Le piante più utilizzate in Russia per tè e infusioni

Legion Media
Riducono i reumatismi, alleviano il dolore e liberano il corpo dalle tossine. Le loro proprietà curative sono conosciute fin dai tempi antichi e ancora oggi sono tra i rimedi naturali più diffusi del Paese

Ivan Chaj (Chamerion angustifolium)

Il tè Ivan Chaj (camenerio) ha talmente tante proprietà benefiche che la gente era solita berlo quando si ammalava... o semplicemente quando desiderava un attimo di relax. Al giorno d’oggi anche i medici si dicono d’accordo sul fatto che questo tè aiuta a diminuire la febbre, allevia il mal di testa, riduce il rischio di contrarre il cancro e aiuta a liberare il corpo dalle tossine.

All’inzio del XX secolo la Russia esportava il tè Ivan Chaj praticamente in tutto il mondo. Pyotr Badmaiev, un famoso medico dell’epoca specializzato in medicina tibetana ed erboristeria, aprì una propria clinica alla fine del XIX secolo dove, per i propri trattamenti, si serviva esclusivamente di erbe, soprattutto di Ivan Chaj. Tra i clienti abituali di questa clinica c’era anche lo zar Alessandro III. Lo stesso Badmaiev, che era solito bere il tè Ivan Chaj come rimedio preventivo contro le malattie, visse la bellezza di 109 anni!

Negli anni Venti del Novecento, nei pressi di San Pietroburgo, venne aperto un centro di ricerca per contribuire a produrre il tè Ivan Chaj per l’Armata Rossa. Questo luogo venne però distrutto durante la Grande guerra patriottica (la Seconda guerra mondiale, ndr).

Al giorno d’oggi si può acquistare questo tipo di tè ovunque ed è un ottimo souvenir da regalare ad amici e parenti.

Come utilizzarlo? Il metodo di infusione è lo stesso previsto per il tè nero: fate bollire l’acqua e lasciate le foglie in immersione per 10-15 minuti. Per dargli maggior sapore si possono aggiungere delle foglie di menta e limone. L’unica differenza tra il tè Ivan Chaj e il tè nero è che l’acqua bollente può essere aggiunta all’infusione di Ivan Chaj cinque volte senza che il tè perda le proprietà benefiche.

Zveroboj (Hypericum)

Lo zveroboj (iperico, comunemente noto con il nome di erba di San Giovanni) è una pianta dal colore brillante con foglie gialle. È stata ampliamente utilizzata in Russia per recuperare le forze dopo il duro lavoro nei campi. Ma le sue proprietà benefiche non finiscono qui: lo zveroboj veniva preparato per curare le malattie renali e gastrointestinali e per alleviare gli spasmi muscolari e l’influenza.

I cosacchi poi lo utilizzavano per sanare tagli e ferite: da qui deriva infatti il nome storico di questo tè, dzherrabai, che significa “curatore di ferite”.

Lo zveroboj è stato menzionato per la prima volta nel XVII secolo all’interno dell’editto dello zar Mikhail Romanov relativo alla somministrazione di zveroboj dalla Siberia.In quel periodo anche molti medici hanno iniziato a menzionarlo all’interno delle ricette prescritte per i pazienti.Ad ogni modo nella tradizione popolare le proprietà benefiche di questo infuso erano note ben prima del XVII secolo.

Bisogna comunque ricordare che il tè non è composto esclusivamente da zveroboj, visto che questa pianta è alquanto velenosa e può causare una forte reazione allergica. Gli erboristi consigliano infatti di mescolare un cucchiaino di zveroboj con miele, menta, fiori di lime e bacche secche di fragoline di bosco.

Tavolga o labaznik (Filipendula)

Gli arbusti di questa pianta sono straordinariamente belli e aromatici. Oltre ad avere un sapore dolce, il tè di tavolga può alleviare il dolore forte, apportare benefici in caso di ulcera allo stomaco e diarrea, curare le nausee, i reumatismi e la febbre. Nella medicina moderna viene altresì utilizzato per prevenire il coagulo di sangue.

Se amate la cucina dolce, potete provare il tè fatto di tavolga puro: il suo sapore forte vi conquisterà di sicuro. Lo si può combinare anche con menta e foglie di ribes rosso, ribes nero o fragola.

Foglie di smorodina (Ribes nero)

Le foglie di ribes nero hanno un aroma forte, deciso e molto gradevole. E le proprietà medicinali di questa pianta sono ben note fin dal XI secolo. Grazie ad alcuni registri trovati nei monasteri di Kiev e Novgorod, si è scoperto che i monaci trapiantavano gli arbusti di questa pianta all’interno delle mura del monastero. E in effetti il ribes nero è un tipo di pianta molto popolare e utilizzata ancora oggi in Russia. Le sue bacche sono usate per realizzare marmellate e confetture, mentre le foglie vengono impiegate per infusioni e tè.

Il tè di ribes nero è spesso consigliato agli anziani in quanto fa bene alla vista e alla memoria.

Foglie di brusnika (Mirtillo rosso)

La brusnika è considerata – non a torto – la regina dei boschi russi e le sue proprietà benefiche le hanno conferito il nome di “bacca della salute”.

Si tratta di un arbusto con foglie sempreverdi dalle innumerevoli proprietà benefiche. Le foglie contengono una gran quantità di vitamica A, C e, in quantità minore, B, oltre a ferro, fosforo e calcio. Rafforzano le difese immunitarie e le foglie possono essere acquistate in erboristeria e farmacia. 

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