“Lavoratori petroliferi siberiani”, 1980
Mikhail Ombysh-Kuznetsov/V.German/SputnikI russi arrivarono in massa in Siberia nella seconda metà del XVI secolo. Dopo aver superato il “Kamen” (la “Pietra”, ossia i Monti Urali), le truppe zariste e i distaccamenti dei cosacchi iniziarono a spostarsi lentamente ma inesorabilmente verso est.
Lungo la strada fondarono piccole fortezze, che poi si trasformarono in grandi città (come Irkutsk e Jakutsk). Sono trascorsi più di quattro secoli da allora, ma ancora oggi il vasto territorio siberiano è ancora poco sviluppato e popolato.
All’epoca dell’Impero russo, la Siberia fungeva da luogo di esilio per gli oppositori politici dell’assolutismo, i partecipanti a rivolte e ribellioni, tutti i tipi di rivoluzionari e di anarchici. Fino all’inizio degli anni Sessanta del Novecento, questa pratica venne utilizzata anche dall’Unione Sovietica.
Oggi la Siberia è il tesoro della Russia. Nel suo sottosuolo ci sono enormi riserve di vari minerali, tra cui piombo, platino, torba, carbone, rame, gas, argento e, naturalmente, l’“oro nero”; il petrolio.
“Cosacchi siberiani in esplorazione nelle nuove terre”, 1891
Nikolaj Karazin“Crepuscolo fitto”, 1889
Apollinarij Vasnetsov“Conquista della Siberia da parte di Ermak Timofeevich”, 1895
Vasilij Surikov/Museo Statale russo“Taiga vicino al Bajkal”, 1900
Konstantin Korovin/Museo Statale Russo“Esplorazione da parte dei russi delle nuove terre”, 1904
Klavdij Lebedev/Museo di VologdaLEGGI ANCHE: Ecco a voi Ermak, l’eroe russo che con un manipolo di uomini conquistò la Siberia
“Incisioni rupestri sul fiume Chusovaja”, 1877
Vasilij Vereshchagin“I viaggi di Avvakum in Siberia”, 1898
Sergej Miloradovich“Accampamento dei nomadi sulle montagne dell’Altaj”, anni Venti del Novecento
Grigorij Choros-Gurkin“Lungo la Grande Via Siberiana (durante la deportazione)”, 1883
Nikolaj Sverchkov“Sul lago Teletskoe”, 1926
Nikolaj Chevalkov/Museo Statale russo“Veduta del fiume Selenga in Siberia”, 1817
Andrej Martynov“Lago Bajkal. Scogliera Malaja Kolokolnaja nella baia di Peschanaja”. 1840-1850
Leopold Nemirovskij“Lago Karakol”, 1916
Grigorij Choros-Gurkin“Lago degli spiriti di montagna (Deny-Der)”, 1910
Grigorij Choros-Gurkin“Siberia”, 1894
Apollinarij Vasnetsov/Museo Statale russoLEGGI ANCHE: Bajkal-Amur, quel sogno comunista che correva sui binari verso l’Estremo oriente
“Fiume Irtysh”, 1928
Vikentij Trofimov/Sovcom“Khan Altaj”, 1912
Grigorij Choros-Gurkin“Veduta del monastero Nikolskij sul Lago Bajkal”, 1806
Andrej Martynov“Pernottamento nella foresta lungo il tratto di Okhotsk”, 1856
Leopold Nemirovskij“I dintorni di Ulala”, 1900
Grigorij Choros-Gurkin“La vecchia Krasnojarsk”, 1914
Vasilij Surikov“Paesaggio”, 1930
Dmitrij Karatanov
LEGGI ANCHE: Perché i russi vivono in Siberia?
Cari lettori,
a causa delle attuali circostanze, c’è il rischio che il nostro sito internet e i nostri account sui social network vengano limitati o bloccati. Perciò, se volete continuare a seguirci, vi invitiamo a:
Per utilizzare i materiali di Russia Beyond è obbligatorio indicare il link al pezzo originale
Iscriviti
alla nostra newsletter!
Ricevi il meglio delle nostre storie ogni settimana direttamente sulla tua email