“Fotografo orsi da trent’anni, ecco cosa dovete fare se ne incontrate uno”

Innanzitutto, non dategli mai da mangiare, o lo condannerete a morte, perché poi cercherà altro cibo “da umani” e assalterà i turisti per procurarselo, finendo per essere abbattuto. Se volete foto insolite, dategli la vostra videocamera, anche se non sempre ve la restituirà… E per salvarvi la vita, seguite questi consigli…

Igor Shpilenok (1960-) è uno dei fotografi naturalisti più famosi al mondo. Ha trascorso quasi tutta la sua vita nella foresta. Già negli anni Ottanta, quando non aveva ancora trent’anni, era ben conosciuto come ambientalista e fondatore della “Riserva forestale di Brjansk”, nel sud-ovest della Russia. Fu allora che iniziò sempre più a interessarsi alla fotografia di animali selvatici. Recentemente ci ha raccontato le incredibili storie delle volpi, e ora, invece, delizierà gli appassionati di orsi.

Valle dei Geyser, Kamchatka

L’anima oscura della foresta

A prima vista, gli orsi sembrano meno fotogenici di altri animali. Non sono certo i gatti di Pallas, con i loro sguardi infastiditi, né le scaltre volpi sornione in cerca di qualcosa da rubare agli umani. “L’orso è l’anima oscura della foresta”, dice Igor Shpilenok, citando lo scrittore sovietico Nikolaj Sladkov (1920-1996) “Non hanno muscoli facciali sviluppati e non possono ‘sorridere’ come i cani. Quando ci si avvicina a un orso, non bisogna guardare il suo volto, ma le sue orecchie e la sua postura. Possono essere diverse, ad esempio una posa da sottomesso appare quando un dominante si avvicina e tutti quelli che sono più piccoli si dispongono così. Il cane ha un comportamento simile quando il padrone lo sgrida”.

Tempesta autunnale sul lago

Gli orsi in generale hanno una rigida gerarchia in cui molto è determinato dalle dimensioni, spiega il fotografo. “Un uomo non può quasi mai impressionarlo con le sue dimensioni. Ma può imbrogliare”.

Gli attori sono in primo piano, la troupe al centro e il pubblico sullo sfondo…

“Quando lavoro con gli orsi, indosso un giubbotto da salvataggio sotto una giacca di dimensioni molto abbondanti. A volte metto nello zaino vuoto un tappetino da trekking arrotolato. Tutti gli orsi della zona si disperdono, pensando che si tratti di una gobba fatta di muscoli. Non gli viene mai in mente di controllare se sia reale o meno”.

Sguardo dal boschetto

“Molto poi dipende dalla fiducia in se stessi. L’orso ti viene incontro per vedere se ti arrendi o meno. Nella vita reale, la bestia più piccola cede a quella più grande, ma è possibile prenderla con sfrontatezza, soprattutto con alcuni trucchi inaspettati. Ad esempio, aprire bruscamente la giacca davanti all’orso, per aumentare bruscamente le dimensioni del corpo. Questo sorprende sempre gli orsi: a volte se la fanno persino sotto”, racconta Igor.

Sorridete!

Che se ne fa un orso di una videocamera?

“Una volta un orso ha rubato una macchina fotografica a delle persone su un lago, cosa che le ha fatte rimanere molto male. Ma questo ci ha fatto venire l’idea di lasciare che gli orsi si filmassero da soli, visto che la tecnologia piaceva loro così tanto. Abbiamo contattato GoPro che ci ha inviato 10 action camera con selfie stick”, ha raccontato il fotografo. “Gli orsi hanno iniziato a prenderle, a portarle in giro, a filmare se stessi e gli altri”. Purtroppo non tutte e dieci le GoPro sono tornate indietro.

“Ora ci occuperemo di girare un po’ di immagini”

“Abbiamo scoperto che sanno riprendere, ma non sanno come tenere dritto l’orizzonte. Tutto è sottosopra o di traverso. Ma sono grandi operatori video, hanno fatto riprese che nessun umano potrebbe mai fare.“

Sembra che qualcuno si sia scottato al sole…

Gli orsi “biondi”

L’orso bruno è detto “bruno”, ma il suo colore può variare dal paglierino chiaro al marrone scuro. A volte si pensa che l’orso sia chiaro, ma è solo scottato dal sole.

L’Orso e il geyser, Kamchatka

“Gli orsi escono dalle tane sotto il sole di aprile in Kamchatka: c’è neve dappertutto, e camminano su questa neve, e i loro occhi abbacinati lacrimano; li strizzano continuamente. Un essere umano si mette gli occhiali da sole, ma gli orsi non hanno questa possibilità. I loro occhi si deteriorano e la loro pelliccia si brucia. Poi fanno la muta e tornano a essere scuri. E noi umani? Io ho avuto cinque camicie bruciate dal sole durante l’estate!”.

Cucciolo d’orso sul Lago Kuril

Gli orsi più felici

Perché la Kamchatka è così allettante per i fotografi di orsi? Ci sono grandi riserve naturali dove nessuno li minaccia, né i bracconieri né i cacciatori. E hanno accesso al cibo tutto l’anno: a volte non vanno nemmeno in letargo. 

 L’Orso e il salmone

“La Kamchatka ospita gli orsi più felici del mondo!”, dice Igor Shpilenok. “Il cibo è abbondante, ci sono nocciole, bacche e salmone. Gli orsi non dedicano molto tempo ai loro bisogni primari, ma hanno tempo per socializzare. Qui gli orsi più socievoli e giocosi sono addirittura gli adulti”.

L’Infanzia dell’orso

“La più alta densità di orsi al mondo è il santuario naturalistico della Kamchatka meridionale, con il Lago Kuril al centro. Ce ne sono circa duemila in un’area relativamente piccola. Ma c’è un altro fenomeno che si nota qui: molti di questi orsi hanno imparato a vivere vicino agli esseri umani e non ne hanno paura, come invece accade in altri luoghi. Per questo motivo è facile osservarli. Ma è anche conveniente per loro seguire le persone.

Per favore, non date da mangiare agli orsi!

Per spostarsi a piedi nella riserva non c’è altro modo che percorrere i sentieri degli orsi. La cosa più sicura per le persone è camminare in gruppo, parlare a voce alta e cantare canzoni. “Se un orso si avvicina, bisogna stare in piedi insieme, tenersi per mano, fare rumore per fargli capire che si tratta di un unico grande organismo”.

Incontro sul sentiero

La cosa più importante è che l’orso non si accorga che l’uomo ha del cibo, perché una volta assaggiato cercherà cose simili in futuro. Nella Riserva Naturale di Kronotskij, in Kamchatka, anche le briciole che rimangono dopo il pranzo dei turisti devono essere bruciate o gettate in acqua. Tutti gli alimenti devono essere tenuti lontani dal campo. “Il cibo calorico umano è estremamente attraente per loro. Forse non hanno una buona vista, ma il loro olfatto è eccellente. Riescono a sentire l’odore del cibo anche attraverso la scatola di latta”.

“Esci a fare una passeggiata!”

“Ora molte persone alimentano in modo criminale gli orsi dalle macchine. L’uomo si sente al sicuro nell’auto, ma in seguito l’orso si avventa sui gruppi di turisti a piedi in cerca di cibo simile. E il destino di questi orsi è sempre segnato: vengono abbattuti. Quindi, se qualcuno ha l’idea di dare da mangiare a un orso, sappia che lo sta condannando a morte.

La sentinella


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