Come mai in Russia c’è gente che proviene da Marte, Venere e Urano?

Turismo
ANNA SOROKINA
In Russia ci sono decine di centri abitati intitolati a vari pianeti. Sono tutti piuttosto piccoli e provinciali e quasi tutti sono comparsi, più o meno, nella stessa epoca. Ecco perché

I marziani vivono tra noi, e questo non è uno scherzo! Se prendete la mappa della Russia, in varie parti del Paese troverete decine di posti che si chiamano Mars (“Marte”), Venéra (“Venere)”, Jupíter (“Giove”), Luná (“Luna”) o Orión (“Orione”). In questi posti, tuttavia, non si svolgono ricerche spaziali e non esistono centri di addestramento degli astronauti. Anzi, spesso sono piccoli villaggi a vocazione contadina. Allora, perché questa nomenclatura “spaziale”?

Il “Sistema solare” sul pianeta Terra

Chi passa nelle vicinanze della cittadina di Ruza, a Nord-Ovest di Mosca, a un certo punto si trova di fronte a un segnale stradale che indica la direzione per “Marte”. Quasi tutti si fermano per fare una foto. Mars è un villaggio dove vivono solo alcune decine di “marziani” e non c’è assolutamente nulla da vedere qui.

Dal pianeta rosso prendono il loro nome anche altri villaggi, situati nella regioni di Rostov, Orjol, Nizhnij Novgorod, Kaluga e Kurgan, nonché nel Bashkortostan.

Il secondo toponimo più popolare è Venere. Questo pianeta lo troviamo nei pressi di Samara e di Orenburg, nella Repubblica di Mordovia. A Lipetsk, il villaggio Venere negli anni Settanta fu “inghiottito” dalla città in espansione, diventando un quartiere urbano. 

In Bashkortostan e vicino a Brjansk alcuni villaggi sono intitolati a Giove, nella regione di Orenburg c’è una località che si chiama Urano, nel Tatarstan ci sono delle persone che abitano “su” Nettuno. A Smolensk e Tula alcuni villaggi si chiamano Luna, mentre la Ciuvascia e la Mordovia hanno, ciascuna, una loro Stella Polare (Poljárnaja Zvezdá).

Sognando il cosmo

Tutti questi centri abitati sono comparsi negli anni Venti e Trenta del Novecento, quando il giovane Stato sovietico era impegnato in una massiccia campagna di alfabetizzazione e di divulgazione culturale. Secondo l’etnografo Valentin Prokhorov, che ha studiato la toponomastica delle regioni di Lipetsk e Voronezh, i toponimi “spaziali” sono dovuti alla propaganda antireligiosa e ai primi sforzi di avvicinare il popolo alle scienze naturali. 

Uno dei principali temi di quel periodo erano le idee di Konstantin Tsiolkovskij, che teorizzò vari aspetti dell’esplorazione dello Spazio, che furono romanticizzate e divulgate dalla cultura di massa. 

Nel 1924 uscì il film “Aelita”, tratto dall’omonimo romanzo di Aleksej Tolstoj, storia di due ingegneri che si recano su Marte per organizzare una rivolta contro la tirannia. Nel 1935 fu girato il film Kosmicheskij rejs” (ossia: “Viaggio cosmico”), alla sceneggiatura del quale Tsiolkovskij contribuì personalmente. La pellicola ebbe un enorme successo.

Sulla scia dell’entusiasmo di quegli anni per questi temi nacquero i nuovi toponimi, che da allora non sono cambiati.

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