Izoizolyatsiya: così la sfida virale nata dalla pandemia si è trasformata in un fenomeno globale

Olga Pavolga; Yana Galiguzova/IZOizolyacia
Nei primi mesi del 2020, i russi chiusi in casa per l’isolamento forzato si sono cimentati nella riproduzione di quadri e opere d’arte realizzati con oggetti di uso quotidiano. La sfida ha contagiato migliaia di persone, e il progetto ha ottenuto riconoscimenti e premi, e addirittura una collaborazione con il Museo Pushkin di Mosca

Chiusi in casa per la pandemia e oppressi dalla noia, i russi l’anno scorso hanno aderito a svariate iniziative virtuali e “challenge” online. Ma solo una di queste ha superato il periodo dell’autoisolamento, trasformandosi in un fenomeno culturale a sé stante che ha guadagnato popolarità in tutto il mondo. Si chiama “Izoizolyatsiya” (in russo, “izo” è l’abbreviazione di “belle arti”, oltre a essere ovviamente l’inizio della parola “isolamento”) e consiste nel ricreare opere d’arte di fama mondiale utilizzando semplici oggetti di uso quotidiano. La “challenge” sta nel realizzare foto sorprendenti senza ricorrere all’aiuto di Photoshop. 

Alcuni utenti hanno preso questa sfida molto sul serio, e si sono messi d’impegno nel ricreare quadri e sculture il più possibile fedeli all'originale.

Altri utenti, invece, hanno fatto leva sull’umorismo e sulle somiglianze associative fra oggetti e immagini dei dipinti. 

Il 30 marzo 2020 è nato su Facebook il gruppo Изоизоляция (Izoizolyatsiya); pochi giorni dopo si contavano già decine di “parodie” e il 17 aprile gli iscritti hanno raggiunto quota 500.000! 

“Il nostro gruppo è il risultato di un'incredibile combinazione di circostanze: è una creatura della pandemia - hanno raccontato i moderatori del gruppo a Russia Beyond -. La nostra storia è nata per divertimento, ma in poco tempo ci siamo ritrovati con più di mezzo milione di membri”. 

Anche gli stranieri hanno iniziato a unirsi a Izoizolyatsiya. E, nonostante i moderatori del gruppo non abbiano fatto nulla per promuoverlo, ben dodici persone si sono offerte volontarie per lavorare al progetto. 

“Il nostro obiettivo era quello di coprire tutti i fusi orari, perciò abbiamo moderatori che vivono negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda”, hanno detto.

La quantità e la varietà dei dipinti ricostruiti dai simpatizzanti è cresciuta esponenzialmente.

Una delle opere più popolari è stata il dipinto dell'artista olandese Johannes Vermeer “La ragazza con l’orecchino di perla”: è stata addirittura usata sulla copertina di un album pubblicato dalla casa editrice AST nel 2021 che ha raccolto alcune delle migliori opere.

Molti dei partecipanti hanno preso molto sul serio la sfida: la redattrice di Russia Beyond Maria Grigoryan, per esempio, ha coinvolto tutta la famiglia nella realizzazione dei suoi capolavori. 

Liza Yukhneva da San Pietroburgo si è reinventata ogni giorno dell'anno! “Questa sfida si è rivelata un interessante diario artistico di un intero anno della mia vita”, ha scritto su Facebook. Per lei, la sua galleria di repliche è un omaggio all'arte pura e semplice.

Il progetto non è passato inosservato nemmeno fuori da Facebook: il gruppo ha infatti ricevuto il premio Runet ed è arrivato primo nella categoria “Insieme contro il Covid-19” al Moscow Urban Forum Community Awards 2020. Inoltre, il gruppo è finito nell'Anno della Ricerca di Google (anche se con una sola foto) ed è stato inserito nel leggendario programma Namedni presentato dal giornalista Leonid Parfyonov.

Izoizolyatsiya ha inoltre realizzato un progetto congiunto con il celebre Museo Pushkin di Mosca, e il vincitore è stato esposto sulla facciata del museo.

Al di là della fama e dei riconoscimenti, i moderatori dicono che la soddisfazione più grande è stata riuscire a sostenere centinaia e migliaia di persone in tutto il mondo nell’anno nero della pandemia. 

Il gruppo continua a prosperare, e ogni giorno si aggiungono nuove opere… una più geniale dell'altra.

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