Il 12 giugno in Russia è stata inaugurata la nuova catena di fast food che sostituisce il McDonald's. In totale sono stati aperti 15 ristoranti, ribattezzati “Vkusno i Tochka” (Buono e punto). La multinazionale statunitense ha venduto la propria attività nel Paese a un imprenditore russo di nome Aleksandr Govor (proprietario di oltre 20 ristoranti McDonald's in franchising in Siberia). Perciò, molti russi non si sono lasciati sfuggire l’occasione di assaggiare i nuovi hamburger.
Al taglio del nastro, si sono formate lunghe code davanti agli ingressi. La fila più lunga è stata quella in piazza Pushkin, e le immagini delle tante persone in attesa hanno ricordato ovviamente l’inaugurazione del primo McDonald's, aperto in Russia nel dicembre del 1990. Alcuni russi sui social media hanno ammesso che sembrava di essere tornati indietro nel tempo! Esattamente come 32 anni fa, il personale della catena ha accolto i clienti con dei palloncini.
La maggior parte del menu è rimasta invariata, ma i piatti hanno cambiato nome. Ad esempio, il “Filet-O-Fish” è diventato “Fish Burger”, il “Royal Deluxe” adesso si chiama “Grand Deluxe”, mentre il “McChicken Premiere” è diventato semplicemente “Chicken Premiere”.
I clienti possono ordinare hamburger in stile McDonald's, cheeseburger, patatine fritte, gelati e frullati. Il tutto preparato secondo la solita ricetta e con ingredienti russi, proprio come in passato (McDonald's utilizzava l'85% di ingredienti locali). “Il chicken-burger è lo stesso, ma la cotoletta del cheeseburger ha un sapore un po' diverso”, dice Andrej, un cliente che ha provato i nuovi prodotti. “Secondo i miei gusti contiene meno sale”.
I termini “Big Mac”, “Big Tasty” e “McFlurry” sono scomparsi dal menu, in quanto registrati come marchi di fabbrica e, pertanto, non possono essere venduti dalla nuova catena. Una novità che ha fatto arrabbiare un cliente del ristorante in piazza Pushkin, che si è presentato con uno striscione che diceva: “Ridateci il Big Mac”.
Nel menu non è ancora presente il caffè freddo, molto popolare in Russia in estate, ma la catena ha promesso di aggiungerlo tra un paio di settimane, quando riaprirà la sezione caffetteria. Per quanto riguarda le altre bevande fredde, ora i clienti possono ordinare la Coca-Cola, che potrebbe però essere sostituita dalla Pepsi o da un marchio russo.
Il logo di “Vkusno i Tochka”, secondo il contratto di acquisizione, non dovrebbe assomigliare a quello del McDonald's. Al contrario, raffigura un cerchio rosso e due bastoni arancioni diagonali su uno sfondo verde, che simboleggiano un hamburger e delle patatine fritte. Tuttavia, il designer Ilja Gimmelfarb ritiene che assomigli al logo del produttore portoghese di cibo per animali domestici “Matos Mix”.
Anche la conduttrice televisiva Ksenia Sobchak non ha apprezzato il nuovo logo: su Telegram lo ha definito “deprimente” e “mostruoso”.
“Il cerchio sembra un'arancia. E i due bastoncini non sembrano patatine. Il logo sembra quello di qualche servizio di consegna”, ha scritto un tal Aleksej sull’account VKontakte pubblico e ufficiale dell'azienda.
Anche il nuovo nome, “Vkusno i Tochka”, ha subito diverse critiche su internet. “Alla nostra gente piace abbreviare i nomi nelle conversazioni. Mi chiedo come si chiamerà: ‘buono’ o ‘punto’?”, si chiede Anastasia. “Tochka”, in questo caso, può essere tradotto come “punto” o “basta”.
Ma molti pensano che, con ogni probabilità, la gente continuerà a chiamarlo “Mac”, così come ci si riferisce al McDonald's in Russia.
Ad ogni modo, la cosa più importante per i russi è salvare i posti di lavoro… il nome è del tutto secondario. Stando al contratto, il titolare non deve licenziare nessun dipendente per almeno due anni. In totale, la catena di fast food nel Paese impiega circa 60.000 persone.
Entro la fine di giugno in altre regioni della Russia apriranno circa 200 ristoranti “Vkusno i Tochka” e Aleksandr Govor prevede di aumentare il numero dei punti vendita da 850 a 1.000.
In base al contratto, McDonald's conserva anche il diritto di riacquistare l'attività nei prossimi 15 anni. Govor non ha parlato dell'importo dell'acquisto, ma lo ha definito “esiguo”.
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