Estate dal sapore sovietico: cinque nostalgici film sulle vacanze ai tempi dell’URSS

Leonid Gaidai/Mosfilm, 1966
Amori sbocciati all’improvviso, viaggi che si trasformano in avventure: in queste pellicole ci sono tutti gli ingredienti per assaporare le atmosfere delle estati sovietiche

1 / “Pioggia di luglio” di Marlen Khutsiev 

Una bella donna dai capelli biondi (in stile Cameron Diaz) corre a cercare riparo dalla pioggia calda di luglio che inizia a scrosciare all’improvviso. Viene soccorsa da un giovane di bell’aspetto (un tipo alla Daniel Craig) che le presta la giacca. “È impermeabile”, le dice. 

Lena dà a quell’uomo emerso dalla pioggia (Zhenia) il proprio numero di telefono in modo che lui possa contattarla e andare a recuperare la giacca. Il loro fugace incontro termina lì, e Lena torna dal suo fidanzato e riprende la vita di tutti i giorni... fino a quando riceve la telefonata di Zhenia; alla quale ne segue un’altra, e un’altra ancora. I due parlano per ore. E da quel momento le loro vite non saranno più le stesse. Nell’aria ormai soffia un vento di cambiamento.  

Questa poetica storia d’amore è ambientata nella Mosca degli anni ‘60, nel periodo del Disgelo di Khruscev. 

Il regista Marlen Khutsiev è riuscito non solo a raccontare lo spirito dell’epoca, ma anche a tratteggiare intuitivamente le vite, le speranze e i destini di tanti uomini e donne sovietici della generazione del dopoguerra.

2 / “Benvenuti ovvero vietato l'ingresso agli estranei” di Elem Klimov

In epoca sovietica i ragazzi trascorrevano alcune settimane d’estate in un campo dei Pionieri (campi estivi simili a quelli dei boy scout). 

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Questo film classico del 1964 racconta la storia esilarante di uno di questi ragazzi, Kostja Inochkin, che viene cacciato dal campo per aver nuotato nel posto sbagliato. Ma il ragazzo non accetta la punizione e, anticipando la reazione della sua severa nonna, ritorna segretamente al campo dei Pionieri per evitare un potenziale dramma familiare. Lui e i suoi amici dovranno arrivare agli estremi per nascondere la verità e rimettere le cose a posto. 

Questa iconica commedia d'avventura (che è anche una velata satira sul potere sovietico) riporterà alla mente nostalgici ricordi d'infanzia, anche se non siete mai stati in un campo dei Pionieri. È per questo che nel 2015 il film è stato proiettato a Cannes Classics, la sezione dedicata ai classici del cinema all'interno del più importante festival cinematografico del mondo.

3 / “Una vergine da rubare” di Leonid Gajdaj

La popolarissima commedia di Gajdaj del 1966 è ambientata nel sud dell'Unione Sovietica. Un giovanotto si reca nel Caucaso per imparare alcuni miti, leggende e costumi dalla gente del posto. Ma è estate, e nell’aria soffia vento d’amore! Shurik (Aleksandr Demyanenko) si prende una cotta per Nina, che è giustamente descritta come una “studentessa modello, membro del Komsomol e bellissima”. 

Le cose prendono una strana piega quando Nina (Natalija Varlej) viene improvvisamente rapita e Shurik dovrà scalare le montagne per salvarla. La commedia di Gajdaj offre un umorismo pungente sullo sfondo degli splendidi paesaggi del Caucaso. 

4 / “Il viaggio di Ivan Sergeevich” di Vasilij Shukshin

Una coppia sovietica sposata, proveniente da un remoto villaggio dell'Altaj, si reca per la prima volta nella vita in una località balneare del sud. Naturalmente, iniziano a sentire nostalgia di casa ancor prima di fare le valigie e partire. Ivan (Vasilij Shukshin) e sua moglie Njura (Lidija Fedosejeva-Shukshina) organizzano una festa d'addio, come se fossero sul punto di partire per sempre. Si riuniscono intorno a un grande tavolo, cantano e parlano emotivamente con i vicini, i parenti e gli amici. Sulla strada verso il mare, Ivan e Njura incontreranno ogni sorta di persone e finiranno in situazioni esilaranti. Eppure, nonostante la bellezza del mare, Ivan e Njura continueranno a guardare sempre indietro, desiderando disperatamente la propria casa.

Il poliedrico scrittore, attore e regista Vasilij Shukshin, cresciuto lui stesso in una famiglia di contadini nella regione dell’Altaj, considera questo film la sua opera migliore. In questa commedia del 1972, girata come fosse un documentario, il regista è in grado di ritrarre un autentico villaggio russo, con i suoi ritmi di vita e la cordialità delle persone. 

5 / “Sportloto-82” di Leonid Gajdaj

Arriva la stagione delle vacanze estive e con essa la sete di avventura. Un gruppo di vacanzieri si dirige verso il mare in treno; un ragazzo di nome Kostja cerca di attirare l'attenzione di un'affascinante ragazza di nome Tanja. Nel tentativo di fare breccia nel cuore della giovane, le dà l'opportunità di scegliere i numeri della lotteria “Sportloto”. Lei, facendo la sciocca, sceglie per scherzo la combinazione “1, 2, 3, 4, 5, 6”. Ovviamente nessuno crede che Tanja avrebbe vinto la lotteria!  

Questa commedia dal ritmo incalzante ha battuto il record annuale di incassi in URSS nel 1982. Sole, mare, divertimento e un biglietto vincente: il sogno di qualsiasi persona!

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