Cosa rende celebre Boris Eifman e il suo Teatro del Balletto? (FOTO)

Aleksandr Galperin/Sputnik
La compagnia di danza è famosa in tutto il mondo perché il suo geniale direttore ha un metodo creativo tutto suo, ed è uno dei più grandi innovatori in circolazione

Boris Eifman sul palcoscenico del Teatro Bolshoj prima della prima del balletto

Boris Eifman ha iniziato la sua carriera nel mondo del balletto nel Palazzo dei Pionieri della Kishinev (pronuncia Kishinjóf) sovietica (l’attuale Chișinău, capitale della Moldavia), ma oggi è noto come fondatore e direttore artistico di un proprio teatro di balletto e come presidente dell’Accademia di Balletto che porta il suo nome. 

Da un teatro di provincia a Leningrado

Boris Eifman nel 1988

Eifman è nato nel 1946 nella cittadina siberiana di Rubtsovsk, nel Territorio dell’Altaj, dove la sua famiglia era stata evacuata durante la Seconda Guerra Mondiale. Presto i suoi si trasferirono nella Repubblica Socialista Sovietica Moldava, dove Eifman, ad appena cinque anni, iniziò il suo percorso artistico. Prima in un corso di danza presso il Palazzo dei Pionieri di Kishinev, poi al dipartimento di coreografia dell’Istituto musicale di Kishinev.

Boris Eifman (nella foto a destra) alle prove

Dopo aver terminato gli studi, Eifman cominciò a insegnare danza nello studio dei Pionieri (l’organizzazione comunista che riuniva i bambini dai 9 ai 14 anni), lavorando contemporaneamente come artista nel Teatro dell’Opera e del Balletto della RSS Moldava. La sua ricca energia creativa lo spinse a creare un proprio linguaggio di danza. Così il giovane Boris si recò a Leningrado, dove c’era una delle migliori scuole di balletto del Paese. Eifman si formò come maestro di balletto al Conservatorio, e nel 1972 cominciò a insegnare in un’istituzione simbolo: la Scuola di Coreografia di Leningrado (oggi la celeberrima Accademia Vaganova del Balletto Russo).

Il coreografo Boris Eifman (a destra), Alla Osipenko e John Markovskij durante le prove al Teatro Accademico Statale dell'Opera e del Balletto Kirov di Leningrado, 1985

I suoi lavori per il diploma erano intanto già mostrati al pubblico al Teatro Kirov (nome in epoca sovietica del Mariinskij). Il coreografo sceglieva sempre composizioni e compositori insoliti per le sue messe in scena. 

Artisti del balletto durante le prove: Alla Osipenko, John Markovskij e il coreografo Boris Eifman, 1978

Nel 1977, a Eifman fu offerto di lavorare con il gruppo di danza dell’organizzazione “Lenkontsert”, che organizzava concerti di musica classica e di estrada (il pop sovietico) a Leningrado. A partire da qui, Eifman creò il suo “Nuovo Balletto” (in russo: “Novyj balet”), che dopo il crollo dell’Urss divenne noto come “Teatro del Balletto Accademico Statale di San Pietroburgo sotto la direzione di Boris Eifman”, o, più in breve, “Teatro del Balletto Boris Eifman”.

I ballerini del Leningrad Ballet Ensemble Anna Osipova e John Markovskij in una scena del balletto

Per le prime produzioni chiamò i principali ballerini del Teatro Mariinskij: Alla Osipenko, John Markovskij e Valerij Mikhailovskij. Una delle sue prime produzioni di spicco è stata nel 1980 “L’idiota”, su musiche di Pjotr Chaikovskij.

Una scena del balletto

Un nuovo sguardo sul balletto russo

Le produzioni di Eifman assomigliano solo a prima vista alle produzioni classiche a cui il “balletto russo” ci ha abituato. I critici di tutto il mondo hanno osservato che la coreografia del maestro è incredibilmente complessa e ricca di elementi assolutamente innovativi, come nessun’altra. 

Lo spettacolo

I suoi balletti si distinguono per le soluzioni sceniche inaspettate e per l’insolita scelta della base letteraria. Ad esempio, il balletto “Up & Down” è basato sul romanzo “Tenera è la notte” di Francis Scott Fitzgerald, e porta in scena la scintillante era del jazz americano.

La prova generale del balletto

La rivisitazione di Eifman del balletto classico “Giselle” fu accolta con entusiasmo in tutto il mondo. La sua “Krasnaja Giselle”  (ossia “Giselle Rossa”) prende spunto dalla drammatica biografia della ballerina Olga Spesivtseva, che brillò in tutta Europa nelle “Stagioni russe” di Sergej Diaghilev (compreso il ruolo da protagonista in “Giselle”), ma dopo la Rivoluzione del 1917 fu costretta a emigrare negli Stati Uniti, dove sviluppò una malattia mentale. 

Sergej Volobuev e Nina Zmiyevets in una scena di

Nel repertorio di Eifman non troverete il consueto “Lago dei cigni”, ma il balletto “Tchaikovsky. PRO et CONTRA”, che ha cercato di dare un senso alla biografia e all’opera del geniale compositore, dal lui molto amato, e alla cui opera ha attinto più volte. 

Una scena del balletto

“Volevo creare un’opera in cui potessi immergermi più profondamente nell’elemento del tormento creativo di Chajkovskij”, dice Eifman a proposito del balletto “Tchaikovsky. PRO e CONTRA”. Assistendo al quale, il pubblico si troverà davanti tanto i cigni nel loro leggendario tutù bianco  che scene dello “Schiaccianoci”, nonché fantasie di danza su temi di capolavori come “Eugenio Onegin” e “La dama di picche”.

A parte, Eifman ha anche dato vita a una sua versione moderna dell’“Eugenio Onegin“ di Pushkin, combinando la musica classica dell’omonima opera di Chaikovskij con la composizione rock di Aleksandr Sitkovetskij.

Una scena dello spettacolo

La cosa più importante per il coreografo e il regista è rivelare la profondità psicologica dei personaggi e delle trame. È interessato non solo e non tanto alla parte tecnica della danza, quanto alla drammaturgia e all’energia che viene trasmessa al pubblico attraverso i suoi spettacoli.

Una scena dello spettacolo

“Considero la mia missione principale quella di scoprire alcune nuove possibilità dell’arte del balletto, come un’indagine sul mondo interiore dell’uomo”, afferma il coreografo.

Il balletto di Eifman “Anna Karenina”, in cui si è concentrato sul principale triangolo amoroso del romanzo di Lev Tolstoj  – Anna Karenina, suo marito e Vronsky – è uno dei più forti dal punto di vista emotivo.

Boris Eifman e Ljubov Andreeva, solista del Boris Eifman Ballet Theatre, provano una scena del balletto

Il maestro ammette che la sua coreografia è costruita e concepita come la sua personale reazione emotiva alla musica. 

“Io creo un altro balletto, dove l’espressione di me stesso diventa contenuto, dove c’è dramma, filosofia, personaggi e un’idea. E sono sicuro che questo sia il balletto del futuro”, afferma Eifman.

Oleg Gabyshev in

In occasione dell’anniversario della liberazione di Leningrado dall’assedio, nel 2014, Eifman ha messo in scena “Requiem”, un balletto sorprendentemente intenso e drammatico. Il titolo si riferisce contemporaneamente alla poesia “Requiem” di Anna Akhmatova e alla composizione di Mozart, che viene eseguita nel balletto, insieme alla sinfonia In memoria delle vittime del fascismo e della guerra di Dmitrij Shostakovich.

Una scena del balletto

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Nel 2011, Eifman ha dato vita alla sua innovativa scuola di danza classica. La “Akademija tantsa Borisa Ejfmana” (ossia: “Accademia di danza di Boris Eifman”) lavora con bambini a partire dai dieci anni e, secondo Eifman, il suo obiettivo è “formare ballerini versatili”, in grado di padroneggiare sia la danza classica che quella contemporanea. 

Studentesse dell'Accademia di danza Boris Eifman

Boris Eifman è stato insignito di numerosi premi teatrali e anche di varie onorificenze statali, tra cui l’Ordine al merito per la Patria. È uno dei coreografi più famosi al mondo (nel 1998 il “New York Times” lo ha definito “il più importante coreografo del mondo”). 

Boris Eifman, 2016

Il suo teatro è uno dei biglietti da visita del balletto russo, e ha effettuato tournée in tutto il mondo, oltre che al Teatro Bolshoj di Mosca. 

Alla presentazione del trofeo di Euro 2020

Immagine della cerimonia di presentazione della coppa del Campionato d’Europa di Calcio (alcune partite dell’edizione 2020, vinta nel 2021 dall’Italia, si sono disputate a San Pietroburgo) 

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