Dombaj è il nome di una zona montuosa nel sud della Repubblica di Karachaj-Circassia e di un villaggio a circa 1.600 metri di altitudine. “Cuore del Caucaso settentrionale”, Dombaj è considerato una mecca per gli alpinisti, gli atleti estremi e gli appassionati di attività ricreative invernali: circondato com’è su tutti i lati da montagne alte tre o quattromila metri. Ma anche d’estate è molto frequentato: è una delle mete turistiche preferite da chi ama il trekking, le escursioni, l’osservazione delle stelle e la natura incontaminata.
Si trova nella Radura di Dombaj, una conca tra le montagne, dove si incontrano tre strette valli, Dombaj-Ulgen, Amanauz e Alibek.
L’insediamento è delimitato da alte montagne ed è il punto di partenza di molti itinerari escursionistici di un giorno o di più giorni nei dintorni.
È il passo montano più alto della Russia, con i suoi 2.250 metri. Lo raggiunge anche una strada asfaltata, quindi il pereval (passo) Gumbashi può essere attraversato sia a piedi attraverso i pascoli alpini che in auto lungo questa strada piena di tornanti.
Da qui si gode di una vista mozzafiato sul Monte Elbrus, la montagna più alta della Russia e dell’Europa (5.642 metri).
Un pittoresco percorso si snoda lungo il torrente Amanauz (il nome significa “fauci maligne”) e termina alla possente cascata Sufrudjinsij, a 5 km dal villaggio di Dombaj.
L’ingresso alla cascata è a pagamento e possibile solo con il passaporto: questa è una zona di confine con l’Abcasia.
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Nel villaggio ci sono tre diverse funivie. La più antica (la prima tratta è stata costruita nel 1969-1970) raggiunge quota 3.002 metri. Passa attraverso una fila di alte conifere sopra il gorgogliante Amanauz.
La seconda funivia, a va’ e vieni, è un po’ vintage. È stata costruita nel 1987. Ha due cabine con una capacità di 40 persone.
La funivia più moderna è a gondola. È il modo più sicuro e veloce per raggiungere l’altitudine di 3.168 metri.
È ritenuto il tremila metri più accessibile perché è raggiunto dalla funivia. Con i suoi 3.200 metri, è il punto più alto dell’omonima catena montuosa.
Sul suo pendio si trova il simbolo non ufficiale di Dombaj, che si può vedere in molte foto pubblicitarie, cartoline e calamite souvenir di quelle che i russi adorano attaccare ai frigoriferi. Si tratta dell’hotel “Tarelka”, a forma di disco volante. Fu un regalo a Dombaj da parte del presidente finlandese Urho Kekkonen nel 1979. L’hotel può ospitare solo 8 persone in tre stanze.
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In estate diventa accessibile per le passeggiate uno dei luoghi più belli di Dombaj, la cascata dei laghi sul fiume Baduk. I laghi, a duemila metri di altitudine, possono essere visitati a piedi, con un trekking di 5-6 ore a passo tranquillo. Lo scenario è alpino, con prati, montagne sullo sfondo, acqua cristallina e un morbido tappeto di muschio sotto i piedi.
La Gola di Mukhin presenta foreste di abeti, rocce rosse, un lago blu brillante, il Monte Lysaja, ed è uno dei luoghi migliori per le gite a cavallo.
I laghi Blu e Nero nella valle di Ullu-Murudzhu sono laghi di montagna dall’acqua gelida, proprio quello che ci vuole riprendersi dal caldo estivo. Si può arrivare fin qui in auto o a cavallo.
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