I quindici mari della Russia: sapreste elencarli tutti? (FOTO)

Il territorio della Federazione Russa è bagnato da ben quindici mari, ciascuno con una sua singolare storia e natura. Esploriamoli

Mari del Nord

Mare di Barents

Questo mare fa parte del Mar Glaciale Artico (che per la geografia russa e l’Organizzazione Idrografica Internazionale è in realtà l’Oceano Artico) ed è condiviso da Russia e Norvegia. Il mare prese il suo nome nel 1853 dal navigatore olandese Willem Barents (1550-1597), ma molti popoli della Russia hanno per esso dei nomi propri. Per esempio, i Pomory lo chiamano Studenets, ma già prima che prendesse la denominazione ufficiale, il mare era chiamato Mare di Murmansk (dalla città russa sulle sue coste) o, semplicemente, Mare Russo.

Mare della Pechora

In realtà, non è un mare vero e proprio, ma la parte sud-orientale del Mare di Barents, il quale già nella proiezione di Mercatore del 1569 veniva indicato come Mar della Pechóra. Nel 1935 il governo sovietico pose fine all’equivoco, decretando che per Mare della Pechora si doveva intendere la parte sud-orienale del mare di Barents.  

Mar Bianco

Si trova interamente nelle acque territoriali della Russia ed è uno dei mari del Mar Glaciale Artico. Il Mar Bianco è uno dei mari più piccoli del mondo. Fino al XVII secolo, era conosciuto coi nomi di Studjonoe (“mar Freddo”), Solovetskoe (“mar delle isole Solovki”), Severnoe (“mare del Nord”), Spokojnoe (“mar Pacifico”) o Belyj zaliv (“Baia Bianca”), mentre nelle saghe scandinave veniva chiamato “Gandvik”, cioè, “Baia dei serpenti”. 

Il nome attuale del mare deriva dal careliano Valgiemeri, dove “valgie” significa “bianco” e “meri”, come è intuibile, significa “mare”. È detto “Bianco”, perché nel periodo del disgelo, quando i ghiacci si allontanano dalla riva, nelle sue acque si riflette il cielo nuvoloso. Di conseguenza, il mare sembra effettivamente bianco.

Mar della Siberia Orientale 

Mare che si trova interamente entro i confini della Russia e come tanti altri è compreso nel Mar Glaciale Artico. Il mare bagna la Jakuzia e la Chukotka. Il nome fu attribuito nel 1935 dalla Società geografica Russa, perché il mare si trova nella parte orientale della Siberia, praticamente alle estremità del continente eurasiatico.

La maggior parte della linea costiera di questo mare è costituita da paludi e sabbie, mescolate ai ghiacci pluriennali. Attualmente, i ghiacci si stanno progressivamente sciogliendo, mutando la configurazione della costa, pertanto praticamente ogni anno le mappe della linea costiera si potrebbero aggiornare.

Mare di Kara

Anche questo mare è compreso nel Mar Glaciale Artico. Si trova nel Nord della Russia, vicino al Mare di Barents, dal quale è diviso soltanto dall’arcipelago di Novaja Zemlja. Nel passato era conosciuto come mare di Njarzom o Narzem (dall’olandese Noordzee;  “mare del Nord”). Nel XVIII secolo fu rinominato Mare di Kara, dall’omonimo fiume che sfocia nelle sue acque. 

Mare di Laptev

Si trova vicino al Mare di Kara ed è una sezione del Mar Glaciale Artico. Il confine tra il Mare di Laptev e quello di Kara passa per la penisola del Tajmyr e l’arcipelago di Severnaja Zemlja. Il mare è intitolato agli esploratori russi, i fratelli Dmitrij e Khariton Laptev, ma prima del 1935 era denominato mare di Nordenskjöld, in onore dell’esploratore svedese Adolf Erik Nordenskjöld che fu il primo a raggiungere l’Oceano Pacifico attraverso il Passaggio a nord-est.

Oggi il Mare di Laptev è la più grande riserva mondiale dei ghiacci marini, ma lo strato superficiale del mare è costituito praticamente da acqua dolce grazie ai grandi fiumi come Lena, Chatanga, Anabar, Olenek e Jana, e all’infinità di fiumi più piccoli che gli portano le loro acque.

Mare dei Ciukci

Mare marginale del Mar Glaciale Artico, situato tra la penisola dei Ciukci e l’Alaska. Attraverso questo mare passa la linea internazionale del cambio di data (procedendo da Est verso Ovest e varcando questa linea, si finisce nel “giorno dopo”). Il nome del mare è dovuto ai Ciukci, gli indigeni della penisola bagnata da questo mare.

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Mari del Sud

Mar d’Azov

È il mare considerato il meno profondo al mondo. La sua profondità massima non supera i 13,5 metri, mentre la profondità media è di appena 7 metri. Secondo la maggioranza delle teorie, il nome del mare è dovuto ad Azup (Azuf), principe dei Cumani, che fece costruire sulla riva del mare una fortezza e nell’XI secolo fu sovrano di questa terra. Nella lingua russa, il toponimo “Mar d’Azov” entrò soltanto nella seconda metà del Settecento.

Mar Caspio

Questo mare, situato al confine tra Europa e Asia, non è collegato in alcun modo agli oceani mondiali e spesso viene indicato come un lago. Tuttavia, le sue dimensioni fanno pensare al mare (la superficie del Mar Caspio è inferiore soltanto del 12% a quella del Mar Nero). Il mare è unico anche per le caratteristiche delle sue acque. Nella parte settentrionale del Caspio, dove il fiume Volga sfocia nel mare, l’acqua è praticamente dolce, mentre nella parte Sud è salata. Questo mare è una fonte singolare di risorse biologiche, perché nelle sue acque vive circa l’80% di tutti gli storioni del mondo. 

La denominazione russa deriva dal latino “Caspium Mare” che ci rimanda alle antiche etnie dei Caspi che vivevano sulle rive del mare nel primo millennio a.C.

Mar Nero

Mare interno dell’Oceano Atlantico che bagna le coste di diversi Paesi, fra cui anche la Russia. Una caratteristica di questo mare è la totale assenza di vita alle profondità superiori a 150 metri a causa di grande quantità di idrogeno solforato. Secondo una delle teorie, il nome del mare sarebbe dovuto al fatto che le ancore metalliche delle navi, che restavano alla profondità di oltre 150 metri per un lungo periodo di tempo, si ricoprivano di uno strato nero a seguito di una reazione chimica tra l’idrogeno solforato e il ferro. Ogni anno, il Mar Nero, il più caldo della Russia, attira milioni di bagnanti. 

Mari orientali

Mare di Bering

Questo mare bagna le coste di Russia e Usa e fa parte dell’Oceano Pacifico. Fino al XVIII secolo, il mare veniva indicato sulle carte come Mar della Kamchatka o Mar dei Castori. Per “castoro” in questo caso si intendeva la lontra marina, che in grandi quantità abitava in questo mare. A proposito, fu appunto questo animale, o piuttosto la sua pelliccia, assai pregiata, a spingere fin qui i primi esploratori. Il nome attuale del mare è dovuto al navigatore Vitus Bering che esplorò il mare nel 1725-1743.

Mare di Okhotsk

Mare dell’Oceano Pacifico che bagna Russia e Giappone ed è situato tra la penisola della Kamcatka, le Isole Curili e l’isola giapponese di Hokkaidō. Il nome del mare è dovuto al fiume Okhota, che vi sfocia. Nel passato, i giapponesi chiamavano questo mare Hokkai che significa, letteralmente, “mare del Nord”. Siccome però questo nome fu dato in seguito a un mare dell’Oceano Atlantico, i giapponesi cominciarono a usare il nome russo, che adattato suona come “Ohotsuku-kai”. Il mare è ricco di pesce, ma quello che attira di più sono i granchi Paralithodes camtschaticus, comunemente chiamati granchi reali rossi o granchi giganti, alcuni dei quali raggiungono le dimensioni di un uomo. 

Mar delle Shantar

Mare orientale della Russia, parte del Mare di Okhotsk. Il nome deriva dalle Isole Shantar, che dividono il mare dal suo vicino più grande. Il Mar delle Shantar viene talvolta chiamato “triangolo delle Bermude russo”, perché durante l’alta marea qui si sviluppano delle correnti, la cui velocità (15 km/ora e oltre), supera la velocità dell’acqua di tutti i fiumi della Russia. In più, in questo mare i ghiacci possono galleggiare persino durante l’estate, il che non è assolutamente tipico di questa area geografica.

Mar del Giappone

Nonostante il nome, il mare bagna non solo il Giappone, ma anche la Russia e le due Coree. Il mare confina con il Mare di Okhotsk e il Mar Giallo. Si dice del Giappone, perché l’arcipelago giapponese lo divide dalla parte settentrionale dell’Oceano Pacifico. Il mare è chiamato con questo nome da oltre duecento anni. Gli unici due Paesi che lo chiamano in maniera diversa, sono la Corea del Sud e la Corea del Nord. I sudcoreani lo chiamano “mare Orientale”, mentre per i nordcoreani è “mare della Corea orientale”. 

Mari occidentali

Mar Baltico

Fra tutte le regioni della Russia, soltanto l’oblast di Kaliningrad si affaccia su questo mare. Secondo una delle teorie, il nome del mare deriva dal prussiano “balt”, ossia “palude”. Questa radice era presente anche nella denominazione di varie etnie, fra cui anche i lituani e i lettoni, che abitavano sul Mar Baltico. Secondo altri storici, il mare deve il suo nome allo stretto del Grande Belt, in Danimarca.

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