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“Siamo ciò che mangiamo”, cita il famoso detto. Ma spesso ciò che conta non è solo il “cosa”, bensì anche il “come”. In questo articolo vi raccontiamo infatti alcune interessanti curiosità che riguardano le abiturini russe a tavola.
I russi sono molto flessibili per quanto riguarda l’ora del pranzo e della cena, e le abitudini variano non solo da famiglia a famiglia, ma anche da individuo a individuo. Anche i ristoranti servono ogni tipo di piatto a ogni ora del giorno (e della notte), cosa che spesso non avviente in altri Paesi, come l’Italia.
Quando i russi ricevono ospiti, si rivelano molto flessibili sulle tempistiche: se qualcuno arriva tardi per la cena, potrà tranquillamente mangiare da solo senza creare imbarazzi.
Ma la flessibilità non riguarda solo l’arrivo, bensì anche l’ordine in cui vengono servite le portate. La struttura di una cena russa infatti non è rigida, anche se un pasto di solito prevede una zuppa, un’insalata, carne o pesce, oltre a un contorno come riso, patate o “lapsha” (una specie di spaghetti) e, per finire, il dolce. Ovviamente non è necessario che a ogni cena siano presenti tutti questi piatti e l’ordine delle portate può essere invertito senza problemi.
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“Mi sono sorpreso molto quando ho visto i miei parenti russi iniziare a mangiare di nuovo cose salate dopo il dolce”, racconta Nino, un italiano, che in Russia ha festeggiato capodanno. Così come racconta Nino, per lui è stata grande la confusione nel rendersi conto che l’ordine dei piatti cambia di volta in volta, e che è praticamente impossibile sapere se una bistecca di carne va mangiata prima o dopo l’insalata di aringa.
Detto questo, la regola fondamentale che dovete conoscere prima di andare a pranzo a casa di un russo è che... non esistono regole!
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C’è una regola che ogni mamma ripete al proprio bambino: non si deve mangiare “a secco”. Ciò significa che mentre si mangia bisogna sempre bere qualcosa. Ciò che può sorprendere uno straniero è che spesso, al posto dell’acqua, il pranzo è accompagnato da una tazza di tè caldo. Ma anche una zuppa può andare bene per accompagnare un pasto secco.
La carne è un piatto fondamentale nel pranzo o nella cena dei russi, che sono soliti mangiarla tutti i giorni, nonostante il numero di vegetariani nel Paese sia in aumento. “Io non potrei vivere senza carne nemmeno un giorno”, dice Yurij, sorpreso dal vedere che i suoi colleghi di lavoro italiani a pranzo si accontentano spesso di un’insalata.
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L’inverno russo è infatti lungo e freddo e la gente sente la necessità di assumere calorie per sopravvivere. Ecco allora che sulla tavola non macheranno mai la carne e il pane. Il pane, dicevano spesso le nonne russe, “è il piatto più importante di tutti”.
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“Ho notato una vera e propria mania per quanto riguarda mangiare aglio e cipolla cruda a tavola – raconta Alex, tedesco-olandese che da quattro mesi si è trasferito in Siberia per lavoro -. Secondo i russi si tratta di un rimedio indispensabile per non ammalarsi. Io a dir la verità non ci ho mai provato e non mi sono ammalato”. La cipolla cruda infatti è un ingrediente molto presente nelle insalate. Vi potrà capitare anche di trovare una fetta di pane con salsa di aglio crudo.
Non aspettatevi di trovare una grande quantità di spezie nei piatti russi: sicuramente troverete pepe nero, alloro e... aneto. “Il sapore dei pelmeni è uguale identico a quello della kotleta – commenta Nino -. In generale, a prevalere su tutto è il sapore della maionese”.
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Anche Lara, originaria degli Stati Uniti, sostiene che l’aneto sia il sapore inconfondibile della cucina russa: “Lo mettono ovunque!”, dice.
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Esiste un’espressione famosa che le mamme russe ripetono spesso ai propri figli: “Quando mangio, sono sorda e muta”. Un consiglio che deriva dalla convinzione che, mangiando e parlando allo stesso tempo, si rischia che qualcosa vada di traverso. Potrebbe quindi essere questa la ragione per cui i russi, agli occhi di molti stranieri, a tavola possono sembrare poco socievoli: hanno imparato questa regola fin da bambini. “Sembra che i russi mangino per una semplice necessità di nutrirsi. Quello dei pasti per loro non è un momento di socializzazione come avviene in Francia o in Italia”, spiega Claire, che ha vissuto in Russia quattro mesi. Ma se volete rompere il ghiaccio, allora portate in tavola della vodka!
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Spesso si crede che la bevanda nazionale russa sia la vodka. Ebbene, vi sbagliate: è il tè il vero protagonista di molti momenti di socializzazione. Viene servito con torte o biscotti e quello del tè si rivela sempre un momento importante per stare insieme. Spesso viene servito a fine cena, quando ormai la famiglia ha finito di mangiare e ci si vuole dedicare un momento di chiacchiere e relax.
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L’ospite è la persona più importante e il padrone di casa farà sempre il possibile per accontentarlo. “Mi è capitato di notare che i padroni di casa erano talmente tanto concentrati e indaffarati a servire noi invitati che a un certo punto mi sono quasi sentito in imbarazzo – racconta Nino -, ci servivano ma non mangiavano, come al ristorante”.
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