“Il lago dei cigni”, dieci curiosità da conoscere sul celebre balletto

Cultura
ALEKSANDRA GUZEVA
È un cult in tutto il mondo, ed è stato messo in scena ovunque. La coreografia cambia, ma la musica di Pjotr Chajkovskij resta sempre la stessa. Ed è meravigliosa

1 / È il primo balletto di Pjotr Chajkovskij

“Il lago dei cigni” (in russo: “Лебединое озеро”; “Lebedínoe ózero”) è uno dei balletti più rappresentati al mondo. La coreografia varia, ma una cosa è sempre uguale: la musica di Pjotr Chajkovskij (1840-1893). Composta nel 1876, è un caleidoscopio di varie melodie, danze e motivi popolari.

“Il lago dei cigni” è uno dei tre balletti di Chajkovskij e il primo che ha scritto. Seguirono gli altrettanto leggendari “La bella addormentata” (1889) “Lo schiaccianoci” (1891-92).

2 / Derivò da uno spettacolo domestico

L’idea del “Lago dei cigni” nacque da uno spettacolo domestico amatoriale messo in scena nella famiglia del compositore. Chajkovskij faceva la parte del regista e coreografo, le sue sorelle interpretavano i cigni e suo fratello il principe.  

La favola del cigno fu inventata apposta per il balletto, anche se certamente contiene riferimenti al folklore e alle fiabe dei fratelli Grimm. Si ritiene che Chajkovskij sia stato coinvolto anche nello sviluppo del libretto. L’autore principale fu il drammaturgo e direttore dei teatri imperiali di Mosca, Vladimir Begichev.

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3 / La prima produzione fu un fiasco

La première del balletto avvenne il 4 marzo 1877 al Teatro Bolshoj di Mosca. Il ceco Václav (Julius) Reisinger (1828-1893) fu il primo coreografo. Il pubblico moscovita, però, non apprezzò il balletto, trovandone superficiale la trama e il messaggio. Anche se la musica di Chajkovskij fu riconosciuta come un successo, la rappresentazione nel suo complesso fallì e fu presto tolta dalle scene.

4 / È diventato un cult dopo la morte del compositore

Nel 1895, due anni dopo la morte di Chajkovskij, si decise di dare al balletto una seconda possibilità e lo si mise nuovamente in scena, questa volta al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. 

La produzione del coreografo Marius Petipa (1818-1910) divenne cult e la sua coreografia è oggi considerata quella canonica. Questa produzione è anche associata all’ascesa del balletto russo: lo ha trasformato nel vero e proprio fenomeno mondiale che oggi conosciamo e amiamo.

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5 / Al centro della storia c’è il conflitto tra il bene e il male

La trama si basa sul confronto tra le forze del bene e del male. La bella Odette viene trasformata in cigno da un personaggio malefico perché ha rifiutato di diventare sua moglie. Il principe Siegfried incontra la bella Odette, che gli racconta la sua storia e che solo l’amore può rompere l’incantesimo. Il principe le giura il suo amore e promette vendetta. Ma il malvagio stregone manda al ballo di Sigfrido un’oscura sosia di Odette, Odile.

Il principe non si accorge del cambio e la presenta come sua sposa: significa che non ha mantenuto la promessa. Le tenebre calano sul castello e il principe capisce di essere stato ingannato. Va al lago, combatte con le forze del male e libera Odette dalla sua prigionia.

Odette e Odile sono spesso la stessa ballerina, che cambia il suo abito bianco con uno nero.

6 / Il cigno principale per trent’anni è stata Maja Plisetskaja

Maja Plisetskaja (1925-2015) è la ballerina leggendaria che più a lungo ha interpretato il ruolo da protagonista. Ha ballato nel Lago dei cigni per 30 (!!!) anni, dal 1947 al 1977, in ben 800 spettacoli. Aveva una plasticità incredibile. Anche oggi è considerata la migliore interprete del ruolo.

Sia Stalin che Khrushchev ammirarono Odette-Odile interpretata dalla Plisetskaja, così come molti ospiti stranieri che venivano sempre portati a vedere il balletto russo, biglietto da visita del Paese, tra cui Fidel Castro

7 / La danza dei piccoli cigni è diventata più famosa del mondo

Anche se non avete mai visto “Il lago dei cigni”, sicuramente ne avete sentito la musica e ne avete visto rappresentare alcune parti. È il balletto messo in scena da Marius Petipa che è diventato una sorta di biglietto da visita del balletto russo.

La popolarità del balletto è confermata da numerose parodie.

8 / Una nuova versione in Urss è stata realizzata da Jurij Grigorovich

Oggi, la versione “principale” del balletto viene esibita nel principale teatro del Paese, il Bolshoj. L’autore fu il coreografo e regista sovietico Jurij Grigorovich (1927-). Utilizzò frammenti della produzione classica di Petipa, aggiungendo la propria visione della trama.

Voleva replicare l’idea originale di Chajkovskij di un finale tragico, ma il palcoscenico sovietico richiedeva un lieto fine e il trionfo del bene sul male. La première fu nel 1969. Oggi il ruolo principale è interpretata da Svetlana Zakharova (1979-), una delle più famose ballerine russe.

9 / È diventato un simbolo della censura sovietica

Tutti in Urss sapevano che se il “Lago dei cigni” fosse stato trasmesso in TV, significava che era successo qualcosa di tragico nel Paese. Il balletto si vide in occasione della morte dei leader sovietici Brezhnev (1982), Andropov (1984) e Chernenko (1985).

Anche il regista di commedie di culto Leonid Gajdaj (1923-1993) ha scherzato su questo fatto. Nel suo “Una vergine da rubare”, una trasmissione del balletto in televisione accompagna una scena in cui l’eroe viene impaurito dai banditi.

Ma il vero “meme” fu la messa in onda del balletto durante il putsch dell’agosto 1991, quando si tentò di restaurare l’Urss e di rovesciare Mikhail Gorbachev. Invece delle dirette, la televisione trasmise la danza dei piccoli cigni.

10 / È diventato oggetto di sperimentazione

Essendo questo balletto celeberrimo, viene messo in scena nei principali teatri di tutto il mondo e viene eseguito in studi per bambini e compagnie amatoriali. Sulle musiche di Chajkovskij, registi e coreografi sperimentano, facendo a gara di originalità. 

Rudolf Nureev ne fece una propria versione nel 1984 a Parigi, interpretando lui stesso il ruolo del principe (e dandogli più spazio e attenzione dei cigni). Nel 1995 il Sadler’s Wells Theatre di Londra mise in scena una produzione provocatoria del coreografo Matthew Bourne in cui i ruoli dei cigni erano interpretati da uomini.

Nel 2011 lo svedese Fredrik Rydman (1974-) ha presentato “Swan Lake: Reloaded”, coreografato in stile street dance e ambientato in un distretto a luci rosse…


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