Ecco a voi Ermak, l’eroe russo che con un manipolo di uomini conquistò la Siberia

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Mettiamo a confronto un po’ di leggende su questo personaggio con la realtà storica

In una galassia molto, molto lontana, il Khan Küçüm sarebbe Dart Fener. Spietato, astuto e sfuggente, quest’uomo, ultimo Khan di Sibir (Stato medievale che comprendeva le terre tra il fiume Enisej e la catena degli Urali) non fu mai battuto o catturato, anche dopo aver perso suo fratello, due figli e due nipoti in un devastante attacco russo. Fu lui a dare involontariamente vita all’esplorazione russa della Siberia, ma anche lui che uccise Ermak, il comandante in capo delle truppe russe che invasero il Khanato di Sibir tra il 1579 e il 1585, e primo conquistatore della Siberia.

Un uomo senza passato

“Molto coraggioso, umano e degno di nota, pieno di saggezza, faccia piatta, barba scura, di media altezza, robusto e con spalle larghe”. L’unica descrizione dell’aspetto fisico di Ermak è quella di Semjon Remezov (1642- 1721) da Tobolsk. Suo padre conosceva i compagni di Ermak, che avevano conquistato la Siberia, e avevano descritto il loro famoso atamano (leader cosacco). Ma queste sono all’incirca tutte le informazioni conosciute su Ermak. Persino il suo vero nome è ancora dibattuto e non si conosce né la sua città natale né l’anno in cui è nato. Il consenso è, tuttavia, che sia nato attorno al 1532 (o al più tardi nel 1542) e che provenisse dalla regione di Arcangelo

LEGGENDA:

Un vecchio racconto degli Urali afferma che Ermak fosse uno stregone con diavoletti come servitori: “Quando non aveva abbastanza uomini, li usava”.

VERITÀ: 

Stupiti dall’abilità militare di Ermak e dei suoi compagni, che conquistarono il Khanato di Sibir con solo circa 500 uomini, la tradizione russa conferì a Ermak abilità soprannaturali.

Quando Ermak viene chiamato cosacco, ciò non implica la sua nazionalità o il luogo di nascita. Nel XVII secolo, le persone che proteggevano i confini del Paese, ma non erano nobili e non prestavano servizio nell’esercito, erano sempre chiamate “cosacchi”.

Ermak era un comandante di campo esperto: nella Prima guerra del nord (1558,-1583) aveva comandato un centinaio di cosacchi. Nel 1581-1582, difese Pskov e prese parte a diverse altre battaglie; ma nel 1582, finì il suo servizio nell’esercito dello zar di Mosca e si diresse a est, verso gli Urali. Perché?

Sale della terra

Nel 1563, il Khan Küçüm aveva ucciso Ediger, il Khan della Siberia, e conquistato la sua terra. I tatari della Siberia consideravano Küçüm un invasore straniero. Il dominio di Küçüm era crudele e opprimente, con molte esecuzioni e gabelle pesantissime. A differenza di Ediger, Küçüm si rifiutava di pagare tributi a Ivan il Terribile.

Inoltre l’esercito di Küçüm infastidiva spesso gli Stroganov, ricchi mercanti che facevano fortuna nella produzione di sale e possedevano diverse miniere di sale nella zona degli Urali. I tatari di Küçüm attaccarono e saccheggiarono i villaggi di Stroganov, facendo prigionieri i russi. Gli Stroganov quindi assoldarono Ermak e la sua squadra di cosacchi per proteggere le loro terre. Ermak arrivò con 540 cosacchi e alla fine del 1582 iniziò la sua marcia da Orjòl-Gorodòk, la residenza degli Stroganov negli Urali.

Le truppe di Ermak si spostavano su piccole imbarcazioni da guerra, cariche di munizioni e cibo. Mentre attraversavano le foreste, gli uomini si facevano strada con le asce, portando le barche sulle spalle. Usando i fiumi come autostrade, attraversarono molto velocemente gli Urali ed entrarono nel Khanato di Sibir.

Nel frattempo, i cosacchi respinsero gli attacchi delle forze di Küçüm, tra cui quelle di Mametkul, nipote di Küçüm e suo principale comandante militare. Il corpo militare di Ermak era così forte da schiacciare facilmente i tatari mal armati e lenti nei movimenti. Nella Battaglia di Čuvaš del 23 ottobre 1582, le armi da fuoco di Ermak fecero fuggire terrorizzati i tatari, che vedevano i fucili per la prima volta; Mametkul sfuggì a malapena alla cattura e lo stesso Küçüm dovette lasciare la sua capitale, Qashiliq (che sorgeva 20 chilometri a sud della moderna Tobolsk). 

La morte del vincitore

È diffusa la convinzione che Ivan il Terribile in persona abbia inviato Ermak a conquistare il Khanato di Sibir. Ma non è così: al contrario, dopo aver appreso che Ermak e le sue truppe erano andati alla conquista del Khanato, Ivan il Terribile fu preso dal panico. La Prima guerra del Nord era ancora in corso, e le cose andavano male per Mosca (che infatti avrebbe poi perso contro gli svedesi), quindi una guerra totale sul fronte orientale contro Küçüm, che le azioni di Ermak avrebbero potuto innescare, era una delle peggiori cose che potessero accadere in quel momento.

Ivan scrisse agli Stroganov chiedendo di richiamare subito Ermak, ma proprio in quel momento, Ermak prese Qashiliq e mandò il suo compagno atamano, Ivan Koltso, da Ivan ad annunciare la sua impresa. Dopo aver appreso che Qashiliq era caduta, Ivan fu comunque felice del successo di Ermak e gli inviò delle regalie, ma anche l’ordine di tornare immediatamente nelle terre russe!

LEGGENDA:

Dopo aver appreso della conquista della Siberia da parte di Ermak, Ivan il Terribile fu euforico e gli mandò due costose armature di maglia metallica pesante.

VERITÀ:

Ivan IV premiò effettivamente Ermak, ma gli inviò solo denaro e un costoso pezzo di stoffa; niente armature

Ermak non tornò indietro. Dopo un po’, la sua squadra si ridusse di numero, e altri atamani rimasero uccisi. Il 6 agosto 1585, Ermak e 50 suoi uomini erano in missione di avanscoperta. Mentre dormivano, caddero preda dell’attacco dei tatari. Ermak rimase ucciso in questo attacco proditorio. I pochi cosacchi sopravvissuti tornarono nelle terre russe.

LEGGENDE SULLA MORTE DI ERMAK:

1) L’armatura che Ivan il Terribile mandò a Ermak divenne la ragione della sua morte: durante l’attacco dei tatari al suo accampamento, fuggì, nuotando verso la barca dei suoi compagni, ma affogò a causa della pesante cotta di maglia.

2) Il corpo di Ermak venne trovato da un pescatore tataro pochi giorni dopo essere annegato. I tatari siberiani si radunarono per guardare il feroce corpo dell’atamano. Fecero scempio del cadavere con le loro picche, e sanguinava come se fosse vivo; inoltre, il corpo di Ermak non si decomponeva. I tatari furono scioccati e onorarono Ermak come un  re, seppellendolo con una speciale cerimonia.

VERITÀ:

Le circostanze esatte della morte di Ermak sono sconosciute, così come il suo luogo di sepoltura se mai ce n’è stato uno.

Nel 1598, l’esercito del Khan Küçüm fu infine schiacciato dal signore della guerra russo Andrej Vojejkov, nella Battaglia di Urmin. Il fratello, i figli e i nipoti di Küçüm furono uccisi, ma lo stesso Khan riuscì a fuggire nelle steppe. Non ci sono notizie sul momento e sul luogo della morte di Küçüm.

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