I dieci capolavori della Russia realizzati da architetti stranieri (FOTO)

Legion Media
Italiani, francesi, tedeschi, scozzesi e altri stranieri vivevano e lavoravano in Russia, invitati dagli zar a portare la loro esperienza professionale e a costruire talvolta intere città

1 / Cremlino di Mosca

Se il Castelvecchio di Verona o il Castello Sforzesco di Milano vi ricordano molto il Cremlino di Mosca, non vi sbagliate! Sono stati tutti costruiti nel XV secolo e tutti da architetti italiani di un’unica scuola. Il Gran Principe russo Ivan il Grande (Ivan III di Russia) invitò gli architetti italiani a ricostruire il Cremlino: Pietro Antonio Solari, Aloisio da Carcano, Antonio Gilardi (o Gislardi) e Marco Ruffo costruirono le nuove torri e le mura in mattoni del Cremlino (tutti loro erano conosciuti in Russia con lo stesso cognome “Frjazin”, che derivava da “Frank”, un soprannome usato allora per gli stranieri). 

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2 / Cattedrale della Dormizione a Mosca

Uno dei più famosi architetti italiani che lavorarono a Mosca nel XV secolo fu Aristotele Fioravanti, nato a Bologna nel 1415. In realtà era un ingegnere e fondò a Mosca un opificio per la produzione di mattoni e una fabbrica di cannoni. Ma la sua opera più importante fu la costruzione della Cattedrale della Dormizione (Uspénskij Sobór; a volte tradotta in italiano come “dell’Assunzione”) nel Cremlino di Mosca.

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3 / Fortezza di Pietro e Paolo a San Pietroburgo

Questo fu il primo edificio costruito nella Pietroburgo appena fondata. Poiché Pietro il Grande intendeva costruire una “città molto europea”, invitò architetti stranieri. La fortezza e la cattedrale furono costruite su progetto di Domenico Trezzini, un architetto di Astano (che attualmente si trova in Svizzera, nel Cantone Ticino), formatosi a Roma.

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4 / Palazzo di Peterhof

Pochi edifici dell’architetto francese Jean-Baptiste Alexandre Le Blond sono rimasti fino ad oggi, tuttavia, ebbe un ruolo centrale nella nascita di San Pietroburgo, di cui fu nominato “architetto generale” nel 1716. Invitato all’inizio del XVIII secolo da Pietro il Grande, preparò il progetto urbanistico e compilò una “guida allo stile” da seguire in tutte le costruzioni della città. Le Blond progettò anche la residenza di Peterhof con cui Pietro intendeva superare Versailles. Il primo palazzo di Peterhof fu costruito da Le Blond, ma fu poi rifatto dall’italiano Francesco Bartolomeo Rastrelli.

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5 / Palazzo d’Inverno a San Pietroburgo

Nel XVIII secolo, probabilmente il più famoso architetto pietroburghese, il già citato italiano Francesco Bartolomeo Rastrelli (figlio dello scultore e architetto di origini fiorentine Carlo Bartolomeo Rastrelli), costruì diversi palazzi e cattedrali in tutto l’Impero Russo. Uno dei più importanti era la residenza ufficiale degli imperatori russi, il Palazzo d’Inverno nel centro di Pietroburgo, che oggi ospita il Museo dell’Ermitage

6 / Palazzo di Caterina a Tsarskoe Selo

Francesco Bartolomeo Rastrelli fu tuttavia famoso soprattutto per aver lavorato per l’imperatrice Elisabetta (Elizaveta Petrovna) e per aver sviluppato uno stile ben riconoscibile, oggi noto come “barocco elisabettiano”. L’edificio più emblematico che riflette questo stile è il Palazzo di Caterina a Tsárskoe Seló, residenza estiva della famiglia regnante.

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7 / Cattedrale di Sant’Isacco a San Pietroburgo

L’architetto francese Auguste de Montferrand vinse il concorso per diventare architetto capo del progetto avviato dall’imperatore Alessandro I nel 1818. L’intera vita del francese fu dedicata alla cattedrale. La costruzione durò quasi quarant’anni, ma l’architettò non riuscì a vederne la fine: morì appena sei settimane prima del completamento della cattedrale.

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8 / Istituto Smolnyj di San Pietroburgo

Esempio di architettura classica “palladiana”, fu costruito all’inizio del XIX secolo dall’italiano (cittadino della Repubblica di Venezia) Giacomo Quarenghi. Questo edificio è famoso soprattutto per aver ospitato il primo istituto femminile della Russia e poi il quartier generale dei bolscevichi. Lo Smolnyj è oggi una sede dell’amministrazione cittadina. 

9 / Palazzo di Pavlovsk

Non lontano da Tsarskoe Selo e da San Pietroburgo si trova un’altra splendida residenza degli imperatori russi, Pavlovsk, costruita alla fine del XVIII secolo per l’erede al trono e futuro imperatore Paolo I. Fu progettata in stile neoclassico dall’architetto scozzese Charles Cameron, famoso anche per aver costruito la Galleria di Cameron a Tsarskoe Selo, che porta il suo nome (e, in generale, per aver ridisegnato Tsarskoe Selo in stile classico, perché Caterina la Grande non amava l’eccesso decorativo del barocco).

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10 / Palazzo Vorontsov in Crimea

Uno dei palazzi più insoliti della Russia fu costruito nel 1828-48 per il principe Mikhail Vorontsov, governatore generale delle province meridionali dell’Impero Russo, compresa la Crimea. Per la costruzione di questo palazzo in stile neogotico, Vorontsov invitò l’architetto inglese Edward Blore, noto anche per aver completato Buckingham Palace a Londra, in seguito al licenziamento di John Nash.


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