Sono in corso i festeggiamenti per l’anniversario dei 130 anni dalla nascita di Le Corbusier (1887-1965), forse il più importante architetto del XX secolo. Molti suoi seguaci applicarono i “cinque principi” da lui introdotti (piloni, tetto a terrazza, pianta libera, facciata libera e finestre a nastro) in varie parti del mondo. Anche in Unione Sovietica, dove l’architetto si recò tre volte, la sua influenza è visibile in alcuni grandiosi progetti. Eccoli.
Palazzo residenziale del Narkomfin–Mosca
Questo è il monumento più famoso del costruttivismo sovietico nella capitale. La casa collettiva, progettata dagli architetti Moisej Ginzburg (1892-1946) e Ignatij Milinis (1899-1974), fu costruita tra il 1928 e il 1930 per i collaboratori del Commissariato delle finanze del popolo (il ministero delle Finanze, in buona sostanza). La costruzione fu curata dal ministro Nikolaj Miljutin (1889-1942), per il quale fu eretto il primo attico al mondo sul tetto dell’edificio. Lo stesso Miljutin era architetto e urbanista, e teorico della nuova città “a nastro”, con il suo scritto fondamentale “Socgorod” (1933). Gli architetti definirono il progetto “un edificio di tipo transitorio”, poiché simboleggiava la transizione dal modo di vivere tradizionale a un’esistenza nuova, collettiva. Per il corpus residenziale erano previsti tre tipi di appartamenti o “cubicoli abitativi”. Al livello inferiore c’erano gli appartamenti a due piani con tre camere con una superficie di 60 metri quadrati, con una cucina e un bagno (cubicolo K), che erano utilizzati come abitazione familiare tradizionale. Sopra c’erano i cubicoli sperimentali per due persone: appartamenti a due livelli (2F) con una superficie di quasi 30 metri quadrati. La maggior parte dei cubicoli nell’edificio ha una piccola superficie, 15 metri quadrati (F), e sono progettati per una sola persona. Un corpus collettivo separato fu costruito per gli abitanti di questi cubicoli. Conteneva servizi domestici essenziali in comune, come una lavanderia, una caffetteria e una biblioteca.
Casa collettiva sul Boulevard Gogol –Mosca
Il complesso della Costruzione Dimostrativa per gli operai edili combinò le caratteristiche del vecchio e nuovo modo di vivere, nelle cosiddette “macchine per vivere”. L’edificio è stato progettato dagli architetti che avevano concepito l’edificio del Narkomfin nello stesso periodo. Il complesso è costituito da due edifici residenziali destinati sia all’abitazione individuale che a quella familiare e un corpus comune a due piani per la socializzazione.
Casa collettiva dell’Istituto tessile –Mosca
Nel 1929 l’architetto emergente Ivan Nikolaev progettò la Casa Comunale dell’Istituto Tessile secondo le idee di Le Corbusier. Si supponeva che 2.000 persone avrebbero vissuto e studiato in questo edificio seguendo un ordine molto rigido. L’edificio ha la forma della lettera H. Le cabine di sei metri quadrati servivano da camere da letto, poi gli studenti andavano nelle docce, poi alla caffetteria e infine nel blocco di studio. Alla fine degli anni Sessanta l’interno dell’edificio fu parzialmente ristrutturato e conferito all’Istituto dell’acciaio e leghe metalliche come dormitorio.
Palazzo del Tsentrosojuz– Mosca
L’unica struttura di Le Corbusier in Urss fu terminata nel 1936. Appena in tempo. Proprio in quell’anno, l’architettura modernista fu accusata di formalismo e divenne fuori moda. Il progetto per l’edificio che era in costruzione per l’Unione centrale delle cooperative di consumo (Tsentrosojuz) venne scelto per mezzo di un concorso internazionale, al quale parteciparono non solo i migliori architetti sovietici ma anche le star dell’architettura europea: Peter Behrens, Max Taut, London Vernet e Tate Sritudio e Le Corbusier. I coautori erano il cugino Pierre Jeanneret e l’architetto sovietico Nikolai Kolli, che aveva lavorato per due anni nello studio di Le Corbusier a Parigi. Fu lui a supervisionare il processo di costruzione.
Il complesso è stato costruito in conformità con i cinque principi di Le Corbusier, con alcune modifiche all’interno per venire incontro al gusto stalinista. Qui vennero creati i primi uffici open space. Quando fu completato, era il più grande edificio amministrativo in Europa.
Cittadella della Cheka –Ekaterinburg
Il complesso fu costruito tra il 1929 e il 1936 secondo un progetto degli architetti Ivan Antonov, Benjamin Sokolov e Arsenij Tumbasov, come un cittadella dormitorio per i lavoratori della Cheka, la polizia segreta. Il complesso è composto da 14 edifici di varie altezze. Oltre all’edificio residenziale, agli edifici di servizio, all’asilo, alla clinica e alla caffetteria, c'è anche un hotel di 11 piani chiamato Iset. Il progetto era basato sull’idea della casa comune. Durante gli anni sovietici il complesso funzionava come una “città all’interno della città”. Era circondato da punti di controllo e l’entrata e l’uscita erano consentite solo a chi aveva un permesso speciale. Se siete appassionati di architettura costruttivista, non potete perdervi un tour a Ekaterinburg.
Gosprom– Kharkov (Ucraina)
Questo fu uno dei primi grattacieli dell’Urss e fu forse l’unico esempio di edificio costruttivista di grande altezza nel Paese. La Casa dell’Industria di Stato (Gosprom) fu costruita tra il 1925 e il 1928. Il progetto era stato sviluppato da un gruppo di architetti che furono tra i primi ad applicare i principi di Le Corbusier a un edificio amministrativo (in generale, l’architetto progettava ville private e multiappartamenti). L’edificio è incluso nella lista preliminare dei monumenti tutelati dall’Unesco.
Ministero delle Infrastrutture e delle Strade – Tbilisi (Georgia)
Questo è un altro esempio di libera interpretazione delle idee di Le Corbusier da parte degli architetti sovietici. L’edificio, costruito nel 1975, simboleggia fondamentalmente una rete stradale ramificata. Il suo corpus consiste di cinque blocchi orizzontali a due piani supportati da tre edifici-pilastro verticali. Nel 2007 la struttura è stata riconosciuta come monumento architettonico nazionale.
Resort“Druzhba”– Jalta
Questo è l’esempio più insolito dell’architettura modernista sovietica. È stato progettato dagli architetti Igor Vasilevskij e Jurij Stefanchuk nel 1985. Poiché la struttura del Resort turistico “Druzhba” (“Amicizia”) doveva poggiare su un terreno irregolare – una montagna – i suoi creatori escogitarono una costruzione particolare, che la gente iniziò presto a chiamare “ufo”. Il corpo in cemento armato dell’edificio ha la forma di un anello con un diametro di 80 metri ed è sostenuto da tre torri che contengono un ascensore, le scale e le utenze. Una decisione innovativa è stata l’uso del calore dal Mar Nero per il riscaldamento, il sistema di condizionamento e le forniture di acqua calda per gli edifici.
Biblioteca Alvar Aalto–Vyborg
Il palazzo-manifesto progettato dall’architetto modernista Alvar Aalto fu costruito tra il 1927 e il 1935 quando Vyborg (850 km a nordovest di Mosca) faceva parte della Finlandia e si chiamava Viipuri (tornò all’Unione Sovietica nel 1940, dopo la Guerra d’Inverno). Il grande edificio rettangolare in cemento bianco, con vetri continui e (segno distintivo di Aalto) finestre a forma di imbuto al soffitto, è un esempio di stile internazionale. Nel 2013, la biblioteca è stata riaperta dopo un progetto di restauro di 12 anni ed è ora considerata uno dei simboli della città.
Museo Storico Archeologico di Osh –Kirghizistan
Questa è una delle strutture più notevoli del modernismo sovietico. Fu eretto nel 1978 su un versante della montagna Sulayman. Sebbene esternamente l’edificio ricordi da vicino le tipiche strutture di Le Corbusier, i principi secondo cui è stato costruito sono rappresentativi della visione modernista. La struttura imita la scogliera: l’ingresso a forma di arco di cemento con vetrate continue e travi longitudinali si fonde con il rilievo montuoso. Dietro il cancello si trova un complesso di caverne a due piani che ospita le mostre.
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