Immaginate Mussolini, Hitler, Stalin e Churchill che si incontrano nell’aldilà. Di cosa potrebbero mai parlare?
Il regista russo Aleksandr Sokurov (nato nel 1951) intende realizzare un nuovo film basato su questa idea, nel tentativo di comprendere meglio gli eventi storici. I personaggi non ricordano cosa è successo loro, ma discutono degli eventi che hanno portato alla Seconda guerra mondiale.
“Questo è un film di fantasia, un riflesso di ciò che è accaduto”, ha detto alla Tass Alena Shumakova che cofirmerà la sceneggiatura. Sokurov userà uno stile che ha già adottato in passato, intessendo vecchie immagini di repertorio nel film.
“Hitler potrebbe agire anche adesso perché c’è un sacco di gente nella condizione di essere manipolata, gente che non legge, che non pensa, che non conosce i valori umanitari e culturali e che, quindi, è molto controllabile”, ha detto Sokurov al quotidiano italiano La Stampa.
Il film sarà prodotto in collaborazione tra il Fondo Statale del Cinema russo e Rai Cinema, Avventurosa e l’Istituto Luce, fondato proprio da Mussolini per creare film di propaganda.
Aleksandr Sokurov è uno dei maggiori registi russi. Il suo film del 2011, “Faust”, ha vinto il Leone d’oro al Festival del cinema di Venezia.
Anche il suo ultimo film, “Francofonia”, del 2015, sulla storia del Louvre sotto l’occupazione nazista di Parigi, è stato proiettato in concorso al Festival di Venezia. È un docu-drama in cui Sokurov intercala immagini di archivio nella narrazione, raccontando la storia di come il museo è sopravvissuto.
Nel 2002 Sokurov ha girato invece “Arca russa” nel Museo dell’Ermitage, un film coreografato per far sì che si componesse di un solo piano sequenza, senza nessun montaggio. Il film è stato dedicato alla celebrazione del 300 ° anniversario di San Pietroburgo.
In attesa del suo nuovo film, diamo un’occhiata a cinque film usciti in Russia nell’autunno del 2017 e a quelli da non perdere nel 2018 e leggiamo la storia di Kantemir Balagov, allievo proprio di Sokurov e uno dei giovani volti russi destinati a far parlare di sé.