Quattro indiani a cui sono stati eretti monumenti a Mosca

Russia Beyond (Dominio pubblico; Elliott & Fry; E.Denchuk/Sputnik; Legion Media; Miruva (CC BY-SA 3.0))
In Unione Sovietica e nella Russia moderna personalità della politica e della cultura dell’India sono state onorate con statue. Ecco chi e dove

1 / Indira Gandhi (1917-1984)

Indira Gandhi era una vera star in Urss. L’ammirazione dei cittadini sovietici, soprattutto delle donne, era dovuta al fatto che era la prima donna primo ministro dell’India. La Gandhi visitò più volte l’Unione Sovietica e incontrò Leonid Brezhnev (e partecipò anche al suo funerale). 

Indira Gandhi incontra i cosmonauti sovietici a Zvezdnyj Gorodok (la

Il suo assassinio nel 1984 fu un grande choc per l’Urss. Le venne conferito postumo il prestigioso Premio sovietico per la pace. Nel 1985 le è stata poi intitolata una piazza vicino all’Università di Mosca e due anni dopo vi è stato eretto un monumento dello scultore Oleg Komov (1932-1994).

2 / Mahatma Gandhi (1869-1948)

Il monumento al pensatore e combattente non violento per l’indipendenza è stato inaugurato a Mosca nel 1988 in piazza Indira Gandhi (per questo molti russi pensano erroneamente che siano parenti; mentre Indira è la figlia di Jawaharlal Nehru, e il cognome lo prese dal marito Feroze Gandhi, con cui si sposò nel 1942 e da cui si separò poco dopo, e che non era neanche lontanamente imparentato con il  Mahatma). Il monumento è stato un dono del governo e del popolo indiano a Mosca. È stato realizzato dallo scultore indiano Gautam Pal (1949-) e raffigura Gandhi in quella che è diventata una forma “canonica”: indossa le vesti tradizionali e marcia in avanti con un bastone da pellegrino in mano. 

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Mahatma Gandhi

In Russia Gandhi è noto soprattutto per la sua filosofia della non violenza (satyagraha), ispirata a Lev Tolstoj e alla sua idea di “non resistenza al male con la violenza”. I due pensatori e sostenitori della non-violenza si conoscevano e si stimavano reciprocamente.

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3 / Rabindranath Tagore (1861-1941)

Lo stesso scultore Gautam Pal ha realizzato il monumento per un altro celebre indiano, il poeta Rabindranath Tagore (1861-1941), premio Nobel per la letteratura nel 1913, “per la profonda sensibilità, per la freschezza e bellezza dei versi che, con consumata capacità, riesce a rendere nella sua poeticità, espressa attraverso il suo linguaggio inglese, parte della letteratura dell’ovest”. Il monumento è stato inaugurato nel 1991 a nord di Mosca, nel Parco dell’Amicizia (“Park Druzhby”).

Il grande poeta proveniva dall’alta casta dei bramini ma fu uno dei primi a criticare il sistema delle caste e a richiamare l’attenzione sui problemi degli intoccabili. È stato un educatore, e ha istituito luoghi di preghiera, scuole e università. Ha persino donato il suo premio Nobel all’istruzione. Nel 1930 Tagore visitò l’Urss: era simpatizzante del Paese e del comunismo in generale. 

Tagore con i giovani pionieri sovietici, 1930

Tra l’altro, fu lui a chiamare per primo Gandhi “Mahatma”, anche se il suo vero nome era Mohāndās Karamchand. Mahatma è un titolo che significa in sanscrito “grande anima”, ed è traducibile come “venerabile”.

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4 / Jawaharlal Nehru (1889-1964)

Non lontano dall’Università di Mosca si trova anche un monumento al primo Primo Ministro dell’India e padre di Indira Gandhi, Jawaharlal Nehru. Si trova nella piazza che porta il suo nome.

Alla cerimonia di inaugurazione del 1996 partecipò il primo Ministro indiano Haradanahalli Doddegowda Deve Gowda. Gli autori della scultura sono padre e figlio, Dmitrij e Aleksandr Rjabichev, che avevano già realizzato dei monumenti al Mahatma Gandhi e a Indira Gandhi donati all’India. 

Nehru accoglie Leonid Brezhnev in India, 1961

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Nehru non era tra i più grandi amici dell’Urss, ma comunque vedeva Mosca come un importante alleato nel confronto dell’India con la Cina. Nel 1955 fece un grand tour dell’Unione Sovietica e visitò molte città, tra cui Mosca, Volgograd (allora ancora Stalingrado) e le capitali delle repubbliche socialiste sovietiche di Georgia e Uzbekistan, Tbilisi e Tashkent. 

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