Due osservatori astronomici del Tatarstan sono da quest’anno patrimonio Unesco

Unesco
Cresce la lista dei siti russi nella prestigiosa lista internazionale. Le due strutture risalgono al 1811 e al 1901 e conservano rarissime strumentazioni d’epoca

Gli “Osservatori astronomici dell’Università Federale di Kazan” sono diventati quest’anno il 32° sito russo sulla Lista del patrimonio mondiale dell’Unesco (e il 21° sito culturale).

L’Università di Kazan, una delle più antiche della Russia, dispone di due osservatori: uno si trova nel centro della città, l’altro a 20 km dalla capitale del Tatarstan. In entrambi sono conservati degli antichi strumenti di osservazione, ormai rarissimi.

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Il primo osservatorio, fondato nel 1811 dallo scienziato austriaco Joseph von Littrow, primo titolare della cattedra di Astronomia dell’ateneo di Kazan, si trova nel cortile dell’edificio universitario. La sede dell’osservatorio (un edificio semicircolare con tre torri che ospitano le relative apparecchiature) fu completata nel 1838.

Col tempo però si capì che il centro della città, con le sue luci, non era il posto ideale per l’osservazione delle stelle. Di conseguenza, quando alla fine degli anni Novanta dell’Ottocento l’astronomo russo Vasilij Engelgardt donò all’Università di Kazan le apparecchiature del suo osservatorio di Dresda, l’imperatore russo stanziò le risorse per costruire un nuovo osservatorio fuori città. L’osservatorio astronomico, intitolato a Engelgardt, sarebbe stato inaugurato nel 1901. Nel 2013, presso l’osservatorio è stato aperto un planetario.


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