Questa è una delle più antiche stazioni della metropolitana di Mosca (originariamente chiamata metropolitana “Lenin”). Non c'è da stupirsi quindi se presenta un enorme ritratto del leader della Rivoluzione. La stazione ha aperto i battenti nel 1935, ma il mosaico, creato dall'artista Grigory Opryshko, è apparso solo 30 anni dopo.
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Un'altra opera di Opryshko la si può ammirare nella stazione Belorusskaya della linea Koltsevaya (circolare): si tratta di 12 pannelli a mosaici raffiguranti scene di vita quotidiana in Bielorussia, una delle repubbliche dell'URSS. Nel 1951, l’artista e i suoi collaboratori ricevettero il Premio Stalin, il più alto riconoscimento dell’epoca.
Uno dei mosaici, noto come "I ricamatori", comprendeva originariamente un ritratto di Stalin, ma durante il periodo di de-stalinizzazione fu sostituito con l'Ordine della Bandiera Rossa del Lavoro (la falce e il martello). Come vedremo più avanti, questa non fu l’unica immagine del leader a essere rimossa.
È considerata una delle più belle stazioni non solo della metro di Mosca, ma del mondo. L'atrio è stato decorato nel 1938 con mosaici dell'artista Aleksandr Deyneka. I soffitti delle cupole centrali vantano 34 pannelli blu cobalto. Il ciclo si chiama "Cielo sovietico 24 ore" e rappresenta ciò che un sovietico vedeva guardando verso l'alto: aerei sopra il Cremlino, sommozzatori, paracadutisti e altre scene dell'ideologia sovietica.
Vale la pena percorrere qualche stazione in più, sulla linea verde, per ammirare un'altra serie di mosaici di Deyneka: creati nel 1941, questi pannelli ottagonali danno la sensazione di guardare il cielo. Il tema dell’opera fa riferimento all'industria e al progresso, e raffigura degli impianti per la costruzione di macchine, l'aviazione, una sfilata di atleti e il trionfo dell'industrializzazione.
Gli archi laterali di questa stazione sono caratterizzati da luminosi mosaici di vetro colorato. Le vetrate sono state realizzate a Riga con lo stesso vetro usato per le cattedrali cattoliche, secondo i progetti dell'artista sovietico Pavel Korin. Raffigurano piante e stelle, ma anche figure che richiamano diverse professioni: scienziati, artisti, musicisti.
Alla fine della sala ci si imbatte in un pannello con la scritta "Pace in tutto il mondo". Una volta, sopra questa immagine, svettava il ritratto di Stalin, sostituito poi con la rappresentazione di alcune colombe della pace durante l’epoca di Khrusciov.
Pavel Korin ha decorato anche la stazione Komsomolskaya della linea circolare. Inaugurata nel 1952, accoglieva i passeggeri di tre stazioni comunicanti. I mosaici qui raffigurano scene patriottiche della storia russa: governanti vittoriosi, generali e altri eroi nazionali.
Arrivate alla stazione Chekhovskaya e ammirare i mosaici di lapislazzuli, ispirati alle opere di Anton Chekhov: questi capolavori sono stati realizzati con la tecnica del mosaico fiorentino dagli artisti Pyotr e Lyudmila Shorchev. All'uscita si può ammirare il profilo dello scrittore.
Questa stazione è dedicata all'eroismo del popolo sovietico durante la Seconda guerra mondiale. All'interno della stazione, nel 1945, venne realizzato sulla parete un mosaico di bandiere rosse con i profili di Stalin e Lenin. Nel 1963, però, Stalin fu rimosso e Lenin fu girato dall'altra parte, forse profeticamente.
Il passaggio per le scale mobili all'ingresso della stazione è decorato con il mosaico "Gloria all'esercito sovietico", realizzato in maiolica. La leggenda vuole che l'artista Isaac Rabinovich abbia nascosto al suo interno tre croci ortodosse.
Sulla parte superiore della scala mobile della stazione si trova un trittico a mosaico raffigurante una parata con bandiere e cartelli. Quando la stazione fu inaugurata, nel 1950, uno degli striscioni riportava il ritratto di Stalin, sostituito dopo il 1961 con l'immagine di Yurij Gagarin.
All'interno della stazione c'era anche un bassorilievo raffigurante Stalin, ma negli anni '60 fu smantellato e al suo posto fu installato il mosaico blu cobalto "Mattino dell'era cosmica".
Le nuove stazioni della metropolitana tendono ad avere un design più moderno, anche se alcune sembrano palazzi sotterranei di epoca stalinista. La stazione Trubnaya, nel centro di Mosca, ne è un esempio. Nonostante sia stata inaugurata nel 2007, è caratterizzata da lampade in granito, marmi e uno stile Art Nouveau. L'attrazione principale sono le vetrate a mosaico con le raffigurazioni di alcune città russe, create dall'artista Zurab Tsereteli.
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