Potete andare in treno da San Pietroburgo a Mosca, salire con una funivia sul monte Elbrus e, infine, restare bloccati nel traffico di Moscow-City, il quartiere di grattacieli di Mosca, nell’arco di una sola giornata! Al diorama “Zar-makét” (dal francese “maquette”; ossia “modello in scala”), a Mosca, si possono vedere la Russia e i suoi abitanti in scala 1:87.
Percorrere la Russia in miniatura con un minitreno
Pavel Kuzmichev
Il viaggio comincia nell’antica città di Pskov con la sua splendida cittadella medievale e un’enorme stazione ferroviaria. Come nella vita reale, oltre alla stazione, qui troviamo un’officina dove vengono riparate le locomotive, una rete di binari con deviatoi, e anche delle persone che prendono un treno sbagliato. In genere, le ferrovie e le strade sono il principale tema di questo plastico. Gli autori hanno creato decine di percorsi che collegano i centri abitati. Il traffico è controllato da apposite persone che segnalano i problemi e intervengono per riparare i guasti.
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La tappa successiva è San Pietroburgo. Qui vediamo il Ponte del Palazzo, che viene aperto due volte al giorno; la Cattedrale di Sant’Isacco; una coppia di novelli sposi in compagnia di parenti e amici, durante il periodo delle notti bianche; un pullman con turisti che stanno facendo un giro della città.
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È stato “ricostruito” anche il clima pietroburghese – la pioggia continua per tutta la “notte” (gli abitanti di San Pietroburgo dicono scherzando che piove sin da quando la città venne fondata, nel 1703).
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Mosca accoglie il viaggiatore con un gigantesco, e molto realistico, ingorgo ai piedi dei grattacieli di Moscow-City. A differenza dei loro colleghi di altre regioni, gli automobilisti moscoviti non vanno da nessuna parte, sono bloccati nelle loro auto e non possono fare altro che suonare il clacson.
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I “pedoni” sono avvantaggiati, per loro, a monte dell’ingorgo, c’è una fabbrica di cioccolato. Per avviare la “produzione” basta schiacciare un pulsante. La tavoletta di cioccolato, che esce dall’apposita finestrina, è del tutto vera. Nel centro di Mosca, a due passi dal Cremlino, sono in corso degli scavi archeologici. Scendendo sotto terra, si entra nella stazione “Novoslobodskaja” della metropolitana di Mosca con i suoi fantastici mosaici. Come nella metropolitana vera, i treni passano ogni due minuti.
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Da Mosca ci rechiamo nel Sud del Paese e arriviamo a Rostov sul Don, città che non è immaginabile senza il calcio. Infatti, ogni 11 minuti si fa “sera” e nello stadio, molto grande, le squadre scendono in campo. Le persone, quelle vere, cominciano a tifare.
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Certamente, non potevano mancare anche il mare e le montagne. Sul monte Elbrus, la vetta più alta della Russia, vediamo degli escursionisti con i loro zaini. Nelle grotte sotto il monte, alcuni speleologi stanno esplorando il mondo degli animali fantastici.
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Per arrivare al Volga, attraversiamo zone di campagna con simpatiche casette di legno, con fattorie e animali, con piccoli negozi di tipo antidiluviano. Ci sono anche degli edifici “bruciati” e abbandonati.
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La regione di Kaliningrad, come nella vita reale, è separata dal resto del Paese (è infatti una exclave).
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Comunque, il Duomo, nel centro della città, e il Villaggio dei pescatori, sempre pieno di turisti, si riconoscono facilmente.
Gli “Easter egg” del Paese in miniatura
L’attrazione è stata inaugurata nel 2021, per creare il diorama ci sono voluti cinque anni e il lavoro di trenta persone. Il progetto continua, vengono regolarmente aggiunti dei nuovi dettagli e dei nuovi siti. E anche delle “persone”. Al momento nella Russia in miniatura “vivono” circa 100 mila creature. E non solo umane. Se guardate con più attenzione, vedrete dei personaggi strani.
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In mezzo al pubblico del rock festival troviamo delle Tartarughe Ninja nel momento in cui stanno ordinando pizze, sul tetto di un edificio di Mosca il pittore Kazimir Malevich sta dipingendo i suoi “atleti”.
Pavel Kuzmichev
In un quartiere periferico di Mosca ci attende una replica della celebre fotografia “Lunch atop a Skyscraper”, mentre a San Pietroburgo i Beatles stanno attraversando una strada come sulla copertina del loro LP “Abbey Road”.
Pavel Kuzmichev
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Gli stessi autori del progetto dicono che non sanno quanti “Easter egg” siano stati nascosti dai loro colleghi. Per ora ne hanno trovati una trentina, ma le idee continuano a venire spontaneamente.
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In questo momento viene creata la parte del plastico dedicata alla Siberia. È un territorio molto vasto, ma l’intenzione è quella di finire il tutto entro un anno. Noi, in anteprima, abbiamo già visto il Lago Bajkal e vi possiamo assicurare che merita.
Mosca
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