta Nikolaj Kim, rappresentante di un’agenzia turistica dell’Estremo Oriente.

Adottare un animale a distanzaAgli stranieri che non hanno la possibilità di raggiungere una fattoria in Russia vengono proposti speciali servizi online. Konstantin Tereshchenko, un imprenditore di Novosibirsk, offre a chi lo desidera la possibilità di adottare a distanza un animale domestico o un’aiuola degli orti nella fattoria “New Kolhoz” e di seguire online come crescono il coniglio o l’oca adottati o un cespuglio di pomodori. Crescere un’oca natalizia costa ai clienti circa 8mila rubli (150 dollari). “Se lo si desidera, si può lasciar vivere tranquillamente l’oca prescelta anche per un secolo. Oppure quattro-cinque mesi prima di Capodanno si può pagare per le sue cure, il cibo e le procedure mediche per avere in tavola della carne sicura e di qualità”, spiega Tereshchenko.

Campagna russa. Fonte: Vladimir Vyatkin/RIA NovostiCampagna russa. Fonte: Vladimir Vyatkin/RIA Novosti

Le difficoltà

Secondo gli esperti intervistati da Rbth, data la crescente domanda, l’attività agrituristica non corre il rischio di andare incontro a dei fallimenti. Se la fattoria si trova a 200 km di distanza da un importante centro urbano, anche una modesta promozione pubblicitaria può assicurarle a un numero sufficiente di clienti.

“Per il nostro agriturismo non abbiamo cercato di puntare su qualche attrattiva speciale, ma di offrire la più ampia gamma possibile di servizi ai nostri ospiti: contatti con gli animali, servizi fotografici, intrattenimenti e così via. E ha cominciato ad avere successo”, racconta Zhanna Teterina, titolare di “Ecofarm Ryzhevo”, ubicata nei dintorni di Mosca. L’imprenditrice insegna inglese all’università, ma di recente ha acquistato una casa in campagna e ha deciso di tentare la strada dell’albergatrice. A suo avviso, mediamente il costo di una piccola fattoria si riesce ad ammortizzare nell’arco di due anni. 

Il principale problema degli agricoltori russi, che siano produttori di carne o gestiscano un complesso agrituristico, è la scarsa accessibilità dei prestiti. “Dovunque s’incontrano degli svantaggi, ma qui in Russia, anche se esiste un interesse da parte dei clienti, molti imprenditori non hanno la possibilità di avviare la propria attività, a causa della mancanza di mezzi d’investimento - racconta l’imprenditore inglese John Kopisky, fondatore e titolare della fattoria “Rozhdestvo” nella regione di Vladimir -. Siamo riusciti a organizzare il nostro complesso turistico dopo aver trasformato il villaggio vicino a Vladimir, in cui abbiamo deciso di vivere gli ultimi anni della nostra vita, in un luogo dove la gente vuole vivere e lavorare”.

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