Sette blockbuster storici russi usciti nel 2019 da non perdersi

Igor Kopylov/«Triiks Media», 2019
Si va da film di guerra (la Seconda mondiale ma, insolitamente, anche la Prima) alla vita di Michelangelo Buonarroti, per arrivare al calcio, con la prima squadra russa a correre dietro a un pallone e il portiere più grande di tutti i tempi, Lev Jashin

1 / “The Ninth”/“Девятая” (“Devjataja”)

Un crudele serial killer ha ucciso otto giovani donne nelle strade buie della San Pietroburgo del XIX secolo. L’agente Rostov, con l’assistenza della sensitiva inglese Olivia Reed, cerca di fermare questo “Jack lo squartatore” russo. Per Olivia, è una questione di vita o di morte, poiché sente di poter essere la nona vittima.

“San Pietroburgo nella seconda metà del XIX secolo era un universo a sé”, afferma il regista del film, Nikolaj Khomeriki (nato nel 1975): “Il compito principale durante le riprese è stato quello di mostrare l’essenza mistica della città. Ogni inquadratura doveva avere qualche elemento mistico, e il nostro operatore ha volto perfettamente il compito”.

“The Ninth” è una grande opportunità per scoprire come appariva la città più bella della Russia oltre un secolo fa e seguire gli eroi principali nei suoi meravigliosi e terrificanti luoghi.

2 / “Rzhev” (“Ржев”)

Non passa anno in Russia senza l’uscita di un film dedicato agli eventi della Grande Guerra Patriottica contro la Germania nazista. Quest’anno è “Rzhev”, che ci trascina nella battaglia più dura ed estenuante dell’inverno del 1942, notoriamente conosciuta come il “tritacarne di Rzhev”.

Una compagnia dell’Armata Rossa ha subito gravi perdite, ma nonostante ciò, gli è stato ordinato di tenere il villaggio di Ovsjannikovo a tutti i costi, fino all’arrivo dei rinforzi. I nemici sono molto più numerosi, e ai sovietici sembra che questa battaglia sarà l’ultima per loro…

“Rzhev”, diretto dal regista Igor Kopylov, è stato definito “un film di guerra estremamente onesto e veritiero”. I suoi autori si sono anche rifiutati di inchinarsi alla tendenza sempre più popolare a Hollywood ai nostri giorni di piazzare per forza donne in tutti i ruoli principali. Non c’è un solo personaggio femminile in tutto il film!

3 / “The Red ghost”/ “Красный призрак” (“Krasnij prizrak”)

Con la caduta dell’Unione Sovietica, è finita anche un’epoca di grandiosi film sulla Seconda Guerra Mondiale, con scene di battaglia mozzafiato. Spesso molti film di guerra russi contemporanei non hanno la stessa tragica drammaticità di quelli sovietici. Oggi i registi amano i melodrammi, come “Stalingrad”, o fiabe in stile World of Tanks, come “T-34”. Tuttavia, sembra che, durante la realizzazione di “The Red ghost” (regia di Andrej Bogatyrev), gli autori si siano stati ispirati a “Bastardi senza gloria” di Quentin Tarantino.

Durante la battaglia di Mosca, le truppe tedesche furono terrorizzate da un mitico soldato dell’Armata Rossa, noto come “il fantasma rosso”. Questa creatura che pareva mezzo uomo e mezzo fantasma poteva apparire dal nulla, abbattere un’intera unità nemica e scomparire senza lasciare traccia…

4 / “A Russian Youth”/“Мальчик русский” (“Malchik russkij”)

A differenza della Seconda guerra mondiale, la Prima guerra mondiale non è un argomento particolarmente popolare nel cinema russo. Al Paese non piace ricordare quella guerra, che si è conclusa con tanta vergogna. L’opera d’esordio del regista Aleksander Zolotukhin (classe 1988) è un’eccezione a questa regola non scritta.

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“A Russian Youth” è la storia di un ragazzo che rimane cieco nel corso della sua prima battaglia, a causa di un’esplosione di gas. Questa tragedia, tuttavia, permette ai suoi altri sensi di migliorare, e gli viene così assegnato il delicato compito di  “ascoltare” i cieli, per avvertire le truppe dell’avvicinarsi degli attacchi aerei.

“Il nostro compito non era quello di riprodurre esattamente gli eventi storici. L’enfasi è stata posta sulla creazione di un’immagine della Prima guerra mondiale, per mostrare le persone che la combatterono: i loro pensieri, sentimenti, preoccupazioni. Queste persone avrebbero ancora dovuto poi attraversare le rivoluzioni, le guerre e le catastrofi del tragico XX secolo”, afferma il regista.

5 / “Il peccato-Il furore di Michelangelo”/ Грех (“Grekh”)

Il nuovo film italo-russo di Andrej Konchalovskij racconta la storia di Michelangelo Buonarroti. L’artista è trascinato nel caos dei feroci intrighi tra due potenti famiglie, i Medici e della Rovere, in competizione per il potere e per lui, il grande scultore e poeta. Inoltre, Michelangelo soffre dei suoi conflitti interiori e deve superare i suoi demoni…

Nel luglio 2019, il presidente russo Vladimir Putin ha regalato a Papa Francesco un dvd del film, definendo Konchalovskij uno dei registi russi più famosi e di talento.

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6 / “Wild League”/“Дикая Лига” (“Dikaja Liga”)

Basato su eventi reali (come sostengono i suoi autori), “Wild League” racconta la storia della nascita del calcio in Russia. Il produttore Igor Dobrovolskij ha affermato che il film si è ispirato dalla Coppa del Mondo 2018 in Russia, quando i calciatori russi “non solo hanno giocato bene, ma hanno riportato eroicamente il calcio in Russia”.

Ambientato nell’Impero russo all’inizio del XX secolo, il battelliere Varlam organizza la prima squadra nel Paese. Tuttavia, il calcio è considerato un gioco aristocratico e entrare in questo mondo d’élite non è facile…

Oltre all’amato dai russi Adrian Paul di “Highlander”, nel cast ci sono anche i protagonisti della nazionale russa Artem Dzjuba, Anton Miranchuk e Roman Zobnin. La regia è firmata da Andrej Bogatyrev e dall’americano Art Camacho.

7 / “Lev Yashin, the Dream Goalkeeper”/“Лев Яшин. Вратарь моей мечты” (“Lev Jashin. Vratar moej mechtý”)

Un altro film a tema calcistico uscito quest’anno è dedicato al più grande portiere della storia, Lev Jashin (1929-1990). Nella sua carriera ha parato 150 calci di rigore e ha concluso più di 270 partite a rete inviolata, ed è stato l’unico portiere a vincere il prestigioso Pallone d’Oro (nel 1962), tanto che dal 2019 il Trofeo internazionale per il miglior portiere al mondo porta il suo nome (la prima edizione se l’è aggiudicata Alisson del Liverpool).

Il film ha avuto una turbolenta fase di produzione. Ci sono voluti quasi dieci anni per girarlo. Le date delle riprese venivano spesso posticipate, la sceneggiatura è stata riscritta più di una volta e mancavano sempre i soldi. Persino il presidente Vladimir Putin e il governo russo sono intervenuti, nella speranza di accelerare i lavori. Ma la data di uscita del film ha mancato sia il Mondiale di calcio 2018 in Russia sia il 90° anniversario dalla nascita del portiere, il 22 ottobre 2019. La pellicola è arrivata nelle sale solo alla fine di novembre.


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