Sette inaspettati deserti che potete trovare in Russia

Legion Media
Per quanto possa sembrare strano, dune rese incandescenti dal sole si possono incontrare persino nella gelida Siberia

In Russia ci sono parecchie zone desertiche. Abbiamo già scritto dei deserti artici, fatti di ghiaccio e neve, ma anche quelli classici, di sabbia, si possono vedere non solo nelle regioni calde del Sud, ma anche in Siberia.

1 / Charskie peskí (Sabbie di Chara)

Per questo deserto la natura ha scelto un posto strano: un’area nella parte settentrionale del Territorio della Transbajkalia, in Siberia. Immaginatevi la foresta siberiana, circondata dalle cime innevate dei Monti Kodar, con in mezzo un vero deserto, con dune in stile Sahara, dalle dimensioni di 5x10 chilometri. Uno spettacolo mozzafiato!

Secondo gli specialisti, le sabbie di quest’area desertica sono costituite da depositi di un bacino idrico esistito nell’era glaciale. L’altezza di alcune dune raggiunge gli 80 metri.

Le Sabbie di Chara sono uno dei deserti più settentrionali al mondo. Durante l’estate la temperatura delle sabbie raggiunge valori molto elevati, mentre l’acqua nei laghi attorno a quest’area rimane fredda.

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2 / Ryn-Peskí

Il Deserto Ryn o Ryn-Peski si trova nel Sud della Russia, al confine tra la regione di Astrakhan, la Repubblica di Calmucchia e il Kazakistan, e si estende per 160 km. Le dune raggiungono l’altezza di 13 metri. Non di rado qui si verificano delle tempeste di sabbia. La sabbia contiene parecchie conchiglie, perché il deserto si è formato sul posto di un vasto lago, esistito 70 mila anni fa. Nel XII secolo qui si trovava la capitale del Khanato dell’Orda d’Oro.

Il deserto Ryn-Peski attira molti appassionati delle gare di fuori strada. Tuttavia, non conviene dimenticare che quella di Astrakhan è una delle regioni più calde della Russia: durante l’estate, la temperatura qui si mantiene stabilmente ben al di sopra dei 30°C. 

3 / Chjornye zemli (Terre nere)

È l’unico deserto in Europa imputabile all’attività dell’uomo. Nel passato, questa zona della Calmucchia era compresa nella fascia semidesertica, ma alla metà del secolo scorso, quando questo territorio fu “valorizzato”, arando a dismisura i terreni sabbiosi e pascolando il bestiame in maniera incontrollata, cominciò un rapido processo di desertificazione, che ogni anno trasformava in deserto più di 40 ettari di terra. Il deterioramento fu frenato soltanto negli anni Novanta applicando le tecniche di fitobonifica. 

Attualmente, le zone desertiche di Chkrnye zemli occupano poco meno della metà di tutto il territorio della Calmucchia. Una parte è stata trasformata nell’omonima riserva naturale dove abita uno degli animali più insoliti: la saiga, o antilope delle steppe. 

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4 / Archedinsko-Donskie Peskí

Se vi piacciono le gare automobilistiche, forse riconoscerete questo posto, perché per alcuni anni su queste sabbie è stato disputato il Silk Way Rally, il rally della Via della Seta. 

Un paesaggio desertico vicino al fiume Don è uno spettacolo alquanto inusuale. Le sabbie occupano circa 2000 km2 nella regione di Volgograd, l’altezza delle barcane (dune a forma di ferro di cavallo) raggiunge i  7 metri. C’è però anche un po’ di vegetazione. Le sabbie, probabilmente, sono costituite dai depositi fluviali, perché nell’antichità l’alveo del Don era molto più ampio. 

Nel periodo sovietico si cercò di arginare il fenomeno con la forestazione; per contrastare la desertificazione furono creati anche molti laghi artificiali. 

5 / “Donskaja Sakhara” (“Sahara del Don”) 

Con questo nome gli abitanti locali chiamano un’area desertica nei pressi di Voronezh. Anche questo deserto si estende lungo il Don, ma più a Nord rispetto a quello di cui abbiamo parlato prima. Si tratta di un’area di dimensioni limitate, non più lunga di 5 km. Quello che sorprende, però, è che in questo caso il deserto convive con prati, foreste e laghi. All’inizio del XX secolo, il “Sahara” locale era in espansione, causando non pochi disagi con le tempeste di sabbia. 

Oggi si riesce a contenere la proliferazione del deserto attraverso la forestazione. 

6 / Saamys-Kumaga

La Jakuzia, la regione più fredda, e anche la più vasta, della Russia, è la terra dei miracoli. Si pensi ai ghiacciai che non si sciolgono con il caldo dell’estate! C’è anche un vero deserto in mezzo alla foresta, che gli indigeni chiamano “tukulan” (nella lingua jakuta significa “sabbie”). Per vederlo, occorre andare nel Parco naturale dei Pilastri della Lena, sul omonimo Lena, uno dei più grandi della Siberia. Evidentemente, anche questo deserto è dovuto a depositi fluviali. 

Il tukulan si estende per 5 chilometri, l’altezza delle dune raggiunge i 50 metri. 

7 / Sary-kum

Questo nome significa, letteralmente, “sabbia gialla”. La barcana di Sary-kum, la più grande d’Europa, si trova nella parte centrale del Daghestan, nel sud della Russia. Proprio qui fu girato il film “Il bianco sole del deserto” (in russo: “Белое солнце пустыни”; 1969), la risposta sovietica ai western hollywoodiani, che ebbe un successo strepitoso!

La barcana è lunga 3 km, ma l’altezza supera i 200 metri (talvolta raggiunge anche i 260 metri). Qui non fa mai freddo, e d’estate il caldo è insopportabile. 

Gli studi sull’origine della barcana furono effettuati già nel XIX secolo. La conclusione fu che la barcana sia comparsa a seguito dell’erosione delle rocce arenarie dei monti locali.

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