Matilda: 5 motivi per vedere il film russo più scandaloso degli ultimi anni

Cultura
YULIA SHAMPOROVA
La pellicola debutta all’estero (è la volta degli Usa) e si porta dietro le durissime polemiche (con tanto di molotov) suscitate in casa, per il fatto di raccontare l’amore profano dell’ultimo zar, che dal 2000 è venerato come Santo dagli ortodossi

“Matilda”, il film russo più divisivo e discusso del 2017, esce questa settimana negli Stati Uniti e presto potrebbe sbarcare in Europa (dopo una prima uscita in Germania). Ecco perché dovreste vederlo.

  1. Scandali, attacchi e bottiglie molotov

Questo film del famoso regista Aleksej Uchitel ha diviso la Russia. Da un lato ci sono i fedeli ortodossi conservatori, guidati da Natalia Poklonskaja, ex procuratore della Crimea e attuale deputata della Duma di Stato. Hanno fatto numerosi appelli e intrapreso azioni legali per vietarlo. Dall’altra parte ci sono i liberali. Se volete vedere un film che ha istigato i manifestanti a lanciare molotov contro lo studio del regista a San Pietroburgo, che ha portato un manifestante a scagliarsi contro un cinema di Ekaterinburg con il suo camioncino per poi appiccare le fiamme, e centinaia di persone a protestare furiosamente in molte città; un film che ha spinto i canali televisivi nazionali a rifiutarsi di promuoverlo, e alcune grosse catene di sale cinematografiche a rifiutarsi di metterlo in programmazione, non perdetevi “Matilda” non appena ne avrete la possibilità.

  1. Una storia damore non cosìsanta

Il fatto è che l’ultimo zar di Russia, Nicola II, ucciso dai bolscevichi nel 1918, il 20 agosto del 2000 è stato proclamato, insieme agli altri membri della famiglia imperiale trucidati a Ekaterinburg, santo martire.

Ma il film mostra un aspetto meno santo: la romantica storia d’amore che Nicola ebbe in gioventù per la prima ballerina del Bolshoj, Matilda Kshesinskaja. I documenti ufficiali non chiariscono l’esatta natura della loro relazione, e se si fosse trattato di un’amicizia platonica o di una storia d’amore appassionata, ma Aleksej Uchitel ha scelto la seconda versione. I credenti ortodossi, tuttavia, sono irritati da questa interpretazione, perché considerano lo zar un santo, lo pregano e lo festeggiano solennemente ogni 17 di luglio. Blasfemo dunque mostrarlo come un comune mortale infatuato di una ballerina.

  1. Il tabùdella vita privata dei leader

Inoltre, secondo la tradizione russa, la vita privata dei governanti dovrebbe rimanere nascosta al pubblico, così come le loro debolezze. Nel suo film, invece, Uchitel mostra Nicola e la sua famiglia come vulnerabili, indecisi e talvolta molto infelici nei confronti dei loro doveri ufficiali. Diverse volte Nicola esprime persino il desiderio di abdicare pur di poter stare con Matilda (a cui aveva regalato una villa in centro, a San Pietroburgo, per facilitare i loro incontri), ma gli manca la forza di farlo. Nicola che piange sulle ginocchia di lei per la morte di alcuni sudditi rimasti schiacciati nella calca durante una fuga precipitosa nel corso della sua incoronazione è uno momenti più potenti e significativi, ma anche più controversi, per la mentalità russa, del film. 

  1. Loccasione di farsi un viaggio virtuale

Sebbene la sceneggiatura non sia forse la più potente, il film è una bellissima storia d’amore, piena di abiti eleganti e costumi. Inoltre, è girato nei luoghi storici di San Pietroburgo e dintorni, tra cui il Teatro Mariinskij, la residenza estiva della famiglia imperiale a Tsarskoe Selò, il Palazzo di Peterhof, il Palazzo Jusupov e il Palazzo di Elagin. Quindi, il film rappresenta un’ottima opportunità per fare un tour virtuale tra alcuni dei più bei palazzi storici della Russia.

  1. Èpiùche una storia damore

Mentre il film è stato visto come uno sfarzoso melodramma in costume sull’amore proibito tra un principe e una ballerina affascinante, può anche fungere da ispirazione per approfondire la storia e la cultura russa. Quindi, andate a vederlo, perché probabilmente accrescerà la vostra passione per la Russia!