Fino a poco tempo fa, gli abitanti della Russia avevano a che fare con Krasnojarsk praticamente ogni giorno. Vi starete domandando perché! Semplice: perché i luoghi principali della città - il Ponte Municipale, la Cappella di Paraskeva Pjatnitsa e la centrale idroelettrica di Krasnojarsk - erano raffigurati sulla banconota da 10 rubli, come abbiamo raccontato qui. Nel 2012 la stampa di nuove banconote da 10 rubli è stata interrotta e da allora questa moneta cartacea è diventata una vera rarità.
Krasnojarsk fu fondata nel XVII secolo sul fiume Enisej. Nella lingua degli indigeni locali, “yar” indica una “riva alta”, quindi “Krasny Yar” significa “una bella riva alta”. Oggi Krasnojarsk è la capitale del Territorio di Krasnojarsk, la seconda regione più grande della Russia… più grande addirittura dell’intero Messico! Si estende quasi per tutta la Federazione, dall'Oceano Artico ai monti Altaj!
Perché uno straniero dovrebbe visitare Krasnojarsk?
“Se state pensando che la Siberia non sia altro che una terra selvaggia e disabitata, dovreste venire a vedere com'è veramente”, dice Natalja Aleksandrova, una traduttrice di Krasnojarsk.
L'attuale Krasnojarsk è una città grande, vivace e trafficata. Insomma, un gigante industriale! Si trova nel centro della Siberia, a più di 4.000 km da Mosca.
Le distanze qui sono talmente grandi e c'è così tanto spazio aperto che si può letteralmente percepire l'immensità della Siberia. Sulle rive dello Enisej, ci si sente piccoli di fronte all’immensità della natura, sconfinata e maestosa.
“Krasnojarsk non è che l’incarnazione della ‘misteriosa anima russa’”, sostiene Anna Vostokova, autrice della raccolta di leggende “Krasny Yar. È la mia terra”. Secondo Anna, il carattere della gente del posto è plasmata dalla natura stessa.
“Krasnojarsk è circondata da migliaia di chilometri di taiga dove l’uomo non arriva. Senza la capacità di fidarsi l’uno dell’altro, senza assistenza reciproca, è impossibile sopravvivere”, sostiene Vostokova.
Ai siberiani vengono spesso attribuite qualità come la generosità di spirito, la temerarietà, il coraggio, la fiducia e la fedeltà alla parola data. Ed è proprio così che Anna Vostokova parla delle persone di Krasnojarsk.
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Cose da vedere, fare e assaggiare a Krasnojarsk?
Tutti i residenti locali raccomandano, prima di tutto, di visitare il parco nazionale dei Pilastri di Krasnojarsk (Stolby): 48.000 ettari di taiga vergine e antichissime rocce. “Solo il 3-4% di questo territorio è aperto ai turisti: ma è sufficiente per fare un'esperienza che vale oro! Anche se non siete dei grandi amanti del trekking e dell’arrampicata, l’aria pulita e i panorami mozzafiato vi lasceranno senza parole”, racconta Anna Vostokova.
Un’altra destinazione molto popolare tra gli abitanti del posto è l'isola Tatyshev, sullo Enisej: il luogo ideale per una gita in famiglia. “Si può fare un picnic, correre sui rollerblade e andare in bicicletta”, dice Anna, spiegando che sull’isola è possibile noleggiare vari tipi di attrezzature.
“Un altro bel posto da visitare è Bobrovyj Log. In inverno si può sciare, mentre in estate è possibile godersi panorami mozzafiato e divertirsi sulla zipline”, racconta Natalja Aleksandrova.
A Krasnojarsk ci sono due stazioni sciistiche, dove la neve non scarseggia mai: cade per la prima volta nel tardo autunno e copre prati e strade fino a metà primavera. Bobrovy Log ha 15 piste con una lunghezza totale di oltre 10 km e un dislivello di 350 m; la nuova stazione Nikolaevskaja Sopka invece ha tre piste con un dislivello di 250 m.
Gli amanti della cultura possono immergersi nel complesso museale Peace Square, un centro unico di arte contemporanea, o godersi la visita a uno dei più grandi e più antichi musei della Siberia: il Museo delle tradizioni locali di Krasnojarsk; il suo edificio, costruito tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo in stile egiziano, si trova sull'argine dello Enisej vicino al pittoresco Ponte Municipale.
Natalja Aleksandrova consiglia di fare una passeggiata lungo il viale centrale Prospekt Mira, sul quale svettano antichi e bassi edifici, molti dei quali ancora oggi in legno. Camminando fino alla fine della strada, si raggiunge un ponte pedonale sullo Enisej, che porta all'isola Tatyshev. Da non perdere, uno dei simboli della città, raffigurato anche sulla banconota da 10 rubli: la Cappella di Paraskeva Pyatnitsa.
Al termine di una lunga passeggiata, dopo aver visitato piazze, musei e luoghi di interesse storico, arriva il momento di assaggiare alcune prelibatezze locali. Natalja Aleksandrova consiglia di provare la carne di cervo, la felce, l'aglio selvatico e le caramelle prodotte dalla fabbrica locale Krascon, soprattutto quelle con i pinoli.
“A Krasnojarsk ci sono molti buoni ristoranti: Tunguska, Bulgakov, 0.75 Please, Gadalov, Master of Taiga. Sono specializzati in cucina russa e hanno un sacco di piatti preparati con ingredienti locali”, racconta Natalya.
Si dice d’accordo anche Anna Vostokova: secondo lei i ristoranti di Krasnojarsk non hanno nulla da invidiare a quelli di San Pietroburgo - considerata la capitale gastronomica della Russia - in termini di varietà e creatività dei piatti.
Quali souvenir acquistare?
Le cose da mettere in valigia sono i cioccolatini prodotti dalla fabbrica Krascon, il miele locale, i pinoli e la marmellata fatta con bacche e pigne siberiane. Natalja suggerisce anche di procurarsi del pesce del nord e caviale, oltre a oggetti fatti con corteccia di betulla e legno: si possono trovare, per esempio, nel salone d'arte Diana.
Se invece vi interessa la moda, potreste visitare i negozi di alcuni brand locali, come TRAMP, Matreshka Siberia, Fine Point, BÁRBARA, Nika Burda e Anita Leskova; chi colleziona souvenir, invece, non può perdersi gli oggetti artigianali delle popolazioni indigene fatti di pelliccia e pelle.
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